Capitolo 14.

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Arrivo a scuola quasi correndo, e scopro che è ancora chiusa. Sono in anticipo di un quarto d'ora.

Mi siedo sul marciapiede e ripasso fino alla nausea, nel tentativo di dimenticare l'incontro di poco fa.

"Ehy, Carola!" Mi viene in contro Esmeralda, una mia compagna.

"Ciao!" Accenno un timido sorriso.

"Sei in ansia?" Cerca di capire che cos'ho.

"Un po'..." Ammetto. "Ma andrà bene" Sorrido.

"Sì, certo... Poi tu sei una che studia... Sicuramente ce la farai"

Il mio sorriso si allarga. "Grazie!"

E' bello quando le persone riconoscono i tuoi sforzi. Anche una semplice frase può migliorare l'umore di una persona. O peggiorarlo, ma in questo caso è stato bello e rassicurante.

Durante la giornata mi capita di ripensare a Matteo e mi rendo conto che non so a che cosa pensare. Non volevo più ricordarmi di lui, eppure... Tutti i sorrisi, i baci, gli abbracci, le carezze... Il suo profumo, la sua giacca, la sua felpa... Il suo sorriso! La sua calma... Che era in grado di calmare anche me, un tempo. Oggi mi ha solamente agitata.
Forse era solamente perché non me lo aspettavo... Però mi ha fatto un certo effetto.

Va tutto bene. Adesso non posso pensare a lui, devo studiare, lavorare... E pensare al mio futuro.

Sì, andrà tutto bene. Sto bene anche da sola, non ho bisogno di un ragazzo (tanto meno di un ex!).

Rimetto la testa nei libri fino al suono della campana. Ripeto un'ultima volta prima di entrare, poi vado.
Per mia fortuna ce l'ho in prima questa verifica (almeno me la tolgo!).

Arrivo in classe, mi prendo un posto al centro e inizio a sistemare tutto me tre i miei compagni entrano, seguiti dalla Prof.

"Buongiorno!" Ci saluta sorridente.

"Giorno" Ripetiamo noi un po'svogliati.

"Sempre così di buon umore voi, eh? Va bhe... Iniziamo. Mettetevi bene, su. Mariani, vieni davanti. Sassolo ti sposti più al centro. Trevisan vai accanto a Carola..." Si guarda intorno. "Esmeralda tu vai bene dove sei... Sì dai, possiamo iniziare" Prende i compiti e ce li consegna.

"Buon lavoro ragazzi!" Dopo cinque minuti alza la testa dalla cattedra. "Ah dimenticavo: i cellulari! Tutti qui sulla cattedra. Adesso tanto faccio l'appello, quindi quando vi chiamo me li portate. Se ne avete più di uno tanto ve li scopro, quindi meglio che non facciate cavolate... Altrimenti vi invalido il compito e siamo a posto! No? E recuperare un due l'anno degli esami, vi avviso..." Mi guarda sorridendo e sarcasticamente dice: "Sempre così gentile la Prof, vero?"

Sorrido imbarazzatissima, dopodiché mi dedico alla mia verifica fino a quando non mi chiama.

Mi alzo, poso il telefono accanto a quello dei miei compagni e torno al posto per proseguire. Giunti al termine dell'ora mi mancano due domande... Che proprio non ricordo. Accidenti...

"Riassumi in un breve testo di max 15 righe il periodo precritico"

Continuo a mordicchiare nervosamente il tappo della biro, mentre il mio piede oramai è già andato per i fatti suoi. Mi sposto sull'altra.

"In che cosa consiste il criticismo in Kant?"

Non ce la faccio...

"Prof, io ho finito" Mi alzo e consegno, ma lei resta a guardarmi.

"Sei sicura? Perché non la tieni ancora un po'? Hai venti minuti ancora" Mi rimanda al posto, e dopo qualche secondo si avvicina.

"Tutto bene?" Annuisco.

Controlla la verifica e sorride.

"Che cos'è la Critica della Ragion Pura? Lo sai?" Sussurra.

Annuisco.

"E allora sai metà della risposta" Sorride. "L'altra pensaci su... Sono certa che ti verrà in mente" Si allontana e io, dopo averla ringraziata, inizio a scrivere.

Al termina dell'ora sono a metà risposta, quindi mi sbrigo e poi consegno e lei mi fa l'occhiolino.

Mette a posto le verifiche e in un secondo momento mi chiama fuori.

"Sono contenta di come stai lavorando. Nonostante gli impegni lavorativi, ti impegni molto anche per la scuola e questo ti fa onore"

"La ringrazio" Sorrido. "Cerco sempre di fare del mio meglio"

"Lo sappiamo cara, solo... Attenta a non perdere il filo, mi raccomando!" Mi posa una mano sulla spalla prima di allontanarsi e rientrare in classe a prendere le sue cose, mentre io mi dirigo verso il bagno. Mi manca l'aria.

Appoggiata alle mattonelle fredde del bagno incomincio a fare respiri profondi, che contrastino l'ansia che me li smorza.

Chiudo gli occhi. Va tutto bene, è solo stress. Qualche respiro profondo e passa tutto.

No, non passa niente invece. E se questa verifica andrà male, posso scordarmi il lavoro. Non posso lasciare, non posso sparire così dal nulla. Ho bisogno di quel lavoro, ho bisogno di postare quelle foto per relazionarmi con le persone. Ci sto riuscendo, sto aiutando gli altri... Finalmente! Era il mio sogno, da quando andavo alle medie. Non può svanire così... Non posso permetterlo.

Il mio cervello si riempie di frasi motivazionali.

"Erano solo due domande... Su quindici! Figurati se contano..."

"Vedrai, andrà tutto bene".

"Non ci pensare nemmeno al lato negativo, non arriverà mai!"

"Ti fai troppi problemi"

Alla fine, per la mia salute mentale, decido di dar loro retta. Mi sciacquo il viso ed esco.

Mentre rientro in classe mi si avvicina un ragazzo.

"Ehy, ciao!"

"Ciao!" Gli sorrido.

"Mi chiamo Mirko, vado in quinta A... Volevo dirti che sei davvero carina! Ti andrebbe di uscire qualche volta?"

"Come scusa?" Sorrido imbarazzatissima. "Ehm... Cioè, non ti conosco nemmeno! Comunque piacere..."

"Lo so chi sei, sei la modella" Mi interrompe. "Non pensavo fossi così snobbetta..."

"Guarda tesoro, se fossi una snobbetta come dici tu avrei tirato dritto liquidandoti con un <<Evapora coso>>. Non l'ho fatto. Non ti conosco. Mi hai colta alla sprovvista, in un momento in cui ho appena superato un attacco di panico... Perciò scusami se sembro scontrosa, è solo che non sto molto bene.

Vuoi la snobbetta? Okay, eccoti accontentato: non esco con chi non conosco. Tu conosci me, ma io fino a pochi minuti fa non sapevo nemmeno chi fossi" Lui resta di sasso, mentre i suoi amici dietro scoppiano a ridere, ed io comincio a sentirmi così in colpa...

"Mi dispiace, io... Non intendevo dire..."

"E' okay, non preoccuparti. Scusa, non ti disturbo più!" Si allontana.

Che cosa ho fatto? Da quando sono così acida con le persone? Questa non sono io... Cosa mi sta succedendo?

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