La parola greca più lunga

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La parola più lunga del greco antico si trova nella commedia "Ecclesiazuse" (titolo comunemente tradotto come "Le donne al parlamento")  del commediografo greco Aristofane, le cui opere erano caratterizzate da un linguaggio molto variegato. 

La parola in questione è: 

Λοπαδο-τεμαχο-σελαχο-γαλεο-κρανιο-λειψανο-δριμ-υποτριμματο-σιλφιο-καραβο-μελιτο-κατακεχυμενο-κιχλ-επικοσσυφο-φαττο-περιστερ-αλεκτρυον-οπτο-κεφαλλιο-κιγκλο-πελειο-λαγῳο-σιραιο-βαφη-τραγανο-πτερύγων

(Lopado-temacho-selacho-galeo-kranio-leipsano-drim-hypotrimmato-silphio-karabo-melito-katakechymeno-kichl-epikossypho-phatto-perister-alektryon-opte-kephallio-kinklo-peleio-lagoio-siraio-baphe-tragano-pterygon)

Questo sostantivo indica una pietanza (inventata) ed all'interno si trovano i nomi di tutti gli ingredienti che la compongono. Questo termine viene comunemente tradotto come: 

Ostriche­tranci­di­pesce­salato­cagnoli­gattucci­pezzi­di­cefalo­in­salsa­piccante­silfio­olio­miele­tordi­merli­colombacci­colombelle­galletti­lodole­arrosto­cutrettole­piccioni­selvatici­lepri­cotte­nel­vino­croccanti­cantuccini

Tradotto in italiano sembra che qualcuno abbia preso il menu di un ristorante e attaccato insieme i nomi di tutte le pietanze

Gli ingredienti di questa pietanza sono: 

ostriche  (λοπαδο-)

tranci di pesce (-τεμαχο-)

pesci della sottoclasse degli elasmobranchi (-σελαχο-)

teste di piccoli squali (-γαλεο-κρανιο)

pietanze fatte da vari ingredienti dal gusto forte, grattugiati e pestati (-λειψανο-δριμ-υποτριμματο)

silfio (-σιλφιο-), pianta del genere Ferula (pianta ora estinta, simile al finocchio)

granchi, gamberi o aragoste (-καραβο-)

miele (-μελιτο-)

labridi( un tipo di pesci) o turdidi (un tipo di uccelli) (-κατακεχυμενοκιχλ-)

una specie di pesce di mare oppure merli (-επικοσσυφο-)

colombi (-φαττο-)

colombacci (-περιστερ-)

gallo (-αλεκτρυον-)

testa arrostita di tuffetto (un uccello acquatico) (-οπτο-κεφαλλιο-κιγκλο-)

colombe (-πελειο-)

lepre (-λαγῳο-)

mosto (-σιραιο-)

Il tutto immerso in ali o pinne (-βαφη-τραγανο-πτερύγων).

Non mangerei questo piatto neanche morta

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