Zephyr

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05/04/2017

Iniziamo con Zephyr, che è una delle mie idee che mi sta più a cuore e che, probabilmente, avrà un sottotitolo, o perlomeno una saga di cui far parte.

Come è nata la storia: la storia è nata (come sempre) da un sogno che ho fatto. Ovviamente il sogno era un po' diverso prima che lo convertissi in storia, ma a grandi linee rappresentava l'incontro di due ragazzi che vivevano a chilometri e chilometri di distanza, proprio attraverso una tecnologia che permetteva una specie di "teletrasporto" (che poi teletrasporto non era, ma tanto per intenderci u.u) che garantiva in qualche modo al corpo di "sdoppiarsi" e riproiettarsi dove si voleva andare. Il sogno era dotato anche di un fighissimo dottore cattivello che si divertiva a giocare con i suoi esperimenti facendo soffrire emotivamente il protagonista dandogli la vita che voleva ma togliendogliela quando pareva a lui u.u un po' come questo carlino con il broccolo. Gli verrà sottratto quando meno se lo aspetta  (¬、¬)

I broccoli sono crudeli, io l'ho sempre detto! 

Ok, passiamo avanti e lasciamo perdere i miei sogni strani. Quando mi sono svegliata ho passato due intere giornate a non fare altro che scrivere (beata me, era estate e potevo permettermelo ç_ç). Ho fatto anche la copertina della storia, non mi ha mai convinta tanto, però non mi dispiace. Ora vi mostro copertina e sinossi ^_^

Genere: fantascienza.

Copertina: 

Questa è la copertina. Avrei voluto farne una copyright free, ma Dominic continuava a metterzi in mezzo alle mie idee e alla fine è dovuto apparire per forza, maledetto  ლ(ಠ益ಠ)ლ.

Mi piange solamente il cuore a pensare che se mai approderà su Amazon anche questa (cosa alquanto improbabile dato che non finirò mai la saga The Changers), dovrò cambiare copertina, anche se mi atterrò sempre allo stesso stile.

Anche quel "Koaluch" scritto così non mi sa di nulla, ma non l'ho mai modificata perché tanto per la storia non è prevista una pubblicazione immediata. Però le voglio bene in qualche modo, per fare e procurarmi tutti quei disegnini astratti futuristici ci ho messo una giornata ò.ò

Sinossi:

Ok, mi sono appena resa conto di avere ben nove capitoli più un prologo striminzito, ma non una sinossi ^^' quindi, per non fare la figura della sprovveduta, ne buttero giù una qui su due piedi, giusto per farvi sapere di cosa parla!

"La tecnologia dilaga segretamente, conducendo esperimenti immorali che, a detta di alcuni, potrebbero portare alla ricchezza intellettuale del mondo. È proprio così che il dottor Fringe si giustifica quando strappa dalle famiglie molteplici bambini, facendolo sembrare un incidente.

Zephyr è uno di questi: la sua famiglia è stata uccisa in un incendio in casa sua in modo da non lasciare tracce del suo rapimento. Ma lui non collaborerà, non si lascerà sopraffare dall'uomo che odia di più al mondo. L'unica cosa che può fare è rimanere passivo, senza dare allo scienziato la possibilità di raccogliere dati sul suo esperimento. Almeno finché sentimenti nuovi e sconosciuti non colmano il suo animo, mettendo in ballo nuove sensazioni che mai si sarebbe aspettato. Sensazioni che provengono da migliaia di chilometri in lontananza.


Mi chiamo Zephyr e sono un esperimento del dottor Fringe."

Ok, mi è venuta uno schifo, ma sappiate che non è quella definitiva, assolutamente!

Personaggi:

- Zephyr-dal-cognome-sconosciuto (e non perché ancora non l'ho ideato, cioè solo in parte per quello, ma perché dopo essere stato preso, ha perso ogni diritto, e con essi anche il proprio cognome. Era così piccolo che non se lo ricorda. Il nome invece l'ha mantenuto perché anche il dottor Fringe lo chiama così.

Breve storia della sua vita: a cinque anni viene portato via dalla sua famiglia che decede interamente in un incidente inscenato per non destare sospetti sul suo rapimento. Viene così portato in un laboratorio dove sono presenti anche altri bambini, ma si oppone fin da subito per anni, tardando così i suoi esperimenti su di lui. A forza gli inculcano in testa un addestramento che tutti i bambini seguono prima di finire nella tecnologia Delta, la speciale tecnologia sulla quale sono in fase di sperimentazione. Così iniziano, anche se in ritardo di anni, gli esperimenti anche su di lui, che sarà una specie di "tester" per la tecnologia Delta.

Prestavolto: Dominic Sherwood.

Caratteristiche fisiche: Intorno ai diciotto anni, è magro ed emaciato, giusto per il fatto che non cammina praticamente da quando aveva cinque anni. Si riprenderà più in là quando succederanno alcune cose che ora non vi dico u.u. Ha i capelli castani chiari e gli occhi azzurri, dei quali però uno ha subito una mutazione di colore nel corso degli esperimenti. Da quell'occhio ci vede leggermente meglio di una persona normale. La sua espressione è perennemente sofferente.

Tratti caratteriali: per forza di cose è molto schivo nei confronti delle persone ma nel profondo ha un animo gentile. Non so altro perché non l'ho ancora "conosciuto" abbastanza bene ^^'

- Adira (che ancora non ha un cognome ma dovrà averne uno fighissimo di origine maori).

Breve storia della sua vita: Nasce e cresce nella sua isola personale in Nuova Zelanda, dalla quale chiunque a parte la sua famiglia non è ben accetto. Suo padre è un'esiliato della stirpe Maori, mentre sua madre proviene da Canberra. I due si sono sposati riscontrando in comune la loro grande passione per la biologia. Infatti sono entrambi biologi e spesso fanno viaggi in giro per il mondo. Adira non ama andare con loro e finalmente, ora che è un po' più grande, inizia a ottenere il permesso di rimanere da sola nella propria isola che tanto ama.

Prestavolto: Laneya Grace (so che è un po' piccola, ha circa tre anni di meno della mia protagonista >.< ma era perfetta! Tanto ora che scrivo tutta la storia lei sarà vecchia, quindi... *fischietta*).

Caratteristiche fisiche: ha sedici anni appena compiuti, ma, al contrario della sua mentalità da adulta, fisicamente sembra un po' più piccola. La sua altezza è nella media mentre il suo corpo presenta una leggera muscolatura per via degli allenamenti che segue dal padre da quando è piccola. I suoi capelli sono color del grano e i suoi occhi di un verde selva intenso che vira verso l'oro.

Tratti caratteriali: orgogliosa e scontrosa, non sopporta che nessuno entri nella sua proprietà. Ha un carattere forte e difficilmente si lascia andare, rimanendo sempre ferrea sulle proprie convinzioni. È coraggiosa e non cede quasi mai alla paura. Nulla riesce a scalfire la sua autostima.

Altre cose sulla storia: 

So che fino ad ora non si è capito bene, quindi spiego un po' meglio la tecnologia Delta. È una specie di "macchinario" inteso in senso grande, il quale viene collegato direttamente alla mente di una persona, che cade in una specie di sonno. Al risveglio si trova in un'altra parte, nel proprio corpo che in qualche modo si è materializzato lì, sdoppiandosi. Gli scienziati studiano appunto come i cambiamenti che avvengono sul corpo fittizio si riversano anche in quello reale. 

Questo è invece il prologo di appena due righe che avevo scritto D: wow, complimenti a me lol:


"Mi chiamo Zephyr e sono un esperimento del dottor Fringe.

Non è sempre stato così. A malapena ricordo la mia vita prima di questo, prima di lui. Lui è entrato in casa mia e tutto ciò che ricordo sono le fiamme, i miei genitori che imploravano, mio padre che gridava e mia madre che piangeva con una bimba in braccio. Ricordo di aver visto la mia casa bruciare con la mia famiglia al suo interno, come se l'inferno l'avesse appena inghiottita. Ma non potevo immaginare che il vero inferno stesse aspettando me."


Sì, è scritto in prima persona perché a quei tempi mi sembrava molto "ad effetto". Seguendo questo stile, ho scritto tutti e 9 i capitoli in prima persona presente, ma devo dire che non mi sono trovata molto bene. Credo infatti che quando prenderò le redini di questa storia in mano, riscriverò tutto quanto parlando in terza persona passato, poiché mi servono troppi cambi di pov e io li odio XD almeno in terza persona avrò più spaziatura tra una situazione e l'altra!


Curiosità: (che non interesseranno a nessuno ma le scrivo lo stesso)

- Per scrivere questa storia sono stata giorni a documentarmi sulla storia delle tribù Maori e la loro esistenza al giorno d'oggi. Alla fine sono arrivata alla conclusione che Adira avrebbe dovuto avere un tatuaggio orribile (non per offesa ai Maori, io apprezzo molto le loro culture, ma non ce la vedevo la mia protagonista con il volto disegnato!) in viso, quindi ecco la storia del padre che si è allontanato dalla comunità per condurre uno stile di vita diverso. Sono ancora indecisa su questo punto però perché magari un tatuaggio figo e piccolino ci poteva anche stare, quindi la cosa non è del tutto definitiva. Devo vedere se posso rigirarla a mio vantaggio xD.

- All'interno della storia svolge un importante ruolo di "tramite" un kakapo di nome Stacy poiché sarà l'inizio della causa di avvenimenti importanti xD per chi non lo sapesse, il kakapo è la specie di pappagallo più grande al mondo, tanto che può raggiungere i 60cm e i 4kg. Vive  in Nuova Zelanda e i Maori attribuivano a questo uccello la capacità di predire il futuro. 

- L'isola della famiglia di Adira è ispirata al film "L'isola di Nim" nel quale la protagonista abitava in un'isola sperduta non ricordo dove.

- Ogni volta che leggo il titolo della storia mi viene in mente "The Zephyr Song" dei Red Hot Chili Peppers, e non posso fare a meno di cantarla per tutta la giornata -_- FLY AWAY ON MY ZEPHYYYYR U.U!


Credo di aver detto tutto, a parte i capitoli da rivedere non ho molto altro riguardante questa storia! Alla prossima quindi, è stato in qualche modo liberatorio per me xD

Un bacio, K!

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