Capitolo 1.

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Mi sono svegliata da qualche minuto, ho caricato la solita storia su Insta e adesso mi preparo.


Oggi vado a scuola. Resto fino alle due e dieci, poi mi viene a prendere il fotografo e facciamo uno shooting.
È l'ultimo anno di liceo, e mamma e papà sono un po'preoccupati perché non vogliono passi più tempo in giro che sui libri, ma fino ad adesso riesco a destreggiarmi piuttosto bene tra i vari impegni, per cui non ci vedo nulla di male!
Passato lo scivolone di cui ho accennato prima, penso che adesso sia tutto okay.
Mangio la mia colazione, poi esco di casa.
Non ho da salutare nessuno, ho diciotto anni e vivo da sola. Cioè, più o meno...
Due anni fa sono stata male, e la mia famiglia mi è stata molto accanto, solo che a un certo punto ho sentito la necessità di staccarmi da tutto ciò che mi soffocava, rendendomi perennemente stressata e che non mi faceva mai sentire adatta a nulla.
Come forse ho già detto, il mondo della moda ha dei canoni da seguire. Per essere presa in un certo lavoro, che mi avrebbe aperto le porte per tutto in futuro, ho iniziato a scaricare applicazioni per ridurre la circonferenza dei miei fianchi, e applicazione dopo applicazione, dai miei cinquantacinque chili sono arrivata a pesarne quarantanove nel giro di un anno.
Poi quarantasette, e via in discesa, ma nonostante io mi sforzassi di riprendere peso, non ci riuscivo mai veramente perché, alla fine, io non volevo.
Ogni volta che mi pesavo e vedevo il numero scendere, io ero felice.
Sapevo che era sbagliato, ma a conti fatti volevo continuasse a scendere. Non sono stata ricoverata da nessuna parte, nessuno sapeva io fossi felice di perdere peso perché non ne parlavo, ma ho aperto quel blog a cui ho accennato prima dove molte persone hanno iniziato a seguirmi, e ho scoperto quanti fossero simili a me. Mi sono spaventata, e dopo essermi confrontata con alcuni di loro ho capito che dovevamo smetterla.
Ho conosciuto una ragazza che è stata ricoverata tre volte in una clinica, un ragazzo che si trovava ancora lì fino a un mese fa, e tante altre persone, e ho capito quanto tutto questo sia sbagliato.
Mi sono guardata intorno mentre cercavo lavoro come modella, e ho notato quanto sia sbagliata la nostra società.
Insomma, siamo nel 2021 e ancora alcuni fotografi stabiliscono dei canoni estetici per le modelle!
"Sennò lo potrebbe fare chiunque" Mi è stato risposto, ma io adesso ho un dubbio: la moda non è espressione di sé? Non è forse arte? E arte non è forse bello? Dunque, chi decide cosa è bello e cosa non lo è in maniera oggettiva? Bella riflessione... Chissà se ci sarà mai una vera risposta! Però io ne voglio una adesso.

Prendo il cellulare e pubblico un post.

Cos'è per voi la moda? E chi decide cosa è "bello" e cosa non lo è? Esiste una visione oggettiva nell'arte?

Subito piovono "like" a questa foto, ma nessuno sembrerebbe aver notato la descrizione.
Perché nessuno nota mai le descrizioni se qualcuno non lo scrive? Siamo davvero dei soggetti a delle "belle" foto? Uff... Qui ci vorrebbe una rivoluzione.
Ma come la facciamo?

"Ehy, bell'addormentata!" Marino mi richiama all'attenzione. È il mio migliore amico, ed è stato uno dei primi ragazzi che ho incontrato qui a scuola.
"Io bell'addormentata? Come ti permetti, stronzetto?" Lo prendo in giro andando ad abbracciarlo. "Ciao, tutto bene?"
"Sì,grazie. Tu?"
Annuisco.
"Ho visto il tuo post..." Dice. "Ma a te fare l'adolescente normale fa proprio schifo, eh?" Scherza.
"Cretino!" Scoppio a ridere. "Beh, mi conosci... Se qualcosa non mi sta bene, la dico. E poi non ho detto nulla di ché... Ho soltanto posto qualche domanda!" Alzo le spalle.
"Ti ricordo che la settimana scorsa hai litigato con una signora alla fermata del pullman" Ah già...
"Ma non era un litigio! E poi scusa, cosa importava a lei come fosse vestita la ragazza accanto a noi? La gente dovrebbe imparare a capire che siamo tutti liberi. Fino a quando non si offende qualcuno di proposito, io sono libera di vestirmi, parlare e fare ciò che mi pare quanto te e chiunque altro in questo mondo. E poi lo sai..." Abbasso la testa, e Marino mi posa un braccio intorno alle spalle.
"Certo...Ma adesso è tutto passato, no?" Mi guarda speranzoso. "Non ci sono state altre ricadute... O..."
"Tutto okay" Sorrido. "E anche Federico, il fotografo, è molto attento a ogni cosa" Lo rassicuro, mentre riprendiamo a camminare.
"Sai, stavo pensando a un'idea spettacolare... Però avrò bisogno di te, di Fede... E dei miei followers" Sorrido.
"Tu mi fai paura..." Mi guarda male ridendo. Scoppiamo a ridere.
"Ma non è possibile! Lo dici sempre!" Esclamo. "Ogni volta che ti rivelo di avere un'idea, tu mi dici che ti faccio paura! Ma..." Ridiamo.
"A momenti andavamo in Africa l'ultima volta!" Urla, e tutti lo guardano malissimo.
"Scusate!" Sorrido io, prima di riprendere. "Non è vero! E poi l'Africa è bella, sarebbe da visitare almeno una volta nella vita... Ma a parte questo, davvero: se questo progetto andrà in porto e veramente i miei followers mi aiuteranno... Sarà una bomba"
"Ne hai un milione! Figurati... Altro che bomba!" Scherza.
"Ma smettila! Sono...Quanti sono?" Prendo il cellulare e guardo. 1mln.
Non ci credo. Un milione.
"Come ... Come hai fatto? Ma soprattutto, come ci sono arrivata?!" Strillo portandomi le mani alla bocca.
"Perché sei intelligente" Dice calmo. "E non parli di quello che fai durante la giornata che sai non fregherebbe niente a nessuno, ma usi i social per confrontarti, spronare e motivare le persone a seguire la loro strada"
Sorrido imbarazzata.
"Prendi Lucinda, per esempio..." Indica una nostra compagna. La guardo. Oggi indossa le scarpe col tacco chiuse, i jeans bianchi e un crop top a righe bianco e nero con gli occhiali da sole, nonostante sia una giornata nuvolosa. Si sta facendo fare delle foto da Jessica e Laura, mentre alcuni ragazzi la guardano. Certi fischiano, e lei ride.
"Noti differenze?" Domanda ironico.
"Anche lei ha tantissimi followers!" Fingo di non capire.
"Ma non fate le stesse cose!" Sbotta.
"Io ho avuto un problema" Rispondo seriamente. "Chiedevo aiuto, ma la gente era sorda. È importante dare coraggio, far capire che nessuno è da solo e che si può fare qualunque cosa se lo si vuole davvero. Tutti lo dicono oggi, ma quanti lo mettono realmente in pratica? Per che cosa, poi? Per paura"
"Capisci come ti sei guadagnata quei followers adesso?" Sorride, facendomi imbarazzare.
"Seguo solo ciò che sento" Ammetto entrando a scuola insieme a lui.

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