Capitolo 14.

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HarryPottahpovss

Draco per la seconda volta mi aveva lasciata su due piedi in quel corridoio, non si trattava più di un solo bacio ma bensì di due, beh qualcosa di più di un bacio...

Tremante per via dell'eccitazione che mi aveva scaturito nelle vene, raggiunsi la mia stanza e mi chiusi dentro. Cominciai a camminare avanti e indietro, pensai e ripensai a quello che era successo: Draco, io, il nostro secondo bacio...

Mi portai una mano davanti le labbra e realizzai che non poteva più continuare quella storia, avevamo commesso un errore, anzi due, mi sentivo frastornata e un miscuglio di emozioni mi fece appesantire lo stomaco. Mille domande mi girarono per la testa ma una sola mi torturava: perché?

Perché baciare la sua sorellastra?

Perché baciare una persona che aveva da sempre offeso e deriso?

Per quale motivo baciare la persona che gli aveva rovinato la sua famiglia?

Quella sera non dormii, mi giravo e rigiravo tra le coperte, a volte mi alzavo e cercavo di prendere un po' d'aria affacciandomi alla finestra. Elymas era agitata quanto me, sbatteva continuamente le ali e guardava ogni mio movimento, cercavo di tranquillizzarla con qualche carezza.

Ero seduta sulla mia poltrona posizionata nella mia stanza, le ginocchia piegate fino al petto e lo sguardo fisso sulla finestra, l'alba era sorta già da un po', non ero uscita dalla mia camera per la colazione e non ne avevo intenzione.

Sentii un leggero bussare alla porta, mi voltai a guardarla immediatamente e il mio cuore cominciò a battere più forte, non risposi. Un altro picchiotto. Non sapevo se aprire o fingere di dormire, avevo paura che fosse Draco, non avrei saputo assolutamente come comportarmi.
Terzo picchiotto.
Allungai le gambe fino a far toccare co i piedi il pavimento.

"Signorina Grace." Sentii una voce sussurrare dietro la porta, una voce dolce e leggera. Era la voce di Dobby.

Con un sospiro di sollievo mi alzai di corsa e andai ad aprire la porta, Dobby era in piedi che aspettava me.

"Ciao Dobby, entra." Gli dissi velocemente guardando il corridoio, non volevo incontrare Draco.

Dobby entrò quasi correndo e io chiusi subito la porta, l'elfo mi guardò scioccato, sicuramente sembravo una pazza.

"Cosa succede?" Mi chiese, non sapevo se parlare con lui di tutta quella situazione o tenerla per me.
Forse poteva darmi un consiglio, poi pensai che probabilmente lui non aveva mai avuto questi problemi.

"Dio, non lo so, Dobby!" Dissi passandomi una mano tra i capelli, mi avvicinai ai piedi del mio letto e con un tonfo mi misi seduta.

"Con Dobby può parlare, Dobby sa tenere un segreto." Mi sorrise affettuosamente. Tentennai un po'.

"Oh al diavolo. Ti dirò una cosa, ma devi promettermi che non ne parlerai mai con nessuno." Alzai un dito dritto davanti la sua faccia cercando di essere più credibile possibile. Dobby alzò la mano fino alla bocca e con due dita mimò una cerniera sulle labbra. Sospirai esausta.

"Draco mi ha baciata!" Sputai fuori velocemente, dal suo sguardo capii che ci mise un po' ad assimilare, appena ebbe elaborato le mie parole sgranò gli occhi e aprì la bocca. "Di' qualcosa Dobby.." lo pregai. Quel silenzio mi stava uccidendo, una piccola parte di me si vergognava da morire, chissà cosa avrebbe pensato di me.

"Io-io non so che dire signorina.." disse con ancora un chiaro segno di shock sul viso. Sbuffai pesantemente, presi un cuscino e lo portai sulle gambe. "Lei ha apprezzato quel gesto?" Mi chiese improvvisamente facendomi rimanere senza parole.

Avevo apprezzato i due baci di Draco? Sì.

Volevo rifarlo? Ovvio che sì.

Il mio corpo aveva bisogno del suo tocco, volevo sentire la sua pelle contro la mia. Se pensavo al fatto che Draco si trovasse dall'altra parte di questa porta, il mio cuore cominciava a battere più velocemente. Quando ripensavo ai suoi baci, mi sentivo le labbra pizzicare, a volte mi capitava di avvertire le sue mani sui miei fianchi.

"A lei piace il signor Draco?" Un'altra domanda a cui non sapevo dare una risposta. Che provassi qualcosa per Draco era scontato. Il problema che si creava era quello della nostra quasi-parentela, eravamo fratellastri. Eravamo figli dello stesso padre, come avrei mai potuto spiegare una cosa del genere a Narcissa e Lucius?
Non avrebbero mai capito.

Concentrandomi sulla seconda domanda di Dobby e a quella parola 'piace', mi sentii le farfalle allo stomaco, Draco era bellissimo, aveva dei capelli perfetti, il suo profumo era inebriante, le sue labbra morbide e calde. Non c'era una sola ragazza che avrebbe potuto resistere a quel fascino, nonostante avesse scritto sulla fronte 'stronzo'.

Il suo fare da 'bad boy' faceva cadere qualsiasi ragazza ai suoi piedi e lui approfittava di questo dono per farsele tutte. Mi piaceva davvero una persona del genere?

Ripercorrendo gli anni della mia vita, Draco era sempre stato cattivo con me, mai una parola dolce o un gesto. Avevo già dimenticato il dolore che mi aveva provocato?

Le domande erano infinite come quelle che mi avevano tartassato la mente quella mattina. Arrivai alla conclusione che Draco mi stava solamente usando, mi avrebbe 'corteggiata' per poi portarmi a letto e scordarselo il giorno dopo. Ma il perché Draco volesse baciarmi ancora non me lo spiegavo.

"Forse un po'.." dopo svariati minuti a pensare ad una risposta, parlai. Dobby si avvicinò a me e appoggiò una sua mano sulla mia, mi rivolse uno sguardo dolce.

"Il signorino Draco le ha fatto tanto male, molte volte ero io a disinfettare le piccole ferite provocate da lui o a farla smettere di piangere. Non si scordi il male, fa parte di lei e sarà così per sempre." Parlò con lo sguardo fisso nei miei occhi, la mano che precedente si trovava sulla mia si alzò fino al mio petto senza toccarlo. "Pensi a ciò che desidera il suo cuore."

Le parole di Dobby furono come un bagno di acqua bollente, mi svegliarono dal mio stato di trance momentaneo. Draco mi uccideva dentro ogni giorno da anni, per colpa sua non avevo neanche un amico a scuola, mi aveva sfregiato un braccio, come poteva il mio cuore desiderare uno come lui?

"Signorina Grace, ero venuto qui per portarle questa.." Dobby sembrava impaurito per via della sua dimenticanza, uscì da dentro il vestito lurido una lettera con sopra un sigillo di chiusura rosso, sopra esso c'era impressa una N. "È da parte della signora Narcissa." Mi informò, avevo riconosciuto il sigillo da sola. La presi dalle mani dell'elfo e staccai il sigillo in cera, presi il foglio da dentro la busta e cominciai a leggere.

Cara Grace
Io e Lucius siamo dovuto ripartire per un affare importante, mi dispiace non essere lì con te, ti penso e spero tu stia bene.
Non so quanto tempo staremo via, spero poco.
Abbiamo riportato Draco a casa in modo da farti compagnia. Spero di riabbracciarti presto.

Con amore

Narcissa

Chiusi il foglio in due, non mi convinceva nulla di ciò che aveva scritto, non era da Narcissa essere così misteriosa con me. Volevo solo che tornasse qui il prima possibile, non sarei rimasta da sola con Draco un minuto di più. Decisi che quello che era successo la notte scorsa non sarebbe più capitato, dovevo parlare con il mio caro fratellastro.

Spazio autrice:
Credetemi se vi dico che non avevo completamente idee per questo capitolo, ho buttato qualcosa così ed ho cercato di farlo somigliare più possibile ad un capitolo.
Mi impegnerò per il prossimo. Giuro.
Non l'ho riletto quindi scusate per eventuali errori!

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