Capitolo 31

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"So che sarai super brava" feci un sorriso raggiante ricordando quanto lei fosse minuziosa nei dettagli di ogni compleanno che passavano in caserma "un odore diverso? In che senso?" ero imbarazzata sapendo di aver visto poche settimane fa Hayden, ma i ragazzi mi avevano assicurato che non si sentiva più, almeno speravo che fossero stati sinceri, ma sapevo che di loro mi potevo fidare, eppure Alissa aveva un naso più sensibile rispetto a tutti gli altri, lo avevo capito, spesso capitava che lei sentiva vari fiori che magari si nascondevano per la piazzola completamente verde che c'era nella loro zona dedicata all'area delle Omega, mentre tutti i ragazzi compresa ovviamente me, non sentivamo niente, ogni tanto mi chiedevo se si immaginava qualche odore... mi innervosivo spesso per quesa sua abilità.

"Sai tipo il tuo mischiato con quello di qualcuno che non conosco" aggiunse pensierosa avvicinandosi

"Ahah, sarà colpa di Stolen, che ultimamente in questo ultimo anno mi sta attaccato un pò troppo, sai lui è amichevole con tutti, perciò..." mentii spudoratamente e non sapevo se scappare era la soluzione migliore, decisi di rimanere inchiodata dove ero...sfoggiai uno dei miei migliori sorrisi per convincere la mia amica, fece spallucce e per mia sorpresa arrivavano gli altri, che ovviamente erano felici di vedermi, dopo tutto questo tempo passato distante da loro, qualcuno mi urtò il braccio cadendomi quasi addosso

"Hey Ally! Scusa non stavo guardando effettivamente dove andavo" grattandosi leggermente la testa " Alec vedi di non spingermi così tanto..." brontolò imbarazzato verso l'amico che rideva, notai che si era avvicinato di molto e io cercai di fare un passo indietro

"Beh, n-non importa scuse accettate Rion..." gracchiai a mia volta imbarazzata, tra tutti i ragazzi lui era quello più maldestro, mi massaggiai il braccio dove mi aveva colpito, in quel momento qualcuno bussò alla porta.

"Allison potresti venire con me?" Una testa fece capolino dalla porta ed era Jason con mia estrema sorpresa, gli corsi incontro abbracciandolo, mi girai per salutare i miei amici, che sembravano molto tristi al fatto che dovessi già andare via così presto.

"Allison passa a trovarci presto!" Disse Layla la madre di Alec e Alissa, era una delle Omega che si prendeva cura dei ragazzi, era una brava signora, era sempre dolce e adorava il fatto che passassi il tempo con loro.

Quella stanza non mi annoiava mai, era sempre piena di sorprese da giochi da poter fare, puzzle, giochi carte e libri, era una stanza luminosa e tranquilla, avevano anche un piccolo spiazzo dove poter uscire all'aria aperta.

Oltre a Layla mi ero accorta che non avevo mai effettivamente conosciuto la madre di Rion o di Luka, ogni tanto i ragazzi mi chiedevano della mia ed io cercavo sempre di inventarmi che era troppo occupata con il suo lavoro all'estero in vari ospedali della zona per apprendere di più sul suo lavoro, che era una cosa super importante.

Mi avevano chiesto di non dire mai niente riguardo l'incidente di mia madre, ovviamente tutte le donne presenti nella sezione sapevano cosa fosse successo e sapevano anche che dovevo mentire per il bene di quei ragazzi.

Faceva sempre male, un male cane.

In qualche modo loro ci credevano sempre, mi sembrava di non essere mai una buona amica, anzi non ero proprio una amica, ero solo quella bugiarda della situazione.

Seguii Jason per i corridoi della caserma, fin quando non arrivammo al portone del suo ufficio dove mi fece accomodare, non era la prima volta che vedevo il suo ufficio, mi ricordai la prima volta che Stolen mi fece vedere quelle porte sembravano così enormi e imponenti, poi al loro interno non c'era niente di che, era un ufficio grande con vari scaffali pieni di scartoffie e libri impolverati, le pareti gialle, non avevo mai capito il perché di quel colore, una grande scrivania al centro, con vari oggetti di cancelleria e piccoli souvenir presi nei nostri viaggi di famiglia.

"Dobbiamo parlare!" con tono severo, non potevo biasimarlo era diventato più serio dopo la storia del compagno, tuttavia mi sedetti sulla poltrona e lui fece altrettanto

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