Capitolo 78.

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Vi lascio il mio profilo Instagram ❤️
HarryPottahpovss

Il quinto giorno della settimana passò velocemente, Blaise mi era rimasto addosso tutto il tempo, ci beccavamo, quando finivo le mie ore di pozioni con Piton, nei corridoi. Ebbi la sensazione che anziché tenermi d'occhio mi seguisse. Mi sentivo una bambina che aveva bisogno del babysitter, un po' mi irritava quella situazione ma poi pensavo quanto fosse protettivo Draco e che non fosse colpa di Blaise.

La mattinata volò incredibilmente veloce, Theo non si era fatto più vedere e una parte di me era sollevata. Non volevo che ricapitassero gli avvenimenti dell'ultima volta, Blaise era stato chiaro sul fatto che se fosse successo ancora, l'avrebbe detto a Draco. Che situazione!

Uscivo dall'ufficio di Piton quando, con un respiro sospeso, vidi niente di meno che Theo poco più avanti con la schiena appoggiata sul muro. Aveva profonde occhiai scure sotto gli occhi, le sue labbra erano secche e bianche come se avesse visto qualcosa di spaventoso. I suoi occhi vitrei erano fissi sulla parete di fronte a lui. Mi guardai intorno e lentamente mi avvicinai a lui, quando gli fui accanto sembrava che non si fosse accorto della mia presenza. Girò talmente velocemente la testa verso di me che per un momento credetti che gli si fosse staccata dal collo.

"Tutto bene, Theo?" Vederlo in quelle condizioni mi faceva sentire a disagio, non aveva mai avuto quella faccia.

"Io... io... cazzo!" Urlò tirandosi i capelli, mi spaventai e feci un passo indietro. Lui notò il mio scatto e mi guardò pallido, la bocca semi aperta e le sopracciglia aggrottate gli dipinsero un'espressione orribile sul volto. Era spaventato, molto spaventato.

Si avvicinò velocemente a me e appoggiò le mani ai lati delle mie braccia bloccandomi, lo guardai con gli occhi talmente sgranati che cominciarono a bruciarmi. Mi sentivo i muscoli intorpiditi dalla paura di quello sguardo, continuava a guardarmi e un brivido mi fece accapponare la pelle. Prese a muoversi e mi attaccò con forza al muro, la mia bocca non riusciva a muoversi.

"Grace, ti prego, perdonami. Io...lei... ho dovuto." Parlò velocemente mentre alcune lacrime gli rigavano il volto, non capii il senso di quelle parole. Lo fissai attonita.

"Theo cosa stai dicendo?" Mormorai, la presa sulle mie braccia si fece più stretta, probabilmente mi avrebbe lasciato dei lividi. "Mi fai male." Gli dissi cercando di liberarmi dalle sue mani ma era inutile, erano incollate su di me.

"Devi ascoltarmi," mi tirò via dal muro qualche centimetro per poi risbattermi con violenza. Chiusi gli occhi per l'impatto, respirai pesantemente mentre il panico si insinuava dentro ogni cellula del mio corpo.

"Theo, ti prego, lasciami... mi fai male... perché fai così?" Mi bruciava la gola, la sensazione di terrore si presentò come quando Lucius mi aveva aggredita. Era chiara e limpida, si stava infondendo sotto la mia pelle arrecandomi bruciore.

"No Grace, devi ascoltarmi. Cazzo, io... ho fatto una cosa, so che non dovevo ma ero arrabbiato e...e... lei continuava a ripetermi e ripetermi-" Strinse gli occhi e scosse la testa come se volesse dimenticare qualcosa. Cercai di rimanere più vigile possibile, il cuore mi batteva in petto come un martello, sentivo i miei palmi ai lati dei miei fianchi cominciare a sudare.

"Okay, okay, ti ascolto. Raccontami quello che è successo, chi è lei?" Cercai di respirare lentamente, se volevo uscire indenne dalla sua presa dovevo assecondarlo e rimanere più calma possibile. "Ti va se ci sediamo?" Tentai un sorriso ma probabilmente era più una smorfia.

Cazzo, odiavo quando Draco aveva ragione!

"No, non voglio sedermi!" Alzò la voce sbattendomi di nuovo al muro, la seconda botta fu ancora più forte tanto che colpii la testa. Un piccolo dolore si espanse dietro la nuca, sentivo il mio cervello attraversato da una scossa. Dovetti battere le palpebre un paio di volte per mettere di nuovo a fuoco il viso di Theo.

"D'accordo, non vuoi sederti. Vuoi parlarne?" Sentii la sua presa allentarsi. La mia bacchetta era nella tasca della toga, se lo spingevo con tutta la forza che avevo potevo riuscire a puntare la bacchetta contro di lui. Ma ci sarei riuscita?

Il mio corpo non rispondeva ai miei ordini, sentivo le braccia addormentate. Dove cazzo era Blaise quando serviva?

La bile cominciò a bruciarmi lo stomaco, se non avessi fatto qualcosa subito sarebbe finita davvero male.

Presi un respiro profondo, dovetti inghiottire un nodo grosso quanto una casa e mi inumidii le labbra. "Theo, qualsiasi cosa tu abbia fatto, non importa. Noi siamo amici no? Io sarò sempre con te." Cercai di fare un sorriso credibile, lui mi ispezionò lo sguardo con fare riluttante. Pregai solo che cascasse nella mia trappola.

"Ho... io ho detto ad Adeline di te e... e lei è uscita fuori di testa. Vuole rovinare la vita a Draco, ho... ho provato a fermarla ma mi ha scaraventato per terra. Io non volevo, non so dove sia." Singhiozzò.

Okay aveva detto di me all'ex del mio ragazzo e allora? Cosa c'era di male?

A meno che non ci fosse molto, molto di più dietro a quella faccenda. Davvero una persona si sarebbe spinta fino a rovinare la vita ad un ex?

"Okay, non fa nulla. Lei non è qui, no?" Theo boccheggiò cercando una risposta, lo guardai con il cuore in gola. Non avevo paura di affrontare Adeline, anche se a quanto avessi capito era totalmente pazza. Le avrei fatto capire che con Draco non aveva più nulla da fare.

"Io non lo so, può essere ovunque, credo che voglia fare del male a qualcuno." Rispose battendo le palpebre. Dovevo tornare a casa immediatamente.

"Andrò da Draco, torno a casa, se lei è andata lì hanno bisogno di una mano." Allungai le mani verso le sue braccia e lentamente le feci scivolare giù da me. "Non è colpa tua, non sono arrabbiata." Gli sorrisi, Theo mi guardò con enorme dispiacere, quasi mi sentii in colpa.

"Vengo con te, posso farla ragionare." Si sbrigò a dire quando mi allontanai da lui, lo guardai negli occhi cercando qualcosa che mi permettesse di capire che non stesse mentendo o non avesse altri piani. "È colpa mia se lei è tornata, voglio rimediare." Farfugliò con il viso arrossato. Rimasi qualche secondo a guardarlo e poi annuii.

"D'accordo, andiamo." Con Theo alle calcagna ci avviamo verso la sala comune, dovevamo trovare un modo per arrivare fino alla Villa, il treno sarebbe stato troppo lento, la smaterializzazione era proibita dentro Hogwarts. L'unico modo era prendere le nostre scope. "Andremo con le scope, io prendo quella di Draco tu prendi la tua." Gli dissi prima di correre verso i dormitori maschili e rientrare nella stanza di Draco. Afferrai velocemente la scopa e appena uscii incontrai Theo nel corridoio.

"Saliamo sulla Torre di Astronomia." Suggerì, il suo viso si era rilassato e sembrava più tranquillo. Corremmo velocemente con le scope in mano, superammo corridoi e scale, quadri e studenti che ci guardavano curiosi. Non appena fummo sulla Torre salii sulla scopa.

"Grace." Mi voltai verso Theo. "Grazie!" Sussurrò guardando il manico della sua scopa. Non avevamo tempo per i ringraziamenti, se Adeline era andata a casa di Draco, non potevamo sapere cosa avrebbe fatto.

"Va bene, è tutto apposto, andiamo." Mi diedi una spinta con i piedi e spiccai il volo, il sole ancora splendeva ma qualche nuvola oscurava i suoi raggi.

Mi sentivo in agitazione totale, sperai di trovare Draco e Narcissa sani e salvi. Se gli avesse sfiorato anche un solo capello, se la sarebbe vista con me quella pazza psicopatica.

Volammo per tanto tempo, non sapevo che ore fossero. Mi sentivo le gambe addormentate, Theo era al mio fianco in silenzio. Apprezzai che non parlasse, aveva già combinato abbastanza guai.

Quando scorsi l'imponente maniero dei Malfoy, mi sentii il cuore fare una capriola nel petto ma allo stesso tempo, la paura aveva già dissolto la felicità. Ringraziai Draco e la sua Nimbus 2001.

Quasi mi ruppi un piede quando atterrai sul prato verde, lasciai cadere la scopa e corsi verso il portico. Mi guardai intorno mentre il vento mi scompigliava i capelli, volevo solo che le mie gambe corressero più veloce. Appena arrivai davanti la porta cominciai a bussare senza sosta, sentii Theo fermarsi dietro di me con il fiatone. La porta si aprì rivelando Draco. Lo guardai felice che fosse tutto apposto e mi gettai tra le sue braccia. Mi era mancato.

Sentire la sua colonia mi provocò un miscuglio di emozioni nella pancia che mi riportarono ai nostri momenti insieme. Quando mi staccai da lui aveva uno sguardo confuso e accigliato sul viso, guardava Theo e poi me.

"Che cosa ci fate qui?" Chiese prendendo la mia mano, esausta cominciai a parlare.

"Theo... lui deve dirti qualcosa." Dissi guardando verso il ragazzo dietro di me, abbassò velocemente lo sguardo ai suoi piedi, Draco guardò me e strinse le labbra in una linea.

"Mi dovete dire che siete stati insieme?" Parlò a bassa voce guardando lontano da me, scattai verso di lui e dalla gola mi uscii una risatina isterica.

"Cosa? No!" Gli presi il viso tra le mani obbligandomi a guardarlo. "Non c'è stato niente, te lo giuro." Mormorai guardandolo dritto nei suoi occhi azzurri. Amavo quel colore, mi ricordava il cielo, l'acqua del lago dietro casa nostra, sentirli addosso era l'emozione più bella che avessi mai provato.

"Adeline sa di Grace, si è arrabbiata e ha giurato che ti avrebbe rovinato la vita." Theo parlò sorprendendoci, mi voltai e Draco si fece più avanti, come se non avesse capito bene le sue parole.

"Pensavamo che fosse venuta qui così siamo partiti." Spiegai, la mia mano era ancora circondata dalla sua, gli accarezzai dolcemente il palmo.

"È già venuta qui." Disse Draco facendomi sprofondare il cuore nello stomaco. Non potevo crederci. "Prima che tornassi da Hogwarts, ha parlato con mia madre." Mi lanciò un'occhiata e guardò Theo. "L'unica cosa che non mi spiego è come sia venuta a conoscenza di tutto questo." Sul viso di Draco spuntò un piccolo ghigno che sapeva di: 'so tutto, stronzo.' Come se aspettasse che Theo dicesse una parola falsa.

Guardai Theo che ricambiò lo sguardo, gli feci un cenno e i suoi occhi si spostarono su Draco. L'altezza di Draco poteva farti sentire piccolo piccolo, come era già successo a me, non era facile sostenere il suo sguardo quando era arrabbiato.

"Sono stato io." Bisbigliò Theo abbassando la testa, sentii la risatina di Draco echeggiarmi nelle orecchie, non era divertito, anzi era abbastanza incazzato.

"Beh, direi che posso farti il culo adesso!" Si avvicinò a Theo e senza pensarci mi intrufolai in mezzo a loro.

"Draco, lui è qui per aiutarci. Può dissuadere Adeline da qualsiasi cosa lei voglia fare." Gli appoggiai le mani sul petto mentre i suoi occhi erano fissi su Theo. Se uno sguardo aveva la possibilità di uccidere, Theo sarebbe stato metri e metri sotto terra in un nano secondo.

"Aiutarci? Questo è più pazzo di sua cugina." Draco si allontanò passandosi una mano sulla bocca, nei suoi occhi regnava l'incredulità.

"Draco? È la voce di Grace?" Sentii Narcissa scendere le scale con i suoi soliti tacchi, la felicità mi esplose in petto e corsi dentro casa, mi si parò davanti e senza pensare o salutarla le corsi incontro abbracciandola. "Oddio, Grace." Mi strinse forte, avevo assolutamente bisogno di quella donna nella mia vita.

Draco rimase sulla soglia di casa con Theo continuando a guardarlo.

"Ma cosa ci fai qui?" Si staccò e mi rivolse un vero e proprio sorriso. Alzai le spalle e guardai Draco che era girato di spalle.

"Ehm... storia lunga." Le sorrisi.

"Oh vabbeh, avremo tempo per parlarne, è bellissimo averti qui. Draco, hai visto? È venuta, forza entra tesoro." Cominciò a camminare verso la porta bloccandosi appena vide Theo. "Oh, lui chi è?"

"Un compagno di scuola." Risposi avvicinandomi a lei. Draco finalmente staccò la mano dalla porta e si avviò dentro casa senza degnarmi di uno sguardo.

"Prego, entra caro, vi preparo del tè." Sorrise Narcissa richiudendo poi la porta alle spalle di Theo. Mentre lei scompariva in cucina, noi tre ci sedemmo sui divani intorno al tavolino basso.

"Perché non sei venuta con Blaise?" Draco accavallò le gambe lunghe e magre, portò un braccio sullo schienale del divano e mi guardò come se non fosse contento di quella mia scelta.

"Non avevo tempo di avvisarlo, ero preoccupata per voi..." mormorai a bassa voce in modo che Narcissa non sentisse. Non sapeva ancora di me e suo figlio. Lo sguardo di Draco si spostò su Theo.

"Che cosa ti ha detto Adeline?" Theo si mosse sul suo posto, mise la braccia conserte e guardò Draco.

"Solo che ti rovinerà la vita proprio come tu hai fatto con lei, non so cos'abbia in mente." Rispose anche lui a voce bassa, sentimmo Narcissa trafficare con tazzine e cucchiaini, non era abituata a preparare il tè da sola.

"Fantastico." Mormorò Draco alzando un sopracciglio. La preoccupazione non segnò il suo volto e mi chiedevo come mai fosse così tranquillo.

Spazio autrice
Buon pomeriggio a tutti.
Scrivendo questo capitolo ho capito che probabilmente sarà uno degli ultimi. So che avevo detto di voler arrivare ai 100 ma prolungherei davvero troppo la storia è sarebbe inutile e noiosa. Anche per me sarà difficile mettere un punto alla storia ma purtroppo devo. Non preoccupatevi perché ho già preparato la prossima storia, è ancora più personale di questa quindi spero che vi piaccia. Quando scriverò l'ultimo capitolo di Stepbrothers e lo pubblicherò, qualche ora dopo vi posto il primo della nuova storia.
Grazie mille per tutto!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro