Epilogo

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Un giovane uomo, sulla trentina, siede a gambe incrociate su di una poltroncina di pelle.

Ha i capelli ricci, le labbra carnose. Tiene tra le mani un diario, una serie di parole incise su carta. Lo sfoglia, lo apre e lo chiude con insistenza.

Davanti a lui, due persone ormai di mezza età. Una donna, con i capelli castani e un uomo brizzolato. I due si tengono la mano. Sperano sia cambiato qualcosa.

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Rivedere Filippo dopo tanto tempo smuove in Marie una sensazione mai provata prima.

Si sente a disagio, stretta nel suo abito leggero. Fuori fa caldo, le finestre di casa sono aperte per permettere ad un briciolo di aria di penetrare nella stanza. Nel giardinetto, il nuovo cane di famiglia ulula ai passanti sulla strada.

Marie ci ha provato a lungo a richiamare Filippo, ma lui aveva sempre inventato scuse per non rivederla.

Sino a questo giorno.

Marie aveva deciso solo di inviargli per posta un ricordo, la verità che sempre aveva cercato di tenere lontano dagli occhi di un bambino che ormai si era fatto uomo.
Il diario che aveva scritto per anni, una serie di pagine in cui aveva raccolto tutte le emozioni e gli stati d'animo che aveva provato nel corso della vita. Specie quelle dolorose, quelle che aveva sempre omesso al resto del mondo. Marie aveva scelto di condividerle solo con il primogenito.

Filippo osserva sua madre. Gli occhi del giovane sembrano vuoti, privi di emozioni, ma Marie sa che non è così. Se conosce ancora bene suo figlio, sa che l'aver ricevuto il diario ha smosso qualcosa.

Per anni non si sono né visti, né sentiti, ma Marie ha sempre sentito il bisogno di far sapere a Filippo dell'amore che aveva sempre nutrito per lui. Il suo primogenito, per cui aveva speso tanto parole e tanti pensieri, incisi con l'inchiostro su carta.

《Sei diventato uno splendido uomo.》

Marie a fatica contiene le lacrime.
Filippo assomiglia terribilmente a Marco, l'uomo che ha amato in tenera età e per cui si sforza di mantenere un bel ricordo.

《Sto per diventare padre. L'ho saputo qualche giorno fa. 》

Ai presenti esplode il cuore. Anche a  Edoardo, taciturno spettatore. Per molto tempo aveva provato a far riconciliare il rapporto tra madre e figlio, ma sempre senza successo.

Ora Filippo è qui, davanti a loro, giunge con una notizia senza precedenti e pare cresciuto. Sembra aver oltrepassato la linea sottile del risentimento. Vuole condividere e lo fa senza troppi preamboli. Si intenerisce nel vedere sua madre commossa, fragile nella sua figura non più così giovane. Per la prima volta la riconosce indifesa e si domanda se tutto l'odio provato per lei lo avesse condotto davvero a qualcosa.

《Vorremmo essere presenti nella tua vita.》fa eco Edoardo ai pensieri di Marie.

Filippo pare pensarci, ma è chiaro che l'idea di diventare genitore lo ha risvegliato da un sonno profondo in cui è rimasto assopito per anni. Lui stesso ora nutre le stesse paure provate da sua madre e forse può capirla meglio.

《Io vorrei che voi ne faceste parte.》

Marie si allontana da Edoardo solo per stringere tra le braccia suo figlio. L'ha ritrovato, ha rivisto gli occhi di Filippo bambino in quelli dell'adulto che gli è di fronte. Il primogenito si lascia abbracciare così come aveva sempre fatto da bambino, quando le braccia salde della mamma erano l'unico porto sicuro in cui nascondersi la notte o nei momenti di paura. Per un momento pare che gli anni non siano passati mai.

《Sono felice che tu sia qui. Abbiamo sbagliato tanto nella vita, ma vorrei poter ricominciare da questo giorno. 》

La commozione nella stanza è palpabile. Filippo tiene ancora in mano il diario della madre. Ammette di averlo letto più volte. È riuscito a farsi delle idee proprie su tutto, fintanto da rivalutare certe cose che, con gli occhi di una ragazzino immaturo, aveva visto solo come mancanze e affronti.

Si rende conto di essere sempre stato amato e si pente di essersi comportato da egoista. Da parte sua, Marie riesce a fare lo stesso. Solo affrontando le proprie colpe possono iniziare a scrivere un nuovo diario, insieme.

《Come hai saputo che stai diventando papà?》

Edoardo decide di intromettersi. È curioso. Se ripensa a come lo è venuto a sapere lui, ancora non può smettere di sorridere. Ricorda l'emozione come l'avesse appena vissuta.

《Avete tempo? 》

Marie annuisce con il capo. Sente di avere tutto il tempo del mondo. Sa che le cose si stanno sistemando, finalmente. È consapevole che questo sia l'inizio di un  nuovo rapporto, la vita glielo sta finalmente concedendo.

《Abbiamo tutto il tempo che vuoi. Vuoi una tazza di the? Ci metto un minuto.》

Filippo scuote il capo, ma pare essere davvero sollevato. Apre una pagina a caso del diario della madre e la fissa per qualche secondo. Sorride ed è sincero.

《No mamma, per favore siediti. Questo episodio sensazionale lo devi proprio sentire. Sai, ci tengo molto, non ho mai provato una cosa del genere nella mia vita. Voglio che tu lo sappia per prima.
Te lo voglio raccontare.》






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