L'aria che mi solleticava la pelle esposta del viso mi fece rabbrividire, ma era un freddo che il mio corpo accolse con rinnovato entusiasmo. Non mi ero mai sentita così affine a questa sensazione, sembrava che i miei sensi percepissero il mondo in modo diverso, ora. Ogni percezione era aumentata, compresa quella del mio stesso essere.

Non ero una changer. Non ero nemmeno umana. In fondo al cuore, nei meandri del mio animo, ero sempre stata consapevole di ciò, dovevo solamente rendermene conto. L'Istituto non era la mia casa e mai l'avrei percepita tale, non sarei mai potuta appartenere veramente a quel posto.

A cosa appartenevo, a chi appartenevo? La risposta che saliva a galla nella superficie increspata dei miei pensieri era una sola, l'unica che in questo momento non potevo assecondare. Era sfuggente, inafferrabile, scivolava via dalle mie dita congiunte come fosse acqua.

Origin. Era questo che ero. Né changer né umana, fin troppo simile a quello che era il nostro nemico più grande. E quella consapevolezza continuava a premere contro le mie convinzioni, disfacendole una a una come fossero fragili castelli di carte.

Castelli che, prima o poi, sarebbero crollati del tutto, lasciando niente più che una brulla e desolata landa al loro posto.

Koaluch

L'anteprima è un po' in ritardo questa volta, pertanto cercherò di pubblicare spesso prima della pubblicazione su Amazon. E con questo siamo alla fine della saga. Spero possiate amarne la conclusione com'è stato per me < 3