Capitolo 44

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"no! Allison lo faccio per me non per lui, di lui non mi interessa un cazzo, anzi, se non ci fosse sarebbe meglio" battè i pugni sulla sedia e uno scricchiolino mi avvisava che forse lo stato di quella sedia non era più ottimale "ricorda: un cucciolo non può dirmi cosa fare, sono un soldato momentaneamente assegnato in polizia per dare una mano, non accetto incarichi da un cucciolo influenzato dal tuo odore..." sputò fuori senza ritegno

"ma, io pensavo ti fosse simpatico. Che andavate d'accordo" lo accusai

"lo era, fino a quando non ti ha iniziato a toccare come ha fatto Luka, potevo sopportare che vi tenevate per mano, ma giocare al solletico o ad acchiapparella, é già troppo...lì il mio lupo provava impulsi a dir poco discutibili" concluse alzandosi e andando verso l'unica finestra che illuminava quella stanza, che sapeva di sterile e pulito, valutai per la prima volta quel camice bianco che indossavo, evidentemente era quello per le operazioni perché mi accorsi che dietro era aperto, provai un senso di fastidio per quella esposizione, mi sentivo nuda anche se effettivamente almeno avevo qualcosa a coprirmi il davanti.
Feci una smorfia di disappunto.

"ti comporti come se fossi mio fratello" mi accigliai, ottenendo in risposta uno sbuffo sonoro, lui sapeva che Hayden era il mio compagno eppure sembrava non interessargli minimamente - per i lupi non era qualcosa di vitale importanza? - mi chiesi.

"mi dispiace, non dovrei mettermi in mezzo" si era girato con le mani dietro la testa e il viso rilassato con gli occhi chiusi, "ma non ci riesco, é più forte di me, tra poco compirai quindici anni...." aprì gli occhi fissandomi intensamente, posteggiandosi davanti al mio letto però a ridosso del muro, con le mani in tasca.

"é quindi? cosa cambia? Hayden sarà sempre il mio compagno" un leggero ringhio uscì da lui, fece dei respiri regolari per calmarsi

"c'è sempre una scelta..." mi informò piano, aprendo i suoi occhi, che mi sembrava di non riconoscere avevano una sfumatura gialla diversa dal solito, sembravano una sfera piena di colori che insieme tra loro sembravano miele liquido.

"in che senso? sei tu il lupo...io sono umana, eppure sembra non interessarti della vostra legge dei lupi!" mi lamentai, perdendomi a guadare quegli occhi che non avevo visto su nessun'altro, eppure la maggior parte dei miei amici erano lupi.
Corse un lungo silenzio fra noi, fu quasi imbarazzante, ma rimasi decisa a non dire altro, nella speranza che si decise a rispondermi con calma.
Sembrava ferito dalle mie parole, tuttavia i suoi occhi ancora producevano quella magia stupenda.

"Appunto, per questo di dico che c'è sempre una scelta" mi sorrise, era un sorriso caldo come se sapesse qualcosa che sapeva solo lui, non lo mettevo in dubbio gli anni che ci separavano di età erano sette eppure lui sapeva sempre come trattarmi.

D'istinto cambiai discorso, forse le cose sarebbero andate meglio, "senti, hai detto che ci sono stati problemi con Jason no?" lui semplicemente annuii, guardandomi intensamente per poi passarsi una mano sul viso, lessi nel suo sguardo preoccupazione.

"si...diciamo che il mio lupo ha avuto qualche problema..." rivelò serio, si spostò sulla sedia che ormai mi sembrava troppo vicina a dove mi trovavo

"cosa hai combinato?" chiesi seria.

"io niente...solo Wilson ha pensato bene visto il tuo comportamento nei suoi confronti...di..." fece una pausa e prese un respiro profondo, attendevo con il fiato in gola, nella speranza che buttasse fuori tutta la verità in un solo istante "lasciarti a me, per allenarti e prenderti in custodia. Ovvero qualsiasi cosa combini non é più affar suo, ma solo mio...non so se legalmente si possa fare" farfugliò le ultime parole forse più tra se e se.

"ohh, stupendo! é tutto questo perché?" gli sorrisi, era un sorriso sincero, ero felice di queste sue parole, niente più ramanzine da Jason.

"Ah sei contenta?...non pensare che io sia più gentile in confronto a lui, io sono peggio con le ramanzine, sopratutto quando in mezzo ci sarà Hayden" mi riprese serio, con un luccichio negli occhi, forse vedendo la mia eccitazione prendere il volo e schiantarsi contro un muro di pietra,  aveva deciso di mettere subito le cose in chiaro.

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