"Finirà?" "E poi che faremo?"

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Merida

Ci ritroviamo con gli altri. Siamo stanche e affaticate, piene di graffi e ferite, ma io oramai non ci faccio più caso.

Per essere una che non ha mai impugnato una spada, Anna se l'è cavata molto bene. Anche i nostri guerrieri sono tutti salvi.

Durante il combattimento però una scheggia nera mi è entrata nel petto e per poco non ho perso i sensi, ma è passato subito. Anna non è sembrata subirne troppo. Credo che Pitch Black l'abbia lanciata contro ognuno di noi per indebolirci temporaneamente.

Nella piazza della Walt, mezza distrutta, troviamo già Rapunzel, ed Elsa sta correndo verso di noi. Lei e Anna si abbracciano e io mi stringo a Rapunzel. Quando ci sciogliamo, noto che Elsa si massaggia il punto del cuore, e mi accorgo che lo sto facendo anch'io. Sento una sensazione strana, eppure non riesco a parlarne con le ragazze.

Poco dopo Violetta ci raggiunge. "State bene?"

Annuiamo.

"Pitch ti ha vista?" chiede Anna a sua sorella.

"Non ci ho fatti caso."

Poi i ragazzi ci raggiungono. Jack Frost sembra turbato, troppo turbato. Hiccup invece è sorretto da Hiro e ha le lacrime agli occhi.

"Che ti prende?" chiedo preoccupata.

"Sdentato, il mio drago, è sotto il loro controllo."

Jack sussulta e stringe i pugni. "Mi dispiace. Pitch aveva... Mi dispiace era troppo forte. Si è rafforzato."

"Ora ha i draghi dalla sua parte." fa Hiro.

"Ha detto di essersi coalizzato con tutti i malvagi di questa Terra, della nostra, e sicuramente anche delle altre. Ma non è lui a capo di tutto."

Cala il silenzio. Hiccup riesce a sorreggersi e Hiro si avvicina a Violetta, abbracciandola dolcemente. Noi distogliamo lo sguardo.

Rapunzel poi sorride a tutti noi e dice: "Suvvia, sono accadute cose brutte, ma siamo tutti insieme e uniti, possiamo sistemare le cose. Insomma, siamo ancora una squadra, no?"

Sorrido. La conosco da poco ma sento che è già una mia buona amica. E credo proprio che noi otto, nonostante così diversi, insieme possiamo fare tantissimo.

Il sole sta tramontando e tutti stanno tornando dentro l'edificio per andare in infermeria.

Minnie ci raggiunge. "Per fortuna state bene." ci saluta con un sospiro di sollievo "Nessuno è gravemente ferito, ma vorrei chiederti aiuto, Rapunzel, ora che hai di nuovo i tuoi capelli magici e curativi." Ci squadra con dispiacere "Quanto a voi altri, andate a riposare."

"Il mio drago è stato rapito! Devo salvarlo." dice Hiccup.

Sento di doverlo dire, perché non voglio lasciare nessuno della squadra indietro. "Io vado con lui."

"No!" esclama Anna "Noi andiamo con lui."

Tutti sembrano d'accordo e Minnie fa: "Come volete. I nostri ricercatori stanno già cercando di rintracciarli. Vi prego però di riposare per il momento." Detto questo si allontana.

Hiccup che ci guarda e riesce a sorridere. "Grazie ragazzi."

Ricambiamo il sorriso e mi avvicino, prendendolo per un braccio. "Vieni, cerchiamoti una stanza. Ci vediamo dopo ragazzi."

Rapunzel ci segue trascinando Jack. "Aspettate, anche lui deve trovarne una."

Così noi quattro ci avviamo dentro. Andiamo alla reception ma non vediamo nessuno. Jack suona il campanello per la chiamata. Poi due scoiattolini salgono sul bancone e noi li osserviamo senza capire. Rapunzel sorride loro e indica i ragazzi. "Una stanza."

Lo scoiattolo col naso rosso sale sul quadro delle chiavi e ne prende una, tornando poi per porla a Jack, che la prende senza dire niente e senza staccare gli occhi di dosso dal roditore.

"Grazie." sorride Rapunzel e ci trascina via. Appena siamo abbastanza lontani e vediamo gli scoiattoli scendere dal bancone, ci fermiamo a guardarci e scoppiamo a ridere. "Certo che voi della Disney siete così strani." fa Jack giocherellando con le chiavi. "Sempre così amanti della natura e le vostre creaturine sono sempre carine e delicate."

"Certo. Chi è il tipo volante coi capelli bianchi? Chi parla con i draghi?" ribatto io facendo la linguaccia.

Hiccup e Jack si lanciano un'occhiata divertita. "Ci vediamo domani, ok?" fa Hic, e si allontanano.

Rapunzel mi guarda e sorride come sempre. "Vado a curare chi ne ha bisogno."

"Ok. Io vado a riposare."

Ci abbracciamo di nuovo e ci salutiamo. Mentre vado verso la mia camera sento ancora quella strana sensazione al petto. Me lo massaggio e cerco di capire il problema, ma sono troppo stanca.

Incrocio mia madre davanti alla sua camera. Mi abbraccia e sorride. "Fortuna che stai bene. Sei stata molto brava. Tuo padre è a dormire e i ragazzi stanno bene." Mi lancia un sorriso malizioso. "Chi erano quei due ragazzi?"

Arrossisco. "Amici appena conosciuti."

"Sono carini."

"Mamma non iniziare! Nemmeno dopouna battaglia riesci a pensare a qualcos'altro." esclamo ed entro in camera mia sbattendole la porta in faccia.

Hiro

Mi sono tolto l'armatura e così Baymax. Trovo i miei amici nell'atrio. Fred mi si avvicina e mi da un colpetto amichevole. "Come va, Hiro?"

"Bene." rispondo sorridendo. "Voi invece?"

"Nessun problema." fa Honey Lemon "Non è stato poi così difficile."

GoGo mastica una gomma e si massaggia il petto. Anche lei. Strano, anche io lo faccio spesso. Ma preferisco tenerlo per me. Eppure, mi sono accorto che altri qui alla Walt lo fanno.

Wasabi si mette le mani dietro la testa. "Beh, per fortuna è finita."

Sospiro e torno serio. "Ragazzi, è successa una cosa. Il drago del mio amico Hiccup è stato rapito, e voglio aiutarlo a ritrovarlo."

"Non potete andarci da soli." si affretta a dire GoGo.

"Noi siamo una squadra e vorrei tanto avervi al mio fianco, ma questa volta dovrete aiutarmi da lontano. Elsa, Anna e altri si sono affezionati a Hiccup, e vogliono accompagnarlo."

GoGo si alza e mi si avvicina. "Noi siamo con te. Lontani o vicini. Proteggeremo la Walt. Ma per favore, portati dietro Baymax."

Sorrido. "Tranquilla, mi seguirà ovunque."

Baymax abbassa lo sguardo su di me.

Torno in camera e mi sdraio sul letto. Zia Cass è ad aiutare i feriti, e il mio gatto mi sale sulla pancia e mi fa le fusa. Lo accarezzo e bussano alla porta. Baymax apre ed entra Violetta. Mi alzo di scatto e poso il gatto sul letto.

La guardo e sorrido. È così bella, e ora che stiamo insieme mi sento felice. Insomma... ho una ragazza, ed è la ragazza che mi piace tantissimo.

Mi si avvicina così tanto che i nostri nasi si toccano. "Bravo."

"Brava."

Ci prendiamo le mani e ci baciamo. Le sue labbra sono delicate e dolci.

Quando le separiamo continuiamo a sorriderci. Mi siedo sul letto e lei sulle mie ginocchia, poi la cingo con le braccia.

"Allora si riparte, eh?" mi fa.

Sbuffo. "Già. Ma per il momento godiamoci la pausa."

"È solo l'occhio del ciclone."

Poso la fronte sulla sua schiena.

"Finirà mai tutto questo?"

Faccio spallucce. "E se finisse... ce ne torneremo a casa?"

Sento che trattiene il respiro, probabilmente ha capito cosa voglio dire. "Ehm, non so..."

Si volta verso di me e alzo la testa. "Non voglio separarmi da te ora che ti ho così vicina."

"Neanch'io." Mi stringe la mano e con il pollice ne accarezza il dorso. "Sto iniziando a pensare che questa storia dei Muri sia una stupidaggine."

"Forse l'hanno fatto per impedire ai malvagi di incontrarsi."

"Ma sono malvagi, è accaduto lo stesso. Non rispettano le regole."

"Infatti." Mi accorgo che sta guardando il vuoto e chiedo: "Che c'è?"

"Sono terrorizzata." Incrocia il mio sguardo. "C'è un tizio che mi fa paura."

Ricordo che me ne aveva già parlato qualche giorno fa. "Il... Minatore, giusto?'

"Sì. Mi ha trascinato lontano dalla mia famiglia, e ha distrutto i nostri due mondi."

Ha i lucciconi agli occhi. Non voglio vederla triste. Le alzo il mento e sorrido. "Sì ma è merito suo se ci siamo incontrati. Io e te insieme siamo invincibili, si è condannato da solo."

Sorride.

Ricordo cosa ha detto Jack: tutti i malvagi si stanno riunendo contro di noi. "Forse anche Callaghan è con loro."

Mi guarda e cerca di consolarmi. "Allora anche lui è rovinato, no?"

Ridacchio. "Senti, se dovessimo separarci durante la missione, non fare stupidaggini."

Sorride maliziosa e mi spinge, così mi sdraia sul letto ed è addosso a me. "Non faccio stupidaggini. Tu le fai. Honey Lemon mi ha raccontato cosa facesti l'hanno scorso, quando hai tolto il cip di Tadashi da Baymax."

Scherza, eppure c'è del rimprovero nel suo tono. Faccio una smorfia imbarazzata. "Ero fuori di me. Lui..."

"Lo so, lo so. Non aggiungere altro." mi interrompe.

Le faccio la linguaccia e lei mi fa il solletico alla pancia. Rido e le afferro le mani. "No, ti prego."

Ride anche lei.

L'avvicino e di nuovo la bacio, e lei ricambia. Alla fine si alza e si avvia alla porta. "A domani. Sogni d'oro."

"'Notte piccola."

Arrossisce e sorride, poi esce.

Rimango solo e mi ricordo solo in quel momento di Baymax. Mi volto verso di lui. È in carica e gli occhi sono una linea orizzontale. Sospiro di sollievo.

Poi sento la sua voce e sussulto troppo forte. "Ho visto tutto, Hiro."

"Davvero?"

"Sì. Non ti rende felice?"

"No... Cioè, non mi rende triste, però è imbarazzante che qualcuno ci guardi."

"Ti chiedo scusa. La prossima volta terrò gli occhi chiusi o me ne andrò."

Sorrido. "Tranquillo, non fa niente."

Si alza dalla valigetta e si avvia alla porta. "Vado a curare i bisognosi. Tu riposa."

"Va bene. Ciao."

Lui esce e io mi sdraio di nuovo. Il gatto si avvicina e si acciambella contro il mio fianco. Io lentamente chiudo gli occhi e mi addormento.

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