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Campagna brianzola, 1932

Il crollo della Borsa di New York era stato duro non solo per gli Stati Uniti d'America, ma anche per l'Europa.
Dal 1929 infatti l'economia di mezzo mondo industrializzato era andata in drastica discesa, e quel 1932 era stato il momento più drammatico, ma definitivo per dare ai fratelli Lorenzo e Laura Cristaldi, e al loro compaesano e amico Vittorio Bassi, lo stimolo per lasciare le povere campagne della Brianza e partire per gli Stati Uniti che pian piano si stavano riprendendo - rappresentavano pur sempre il Sogno Americano.
Così avevano messo insieme i soldi necessari per comprare tre biglietti della terza classe di un transatlantico che da Genova li avrebbe portati fino a New York.
Il viaggio non fu certo dei migliori, c'era sempre qualche topo nelle cabine e ogni tanto qualcuno moriva e veniva buttato in mare per non infettare il resto dei passeggeri, ma i tre arrivarono sani e salvi a Ellis Island, dove furono esaminati e visitati per poi poter accedere alla città di New York.
Lì entrarono in contatto con la comunità di Little Italy, dove conobbero la giovane orfana veneta Clorinda Treves, che fece perdere la testa sia a Vittorio che a Lorenzo, il quale poi ebbe la meglio.
I quattro cominciarono a lavorare e a far soldi, dopodiché quando ebbero accumulato abbastanza capitale, tornarono in Italia, più precisamente a Bergamo, e aprirono una piccola attività di seteria che chiamarono Silkway, via della Seta, come quella che aveva portato fortuna a Venezia in passato.
Lorenzo e Clorinda si sposarono ed ebbero subito un figlio che chiamarono Maurizio; cominciarono ad assumere personale, tra cui Anna, la sorella di Vittorio, la bella Virginia De Sanctis e Chiara Longoni, intrigante e ambiziosa; assunsero collaboratori fidati come il fornitore Alfredo Bianchini, che fu barbaramente cacciato tempo dopo da Lorenzo per aver sedotto diverse donne, tra cui la stessa Laura; Clorinda morì in circostanze su cui non fu mai fatta piena luce, e lui fu consolato da Chiara, che sposò e da cui diversi anni più tardi ebbe un'altra figlia, Irene.
La piccola seteria divenne la base di un impero, che cavalcava l'onda dell'industria lombarda.

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