16. La fuga - Parte 2

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

In quel momento, una tremenda esplosione squassò l'aria, facendo vibrare violentemente il pavimento e le pareti e inducendo Kevin a distrarsi dai suoi propositi omicidi per evitare di essere schiacciato dal bancone di acciaio del laboratorio.

L'onda d'urto, infatti, era stata così formidabile da scagliare lontano numerosi oggetti presenti nella stanza e Luana dovette buttarsi a terra, cercando di schermare il proprio corpo e quello di Kisshu, per impedire che venissero investiti da un'ondata di polvere, calcinacci e detriti.

Stordita e assordata dalla tremenda confusione che regnava attorno a lei, riuscì a malapena a rendersi conto che cinque figure dai colori sgargianti avevano fatto irruzione all'interno della base. Solamente quando il riverbero dell'esplosione si esaurì completamente si azzardò ad aprire gli occhi, rendendosi conto che le artefici di tutto quello scompiglio erano nientemeno che le Mew Mew, le quali avevano sfondato il soffitto senza troppi complimenti e ora stavano circondando l'alieno nemico, puntandogli contro le loro formidabili armi.

Quest'ultimo, messo alle strette dall'inferiorità numerica, si guardò bene dall'attaccarle e tentò un'ultima disperata manovra evasiva attraverso il teletrasporto. Tuttavia, risultò subito evidente che la profonda ferita causata dal precedente colpo di Kisshu lo stava debilitando a tal punto da impedirgli qualunque sotterfugio.

Avendo compreso di non avere più nessuna via di fuga, Kevin cadde in ginocchio, lasciandosi andare a una risata sguaiata. - Non riuscirete ad avermi! - gridò, estraendo, con un gesto fulmineo, il proprio pugnale.

Le Mew Mew scattarono subito sulla difensiva, pensando che il giovane volesse attaccarle.

Tuttavia, non fu così: in un ultimo gesto disperato, egli rivolse la lama contro se stesso, con l'intenzione di porre fine alla propria esistenza.

Fortunatamente, Zakuro riuscì a intuire le sue reali intenzioni e a sottrargli l'arma con un abile colpo di frusta. - Bloccatelo! - tuonò, rivolta alle proprie compagne.

Le ragazze eseguirono e Luana si ritrovò a dover distogliere lo sguardo, colta da un'ondata di nausea al suono delle grida disperate di Kevin.

Non sapeva dire perché il dolore del proprio ex compagno di classe la turbasse a tal punto, soprattutto considerando il fatto che quest'ultimo aveva tentato di uccidere lei e Kisshu senza alcuna pietà fino a pochi istanti prima.
Forse la motivazione dietro a tali sentimenti era da ricercare nel fatto che la Mew alien sapeva quanto lui avesse sofferto, quanto fosse potenzialmente una vittima, tanto quanto loro.
Aveva il forte sospetto che la vena di follia da lui dimostrata si fosse scatenata a causa delle torture che aveva dovuto subire da parte dei propri compagni e che egli non fosse intrinsecamente cattivo.

Ma probabilmente si stava solamente illudendo, aggrappandosi a un ricordo ormai distrutto, alla futile speranza di poter riavere indietro colui che l'aveva aiutata a scuola durante tutti quei mesi.

Fu il debole gemito prodotto dalla persona sdraiata accanto a lei, a farle riprendere il contatto con la realtà: abbassò lo sguardo verso il proprio protetto, notando con sollievo che, nonostante la precedente collisione, sembrava non presentare ferite. Ciò che la preoccupava maggiormente erano però il suo colorito terreo e il respiro affannoso, unito al fatto che non stesse riprendendo conoscenza.

- Kisshu, - mormorò, tergendogli la fronte sudata con la mano. - resisti, tra poco saremo in salvo.

Come in risposta alle sue parole, in quel momento Mew Retasu e Mew Mint la raggiunsero, trafelate.

- Anata no burōchi... - sussurrò la prima, allungandosi per porgerle qualcosa.

Pur non capendo quasi nulla di giapponese, Luana riconobbe subito le fattezze della propria spilla da Mew Mew e non poté evitare di sciogliersi in un sospiro di sollievo. - A-arigatō. - borbottò, racimolando le poche conoscenze che possedeva riguardo alle lingue orientali.

Ora che, finalmente, era di nuovo in possesso del prezioso monile, si affrettò ad attivare la trasformazione, sperando che i suoi poteri non si fossero del tutto esauriti durante lo scontro, dal momento che le avrebbe fatto comodo attingere ai geni del gatto domestico per poter comunicare con le altre guerriere e per muoversi più agevolmente.

Per sua fortuna, il tentativo ebbe successo e le permise di catalizzare le poche forze che le erano rimaste per trarsi in piedi.

- Dobbiamo tornare al caffè al più presto, prima che arrivino altri nemici. - Stava dicendo Mint, in tono concitato.

- Sono d'accordo. - Le fece eco la Mew alien. - Ma come farete con Kevin?

- Le altre si stanno occupando di renderlo inoffensivo. Tre persone dovrebbero bastare per riuscire a condurlo al caffè. Io e Retasu vi accompagneremo attraverso il portale.

Luana non aveva idea di cosa fosse un portale, né di come le Mew Mew fossero riuscite a crearne uno, ma in quel momento aveva questioni ben più impellenti di cui occuparsi e decise di non fare domande, voltandosi invece a guardare Kisshu.

Intuendo i suoi pensieri, Retasu le posò una mano sulla spalla, con fare rassicurante. - Penseremo noi a trasportare Kisshu fino a Tokyo, non devi preoccuparti per lui. - mormorò gentilmente, per poi inginocchiarsi accanto al corpo di quest'ultimo e sollevarlo delicatamente per le spalle, mentre Mew Mint faceva lo stesso con le gambe.

Notando con sollievo che la situazione pareva essere sotto controllo, la Mew nera si rilassò leggermente e accettò di seguirle attraverso il varco sul soffitto, non prima di aver gettato un ultimo, esitante, sguardo a Kevin.

Quest'ultimo aveva perso quasi completamente le forze e giaceva ormai esanime al suolo, senza più riuscire a opporsi alle sue avversarie che, nel frattempo, stavano cercando di legarlo e di costringerlo all'immobilità.

- Non preoccuparti per quello lì. - sbuffò la Mew blu, con una nota di malcelato disprezzo nella voce. - Le altre non gli faranno alcun male. Vogliamo solo portarlo con noi, per interrogarlo e assicurarci che non faccia altri danni.

La ragazza annuì, sforzandosi di distogliere lo sguardo da quella triste scena e procedere verso la propria meta.

Quando raggiunse l'esterno della base aliena, non poté fare a meno di guardarsi attorno con stupore, catalogando con lo sguardo le antiche costruzioni in rovina, gli intarsi che decoravano il suolo e soprattutto il cielo, di un verde tanto innaturale da ferire gli occhi. Finora aveva conosciuto solo l'interno dell'edificio costruito da Pai, non si era mai permessa di esplorare le zone all'esterno, e trovarsi davanti a quel singolare spettacolo, per un momento, le fece dimenticare il dolore e tutta la preoccupazione che stava provando.

Tuttavia, fu questione di pochi attimi, poi la sua mente ritornò concentrata sul compito più importante che l'attendeva, ovvero assicurarsi che il proprio protetto giungesse sano e salvo al caffè Mew Mew.

Avevano percorso solo poche centinaia di metri, quando Mint e Retasu si fermarono, annunciando che erano giunte nel posto giusto.

Esausta com'era, Luana inizialmente non riuscì a vedere assolutamente nulla, e solo dopo aver aguzzato per qualche secondo lo sguardo iniziò a percepire una strana increspatura nel tessuto spaziale, simile a quella che gli alieni riuscivano a evocare a comando per teletrasportarsi.

- Entra tu per prima. - Le consigliò la Mew blu. - Sarebbe più sicuro se aspettassi il nostro arrivo al di là del portale.

- Perché? - domandò la ragazza, che in realtà sperava di poterlo attraversare dopo di loro, in modo da essere certa che le due avessero realmente intenzione di salvare Kisshu. Una precauzione indotta dagli eventi della giornata, i quali l'avevano resa leggermente paranoica.

A conferma del fatto che le sue preoccupazioni fossero totalmente irrealistiche, Retasu le rispose con gentilezza. - A essere sincera, temo di perdere l'equilibrio attraversando il portale con un ferito. Se ci aspettassi al di là, potresti aiutarci a evitare che Kisshu si faccia male. Dovrebbero esserci anche Ryou e Key al caffè, ma è meglio essere prudenti.

- Ho capito. - Sentendosi un po' in colpa per i pensieri precedentemente formulati, la Mew alien decise di mettere a tacere i propri paranoici dubbi. - Grazie per aver pensato a tutto.

Mint fece spallucce. - È il nostro lavoro. Ci vediamo al caffè.

Ora che solamente un passo la separava dalla meta, Luana poté percepire chiaramente l'energia del varco spazio temporale crepitarle attorno, facendole salire la pelle d'oca. Non appena avanzò, il mondo si capovolse e iniziò a scomporsi in una serie di suoni e colori bizzarri, dopodiché, la giovane provò la sgradevole sensazione di vuoto che ormai conosceva fin troppo bene e, in men che non si dica, i suoi piedi si posarono su un elegante pavimento dalle piastrelle blu.

Batté le palpebre, confusa, trovandosi davanti un paio di profondi occhi castani che la squadrarono con preoccupazione, mista a curiosità. - You're Bellamy Luana, I assume.

Spiazzata dall'improvviso utilizzo della lingua inglese, replicò stentatamente - Yes... and you are?

- Akasaka Keichiirou, at your service. - replicò quello, con un sorriso gentile, sollevandole delicatamente la mano sinistra e portandosela alle labbra in un gesto galante.

La giovane, presa in contropiede da quel comportamento cavalleresco, dovette resistere all'istinto di allontanarsi bruscamente da lui. Tuttavia, prima che potesse scostarsi, quest'ultimo la condusse per la spalla verso un'altra figura, dallo sguardo decisamente meno accogliente.

Il secondo ragazzo appariva più giovane, aveva i capelli biondo paglierino e gli occhi di una singolare sfumatura color azzurro oceano che in quel momento la stavano squadrando freddamente da capo a piede.

Avendo trascorso numerosi mesi in compagnia di Pai, Luana era ormai perfettamente abituata a quel genere di trattamento e, paradossalmente, si sentì molto più a suo agio nel sostenere il suo sguardo calcolatore, piuttosto che il comportamento forzatamente galante di Keichiirou. - You must be Shirogane Ryou. - esordì, in tono tranquillo.

Quest'ultimo parve apprezzare la faccia tosta della giovane, unita al fatto che si fosse premurata di anteporre il suo cognome al nome come da tradizione giapponese, e la sua espressione gelida lasciò immediatamente il posto a una di cauto apprezzamento. - Indeed...

Notando le numerose escoriazioni presenti sulle braccia e sulle gambe della ragazza, parve sul punto di aggiungere altro, ma la conversazione fu interrotta dalla tempestiva comparsa di Mint, Retasu e Kisshu attraverso il portale.

Improvvisamente dimentica di qualunque cosa non riguardasse il proprio protetto, Luana si precipitò ad accoglierli, preoccupata all'idea che una delle due Mew Mew potesse perdere l'equilibrio e lasciare cadere il giovane ferito.

Shirogane la seguì a ruota e, rendendosi immediatamente conto delle gravi condizioni in cui versava l'alieno dai capelli verdi, iniziò a borbottare frasi in giapponese che la Mew alien registrò come imprecazioni. Dopo aver esaminato sommariamente le condizioni del paziente, lo scienziato abbaiò un ordine alle due guerriere, le quali annuirono, posando delicatamente Kisshu su uno dei letti presenti nella stanza.

Luana, si rese conto che, a giudicare dagli strumenti medici, dall'ambiente asettico e dai giacigli disposti ordinatamente, dovevano trovarsi in una sorta di infermeria. Era alquanto strano pensare che un innocuo caffè disponesse di un area del genere, ma, dopotutto, si trattava della base segreta delle Mew Mew, che in caso di emergenza non avrebbero potuto certo recarsi all'ospedale, mostrando ai comuni cittadini le ferite causate dai combattimenti.

Nel frattempo, Shirogane stava ancora esaminando Kisshu con occhio critico. - Non presenta ferite ma sembra essere molto debilitato. Chi lo ha ridotto così?

- K-Kevin. - rispose Luana, non riuscendo a trattenere un brivido nel pronunciare quel nome. - L'alieno che ci ha attaccati è in grado di soggiogare e manipolare la mente dei nemici. Lo ha reso inconsapevole di quello che stava accadendo e ha controllato il suo corpo per utilizzarlo come una marionetta e come un ostaggio. - le si strozzò la voce in gola e dovette deglutire più volte prima di riuscire a continuare.

- Vuoi dire che è ancora sotto il suo controllo?! - domandò Mint, allarmata.

- No, poco prima che arrivaste voi è riuscito a tornare in sé, ma l'attacco lo ha sfinito.

- Quando siete arrivate nella dimensione aliena, il nemico era ancora lì? - domandò il biondino a Retasu, la quale si illuminò come se avesse appena ricevuto un regalo di compleanno.

- S-sì! - si affrettò a rispondere, con voce acuta. - Quando siamo irrotte nel quartier generale, l'alieno stava per attaccare Luana e Kisshu. Ma era ferito a un fianco, perciò non abbiamo avuto difficoltà a metterlo alle strette.

- Purin, Zakuro e Berii si stanno occupando di lui. Dovrebbero riuscire a trasportarlo qui senza problemi. - le fece eco la Mew blu.

Shirogane non parve del tutto convinto da quella spiegazione e, dopo aver riflettuto per qualche istante replicò, in tono autoritario. - Ci occuperemo io e Key delle ferite di Luana e Kisshu. Andate ad aiutare le altre ragazze. Preferisco non correre rischi.

Luana, sebbene si fosse persa metà della conversazione a causa del continuo passaggio di Shirogane dalla lingua inglese a quella giapponese, intuì immediatamente le sue intenzioni e dovette riconoscere che, quantomeno, il creatore del progetto Mew pareva essere una persona abbastanza sveglia e prudente da non sottovalutare il proprio nemico e non escludere a priori la possibilità che qualcosa andasse storto.

Al contrario, le due Mew Mew non si mostrarono troppo entusiaste all'idea di farsi carico di altro lavoro, soprattutto se esso consisteva nel trasportare un alieno con istinti omicidi e suicidi. Tuttavia, comprendendo quanto la situazione fosse delicata, nessuna delle due protestò, limitandosi ad attraversare nuovamente il portale.

**************************************

Spazio autrice:

Eccomi qui, come promesso, con un'altra parte del capitolo "La fuga". È un punto di passaggio non molto entusiasmante, lo so...
Almeno Luana è riuscita, finalmente, a conoscere i famigerati Ryou e Keichiiro, gli scienziati che hanno creato il progetto Mew. Cosa pensate che accadrà adesso?
Vi aspettavate che Kevin tentasse di uccidersi? E che le Mew Mew decidessero di "salvarlo", o piuttosto di risparmiarlo per cercare di ottenere informazioni? Avreste fatto anche voi questo ragionamento?

Ho avuto un po' di problemi a gestire le barriere linguistiche, difficoltà dovuta principalmente al fatto che Luana non sa il giapponese, ma sa decentemente l'inglese, mentre per molte delle Mew Mew è l'esatto contrario. Quindi i poveri Ryou e Keichiiro dovranno destreggiarsi come possono tra inglese e giapponese, conoscendo entrambe le lingue. L'italiano, ovviamente, non è pervenuto.

Per gli alieni ho risolto decidendo (dato che l'autrice Mia Ikumi non ha spiegato una fava) che sul loro pianeta si allenano fin da piccoli a parlare numerose lingue "umane", prima di essere mandati in missione. Quindi con loro non ci sono problemi. Conto comunque di spiegare meglio, nel corso della storia, come funzionano questi corsi intensivi.

Quindi quando leggerete parti di conversazione al caffè Mew Mew, date per scontato che: -Ryou parla in inglese con Luana e, quando lei è presente, anche con Keichiiro e con Zakuro.
-La conversazione è, invece, in giapponese con Mint, Retasu, Purin e Berii, che sono a livelli piuttosto bassi di inglese. Fortunatamente, quando sono tutte trasformate, Luana può parlare alle Mew mew in qualunque lingua e loro la capiscono. Putroppo, lo stesso non vale per Keiichiro e Ryou, quindi la nostra eroina dovrà comunque fare un corso intensivo di inglese e giapponese per farsi capire da loro.

Ovviamente continuerò a scrivere la storia prevalentemente in italiano, utilizzando la lingua inglese solo se mi servirà per sottolineare che in quel punto c'è un cambio linguistico.

Scusate per il disagio e per la lunghissima delucidazione, spero di essermi spiegata abbastanza chiaramente. Se avete problemi con le poche frasi in inglese o giapponese, chiedete pure nei commenti, anche se ho cercato di scrivere in inglese/giapponese solo le frasi non fondamentali a livello di trama. Idem per eventuali correzioni in ogni tipo di lingua.

A presto con la terza e ultima parte del capitolo!

MoonBlack1993

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro