Welcome to Neverland... and to my home!

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

15/01/2020 (ho deciso di inserire le date a inizio capitolo, come fosse un vero diario :3)

Chi non muore si rivede, eh? E beh, io sono ancora viva (anche se tra pochi mesi sarò stecchita causa esami), se ve lo stavate domandando xD so che negli ultimi tempi ho avuto una presenza su Wattpad pressoché nulla, ma sono stata impegnata per tutta l'estate nella costruzione-restauro della mia casetta (che ora posso definitivamente proclamare mia yee!)

È anche a prova di Koala psichedelico, ecco 🌚:

Le foto sono circa di settembre comunque, ormai è sistemata e "vissuta" *^* e no, non è un termine più gentile per dire che sono disordinata, no u.u

Giusto perché la amo, vi metto anche la foto della cucina eheh

Ma passiamo a noi! Oltre ad aver fatto una caterva di lavori improvvisati quali muratore-pittore-piastrellista-idraulico-elettricista-falegname-echipiùnehapiùnemetta, ho cercato anche di dedicarmi alla stesura delle mie storie in corso, e Astri nell'Abisso è stata finalmente conclusa! Sto cercando di revisionarla per portarla alla pubblicazione su Amazon, ma la strada è lunga perché il tempo è poco.

Ma non volevo parlarvi di questo. Sto scrivendo qui oggi perché ho avuto l'ispirazione folgorante e ho ideato una nuova storia, poi non sono riuscita a trattenermi e ho scritto anche il prologo! Ricordate l'incipit che chiudeva proprio il capitolo scorso di questa raccolta? Ecco, finalmente l'ho usato perché l'ho trovato degno e appropriato, quindi consiste proprio nell'apertura dell'intera storia!

Bene, la storia in questione è un po' diversa da ciò che ho scritto finora, e se da una parte ho il timore di non renderle giustizia, dall'altra sono elettrizzata dall'idea di mettermi in gioco con una sfida simile. Ebbene sto parlando di una boyxboy basata sul mondo di Peter Pan!

Anche se questo è un po' più crudo e meno fiabesco di come lo ricordiamo. È una mia storia, quindi è praticamente assicurato l'angst – accidenti, la gente vuole leggere cose divertenti e io non riesco a fare a meno di rendere tutto così pesante x.x –, ma ci sarà anche del romance *ogni tanto*.

Come è nata la storia:

Non ne sono del tutto sicura, ma credo che sia la prima storia che scrivo che non sia derivata anche solo in parte da un sogno che ho fatto. Infatti, inizialmente non credevo di poter ideare qualcosa che mi soddisfacesse solo usando il succo della spremuta delle mie meningi, eppure ora come ora mi ritengo piuttosto felice di ciò che è uscito fuori!

L'idea, o più che altro l'ispirazione, nasce da un libro che lessi un anno fa. In realtà mi ha sempre affascinata molto la favola di Peter Pan, ma non ho mai pensato di essere in grado di prendere in prestito i personaggi e scrivere qualcosa di mio al riguardo. Invece, quel romanzo mi ha aperto un mondo.

È il mio attuale libro preferito e si intitola Peter Darling, scritto da Austin Chant. Se conoscete l'inglese e riuscite a trovarlo su Amazon ve lo consiglio vivamente poiché è molto profondo. Attualmente il prezzo in Italia è salito alle stelle perché non è più in produzione, ma magari è solo una questione momentanea:

Comunque, stavo dicendo, questo libro c'entra poco e niente con la storia che voglio scrivere, è vero, l'unica cosa che hanno in comune è il protagonista, ovvero Peter Pan. Tuttavia, è stato il primo romanzo "serio" che ho letto riguardo questo mondo, e da lì per un anno intero ogni tanto sono tornata a rimuginare su quanto mi avesse affascinato. Fino ad ora.

Forse è stato per via del periodo: è passato esattamente un anno (il libro me l'ha regalato il mio ragazzo per Natale 2018 e l'ho letto a gennaio) e magari la mia ispirazione è stata di nuovo stuzzicata. Forse volevo solo evadere un po' da ciò che sto facendo attualmente, dato che la revisione di Astri è una prassi lunga e pesante. Fatto sta che per giorni questa cosa dell'Isola che non c'è mi ha perseguitata finché non sono stata praticamente obbligata a buttare giù qualcosa. E poi da cosa nasce cosa e mi sono ritrovata in un pomeriggio con sinossi già scritta, copertina già fatta e persino una bozza di prologo! Ecco a voi cosa ne è uscito.

Genere: Avventura, Fantasy, Storie d'amore, boyxboy (ancora devo trovare il genere principale, ma credo sia avventura o fantasy poiché non è così tanto romance🤔 anche se non è nemmeno troppo fantasy alla fine).

Titolo: è ancora in forse, ma molto probabilmente sarà "Welcome to Neverland". Generalmente non amo i titoli in inglese, ma ci sono situazioni in cui non posso farne a meno, quindi mi adeguo. Non mi convince molto il "Wwelcome" mentre sono sicura che il Neverland deve essere presente. La seconda opzione era "Back to Neverland", che sto ancora valutando.

Copertina:

Anche questa, è solo una bozza, devo definire alcune forme meglio e forse modificare l'intensità delle luci/ombre, ma mi serve aspettare un po' e rivederla in seguito perché ormai l'ho guardata troppo xD

Sinossi: (che potrebbe subire delle modifiche ma forse no perché odio mettere mano alle sinossi).

Peter riesce finalmente a sconfiggere il suo più acerrimo nemico, ma ciò gli costa un caro prezzo. Nel momento in cui si risveglia dopo la battaglia, sicuro di dover essere morto, si rende conto che tutto ciò che lo circonda non corrisponde ai ricordi che aveva di Neverland, a partire dalla sua stessa casa fino ad arrivare al capitano del quale ha tanto agognato la morte, ma che ora pare avere un'identità del tutto differente.

Come se non bastasse, un nuovo nemico fa la sua prepotente entrata in questa nuova realtà e mette in discussione tutti i suoi principi più radicati, come l'odio che prova verso Hook.

Che cosa ne è stato del mondo che ricorda? Che cosa ne sarà della sua sanguinaria rivalità con il capitano Hook? Ma, soprattutto, chi è il suo vero nemico?

Ed ecco qui la mia pessima dote di non saper scrivere sinossi ma finirle tutte con domande insensate (cosa che ho notato è piuttosto comune e a volte (come nel mio caso) sinonimo di "non sono capace a fare una conclusione", ma stendiamo un velo pietoso, per favore xD).

Personaggi:

(ovviamente) Peter Pan.

Da che ne ha memoria, ha sempre desiderato la sconfitta del suo più acerrimo nemico, il capitano Hook, ma se una volta questa faida era presa da lui un po' per gioco, ora è spinto da sentimenti più rabbiosi che sono nati in lui e consolidati con il passare del tempo.

È come se una forza superiore lo spingesse a combattere Hook con capacità superiori alle proprie e un ardore che non gli permette di riflettere su quanto tutto ciò possa essere giusto o sbagliato. Ogni tanto i suoi pensieri vertono sul fatto che forse sta portando avanti una battaglia senza senso, ma non sono mai abbastanza potenti da impedirgli di continuare.

Prestavolto: credo Luuc Brans. Robbie Kay entrava giustamente bene nel ruolo, ma non mi piace per niente, quindi non l'ho preso in considerazione. Sono comunque ben accetti altri suggerimenti, perché non sono sicura (sotto trovate l'aspetto)!

Caratteristiche fisiche: dimostra circa 17 anni, anche se in realtà ne ha molti di più. Con un'altezza e un fisico nella media, punta più alla velocità che alla forza, ma non è certo sprovvisto di quest'ultima. I capelli castano chiaro hanno sfumature ramate al sole e consistono spesso in una zazzera spettinata, e il naso è appena spruzzato di lentiggini. Queste caratteristiche non rischiano però di farlo apparire tenero poiché la profondità dei suoi occhi blu scuro sembra pronta a inglobare in un abisso qualsiasi cosa lui voglia.

Tratti caratteriali: ogni personaggio si definisce da sé durante il corso della storia, ma per ora posso dire che l'impulsività gli impedisce nei momenti più critici di prendere le giuste decisioni. Ciò non significa necessariamente che non sa riflettere, infatti spesso dimostra di possedere un acume non indifferente, che durante il corso della storia lo aiuterà a districare certe situazioni.

Lo spettro del suo animo tende verso colori più oscuri rispetto a una volta, e pur non essendo cresciuto di un centimetro non è più il ragazzino disilluso che ha visto crescere e morire Wendy per poi non tornare più sulla Terra, tanto che si è dimenticato come andar via da Neverland. 

Capitano Nova Hook. 

Non è il James che ricordiamo, cosa che sorprende anche Peter. Il motivo non è a lui chiaro – e nemmeno ai lettori, quindi taccio –, ma questo "nuovo" capitano Hook ha un aspetto, un'età e delle capacità del tutto differenti rispetto al suo "predecessore", cosa che inquieta Peter a tal punto da impedirgli di farlo fuori al loro primo incontro.

Prestavolto: ancora non trovato. Killian Jones è intrigante come capitan Uncino, ma per ovvi motivi non era adatto: Nova non è James, è molto più giovane e inesperto di lui. Vorrei qualcuno con uno sguardo magnetico e un po' inquietante, stavo pensando a Leo Mangieri, ma non sono convinta al cento per cento.

Caratteristiche fisiche: dimostra circa diciotto o diciannove anni, anche se in realtà esiste tecnicamente da molto poco. Si differenzia di parecchio dal vecchio Hook, innanzitutto perché rifiuta di indossare abiti troppo sfarzosi, secondo poi perché è più piccolo di statura, sebbene più possente di Pan. I capelli di un nero corvino sono abbastanza lunghi e quelli dietro arrivano a sfiorargli la nuca, mentre quelli davanti possono anche coprirgli interamente gli occhi. Questi ultimi sono di un azzurro intenso che quasi brilla alla luce del sole.

Il suo aspetto è incredibilmente simile a quello del suo predecessore, ma i suoi lineamenti sono più dolci, probabilmente per via dell'età più giovane. La differenza principale risiede però nello sguardo: mentre quello di James era spento e rassegnato, quello di Nova scintilla di una vitalità del tutto nuova. Ciò non significa necessariamente che il suo carattere sia solare: tutt'altro.

Tratti caratteriali: mentre inizialmente si trova un po' spaesato dall'incombenza di essere capitano di una ciurma di sconosciuti e dall'improvviso attacco di Peter, dimostra in seguito una mente pragmatica e logica, che è in grado di portare a termine ragionamenti complicati anche in situazioni di pericolo o agitazione. Nova si dimostra composto ed elegante, sempre leale anche nella sua rivalità con Peter. L'onore è per lui un particolare molto importante e preferirebbe perdere anziché giocare sporco. Ciò non significa che non ama vincere: la sua mente geniale lo porta a studiare le più complesse strategie per non cedere al vantaggio che il nemico ha su di lui.

Vera Kara Hedvige. 

Ancora non ho deciso molto su di lei, ma sarà un po' l'antagonista della storia, esattamente quella "nuova minaccia" menzionata nella sinossi, ma non posso dirvi di più per non spoilerare l'intero intreccio.

Posso solo accennare che il suo nome significa per l'esattezza "Verità, amicizia, guerriera". Un nome così nobile per una cattiva? Vedremo cosa comporterà eheh.

Altre cose sulla storia:

Come vi dicevo, ho il prologo già pronto e l'incipit ancor prima di esso che consiste nelle ultime righe del capitolo precedente, appena un po' riadattate. Vi lascio solo un pezzo del prologo perché tutto quanto sarebbe un po' troppo lungo. Bene, ora la scelta di quale estratto scegliere mi ucciderà @.@

Estratto dal prologo (ricordo che è solo una bozza buttata giù e mai riletta, quindi potrebbe contenere diverse disattenzioni ed essere sottoposto a parecchie modifiche):

Il metallo cadde a terra con un tintinnio acuto, che rimbombò nella brezza che sapeva di salsedine per diversi secondi. I due combattenti si guardarono negli occhi con una calma glaciale, e Peter lesse in quelli azzurri dell'avversario una rassegnata consapevolezza che per un attimo lo fece vacillare. Ma fu appunto un solo attimo, durante il quale si ritrovò ad ascoltare le parole sussurrate di quella voce che tante volte aveva sentito infuriata e altrettante agguerrita. Adesso, per la prima volta, era arrendevole.

«È arrivato il momento.» L'aveva detto tra sé e sé, senza renderlo partecipe, ma la frase lo incuriosì comunque.

Gli puntò lo stocco alla gola e una goccia di quel sangue che aveva tanto bramato uscì a macchiare anche il colletto della camicia ormai logora.

«Che intendi dire? Parla!» ordinò con voce ferma, sovrastando l'ululato del vento che aveva iniziato a dominare su entrambe le figure.

Hook sostenne il suo sguardo senza un minimo accenno del timore che Peter si aspettava di trovare in lui nel momento che precedeva la morte. «Alla fine hai ceduto, Peter. Ha vinto lei.» Quelle parole senza senso si persero nell'aria umida che sapeva di sale e di sangue.

Ma Peter non voleva essere preso in giro. Spinse ancora di più con la punta dello stocco e il sangue scese copioso dalla ferita. «Parla chiaro, Hook. O ti uccido in questo istante.»

Il capitano piegò appena l'angolo della bocca nonostante la sua espressione fosse ormai distorta involontariamente dal dolore. «Io sono già morto. E lo sei anche tu. Com'è giusto che sia.»

Non gli diede il tempo di elaborare quelle parole. Si mosse con uno scatto fulmineo che in tutti quegli anni Peter non gli aveva mai visto fare e tirò su il piede per estrarre un coltello dallo stivale. Nel momento in cui Pan realizzò cosa stava accadendo era ormai tardi per trapassare la gola del nemico e recidere la carotide, ma compié lo stesso quel gesto disperato.

Nemmeno poté godersi la sensazione del sangue dell'altro che gli bagnava le braccia: al centro del suo petto, un dolore acuto andava espandendosi fino a impedirgli di respirare.

Fece appena in tempo ad abbassare lo sguardo per scoprire l'origine delle fiamme che lo stavano divorando, e lì trovò lo stesso coltellino che aveva visto nelle mani del capitano, impiantato per tutta la sua lunghezza all'altezza del cuore.

Sono già morto. E lo sei anche tu.

Rialzò lo sguardo e vide il suo più acerrimo nemico cadere a terra un attimo prima che fosse richiamato anche lui dalla gravità. Il suo viso cozzò contro il pavimento e il legno grezzo lo graffiò, ma non percepì altro se non il freddo che si propagava dal suo petto. Chiuse gli occhi, e il lento movimento delle onde lo cullò. Come se la sua isola e il suo oceano lo stessero salutando per sempre.

Com'è giusto che sia.

Curiosità:

- Quando nomino Peter Pan non posso fare a meno di pensare alla canzoncina che aveva come sigla il cartone animato di non troppi anni fa (lo davano su Sky). *E resterò per sempre bambino, è questo il destino... Voleeerò*. Vi prego sentitevela xD la amo.

https://youtu.be/dYwhzoEa7c0

E quindi suppongo che questa cosa mi accompagnerà per tutta la stesura della storia. Magari a volte mi aiuterà un po' a sdrammatizzare, chi lo sa.

- Non posso spoilerare molto quindi non posso dire perché, ma l'isola di Neverland così come la intendo io in questa storia mi ricorda qualche anime, però non riesco a capire quale. Qualcosa mi dice Made in Abyss, ma so che non è solo quello... magari qualcuno ci arriverà e mi darà delucidazioni a storia conclusa (se mai lo sarà).

- Ho sempre voluto scrivere una PeterxWendy (anche se ora non mi interessa più, ma rimane comunque la voglia di scrivere qualcosa su Peter Pan), ma come per qualsiasi altra "fanfiction" o simili non mi sono mai sentita in grado di utilizzare personaggi già esistenti e renderli miei senza che li abbia creati io. Questo è il motivo per cui non scrivo fanfiction. Ed è anche il motivo per cui ho rivoluzionato la storia modificando nel profondo il personaggio di Peter e creando un nuovo Uncino.

- Un po' mi vergogno a scrivere qualcosa su Peter Pan hahaha ma ho sempre seguito il mio cuore e continuerò a farlo (anche perché l'ispirazione è così tanta che non riesco a reprimerla ^^')

Bene, essendo questa una storia che ho ideato soltanto ieri, non ho altro da aggiungere, perciò uhm... vi saluto sperando che non passi troppo tempo fino alla prossima volta che scriverò qui, anche perché in realtà avrei molto da raccontare. Devo ammettere che mi mancava questo "diario", ed è stato soddisfacente buttare giù tutto in modo da riordinare le idee.

Quindi grazie per chiunque abbia letto i miei papiri xD

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro