🧠 TIPPER | FORWARD ESCAPE 🧠

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Artista: Tipper
Album: Forward Escape
Anno: 2014
Generi: IDM, Glitch Hop, Psybient, Downtempo, Elettronica

Sono rare le occasioni in cui la copertina di un album rappresenta alla perfezione l'atmosfera del contenuto. La bellissima cover di Forward Escape, disegnata dall'artista Android Jones, è indubbiamente una di queste. D'altronde quest'ultimo ha formato un legame tanto profondo con il musicista in questione da seguirlo durante le tournée per eseguire dipinti improvvisati in live davanti al pubblico e accompagnare le performance. È un'idea che ammiro moltissimo, innovativa ed estremamente immersiva, che s'integra perfettamente con lo stile musicale di Tipper. Vorrei essere stato presente mentre Jones tracciava le sue pennellate seguendo il delicatissimo ribollire delle percussioni non appena la musica si faceva più incalzante. Eh già, perché Forward Escape si presta benissimo come sottofondo per qualsiasi azione che richieda uno stimolo creativo. La sua potenza ispiratrice è quasi magica e le tracce riescono a immergere l'ascoltatore in uno stato di trance infinitamente più profondo rispetto ad altri progetti Ambient più acclamati.
Conosco diverse persone che sostengono di essere affette da "sinestesia", ovvero dalla capacità di associare diversi colori alla musica che ascoltano. Io personalmente non ne soffro e sono negato nell'immaginare tinte e ambienti mentre ascolto musica, ma quando si tratta di Forward Escape ecco che qualcosa si smuove. Nella mia testa appaiono immagini nitidissime, che cominciano da un seme o da un concetto e poi si sviluppano crescendo insieme alla progressione delle tracce. È come se le frequenze riuscissero a penetrarmi la corteccia cerebrale e poi mi aprissero le porte per un'altra dimensione. Trovo difficile descrivere ciò che provo quando ascolto quest'album, ma credo che sia una delle esperienze musicali più vicine a un trip psichedelico in cui mi sia imbattuto finora. Come ho già detto, la copertina dice già tutto: quest'album apre la mente degli ascoltatori e le valvole per liberare le fantasie scalcianti nella loro sacca. Vorrei ribadire una cosa, però: non aspettatevi un viaggio astrale ai confini della coscienza in grado di svelare i misteri della condizione umana. L'aspetto psichedelico riguarda la sua capacità di stimolare in modo unico la creatività dell'ascoltatore (almeno nel mio caso) rilassandolo e immergendolo in un bagno di frequenze caleidoscopiche. Quindi niente esperienze mistiche e viaggi spirituali stavolta.
In realtà, ahimé, quest'album non ha lo stesso effetto sul cervello di tutti. "Un po' come ogni altro album sulla faccia della terra", direte voi, ma qui si ha davvero un range ampio di impressioni. Ad alcuni non dice assolutamente niente, altri lo trovano ansiogeno (non so in che modo) e altri ancora lo considerano semplicemente un buon progetto di musica elettronica. Proprio per questo motivo Forward Escape non ha mai raggiunto una gran popolarità, nemmeno tra gli appassionati di IDM, Ambient e Psybient, ed è sempre rimasto legato allo status di gemma nascosta nonostante la sua (relativa) accessibilità.
Non c'è nessuna storia interessante dietro la creazione dell'album: è nato semplicemente come un altro progetto di David Tipper, musicista e sound designer americano tra i pionieri della musica Glitch-Hop. L'unica informazione che ho trovato sul background di Forward Escape è un delicatissimo intervento alla valvola mitrale a cui Tipper ha dovuto sottoporsi nel 2013; forse la possibilità di non sopravvivere lo ha ispirato a riversare più emozioni all'interno di alcune tracce, ma non ho trovato molto a riguardo. Questo perché egli stesso è un artista sfuggente, che non parla molto di sé e lascia che la musica lo faccia per lui. Tipper ha iniziato a produrre musica elettronica alla fine degli anni '90, quando ancora andavano di moda la Jungle e l'Acid Techno, e già dai primi lavori è possibile scorgere la sua sensibilità artistica e il suo amore per le atmosfere inconsuete e psichedeliche. È dal 2005, tuttavia, che il suo stile si consolida e la sua musica diventa davvero rivoluzionaria, anticipando il futuro Glitch-Hop. Nel frattempo egli lavora come sound designer per spot pubblicitari e programmi televisivi e i suoi vent'anni di esperienza confluiscono in Forward Escape: l'opera massima che lui non aveva previsto. È incredibile pensare al lavoro che c'è dietro un album del genere. Ogni suono è rifinito e cesellato nei minimi dettagli, anche se compare solamente una volta in una traccia, e nulla è casuale. Non è più musica: è scultura di suoni e percezioni. Ciò che trovo più incredibile è la stranissima peculiarità, nel caso di alcune tracce, di trasmettere non solo immagini ma anche emozioni piuttosto intime. Da un album Glitch-Hop e Downtempo è l'ultima cosa che ci si aspetterebbe: di solito questi generi mirano a rilassare e generare un sottofondo intrigante ma sterile. Invece tracce come "Grabbers Holders", "Rip Cord" o anche "Dreamsters" riescono a trasmettermi emozioni particolari e indescrivibili, tra il ricordo malinconico di un'epoca mai esistita e l'abbraccio affettuoso del cosmo. Questa rapporto intimo che l'album ha con l'universo, e che crea un perfetto incontro tra l'elettronico e l'organico, si evince per esempio dalla presenza dell'acqua che scorre. Può essere il vero e proprio sound effect di un ruscello o un rivolo, che appare in alcune tracce, o le pads fluide e gorgoglianti come un torrente che generano un'atmosfera liquida e fluida come il pensiero umano. Quest'uso dell'acqua come simbolo di ciò che si trasforma in perpetuo, come elemento alla base della vita, mi ha ricordato i film di Andrej Tarkovskij (Stalker in particolare) e il profondo significato che egli le ha attribuito. Ma l'indecifrabile brillantezza di Tipper non si ferma qui: permea ogni tesseratto musicale con un sound design che non smetterò mai di lodare e una meticolosa scelta delle giuste frequenze in grado di stimolare la mente e il cuore nello stesso momento. Musica a metà tra introspezione e psichedelia.
In conclusione, nella sua umiltà Tipper ha creato un'opera che amo profondamente e che mi dispiace vedere relegata come "musica da fattoni" (anche se un fondo di verità c'è) o semplicemente musica elettronica ben fatta. Forward Escape è un album organico, che non smette mai di assemblare e disassemblare pensieri come eliche di DNA, e che può davvero generare un'esperienza costantemente unica se lo si prende nel verso giusto. Niente pregiudizi, niente paura che l'elettronica possa sembrare vuota di sentimenti: basta ascoltare cercando di entrare nella meravigliosa atmosfera che si delinea. Provate a scrivere, disegnare o fare altre azioni creative con quest'album in sottofondo, oppure semplicemente sdraiatevi sul divano e abbandonatevi al canto delle frequenze. Se siete nel mood giusto e riscontra i vostri gusti non vi pentirete assolutamente. Se poi non vi dirà niente, beh, io ci ho provato. Nonostante tutto è impossibile non riconoscere il talento di Tipper e la passione che riversa nel modellare i suoni che impiega. Spero vivamente che questa gemma nascosta vi piaccia e che passiate un'oretta interessante. E voi? Conoscete album o generi che stimolano il processo creativo? Questa musica elettronica riesce a trasmettervi emozioni complesse? Conoscete altri album con cover art che colgono alla perfezione l'atmosfera della musica? Ricordatevi che sono sempre disponibile per suggerimenti e consigli. Ora vi saluto, cari sinfonauti, e vi raccomando di non mancare al prossimo appuntamento! Buon ascolto e buona giornata!

Tracce Preferite: Dreamsters / Gulch / Grabbers Holders / Life Raft for a Death Trip / Rip Cord

Bizzarrometro: 3/5

Voto Personale: 9/10

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