Cap. 18 - Raggiungiamo il nostro oltre.

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Midoriya, ancora un po' imbarazzato, iniziò a togliersi la sua divisa, cercando di non far caso al fatto che Todoroki fosse lì vicino, «Sì, hai ragione. Kirishima è davvero bravo a gestire Bakugo».

Todoroki annuì, avvicinandosi alle docce dopo aver tolto l'ultimo indumento, «Già, ma pensa a noi. Dobbiamo approfittare di questi momenti di calma quando possiamo».

Midoriya lo seguì, spogliandosi anche lui di tutto e aprendo il gettò d'acqua che cadde su entrambi da testa a piedi.

«Troppo calda», mormorò Todoroki.

«Cosa?», chiese Midoriya.

Todoroki sorrise leggermente, regolando la temperatura dell'acqua, «Niente, stavo solo pensando ad alta voce. L'acqua era un po' troppo calda per i miei gusti».

Midoriya sentì il calore diffondersi lungo la schiena mentre l'acqua scorreva. «Capisco. A volte mi dimentico che preferisci il freddo».

«Non è un problema, Deku. È solo che ogni tanto mi piace ricordare a me stesso di mantenere l'equilibrio tra il caldo e il freddo, ma non preoccuparti, ho risolto», rispose Todoroki, sorridendo. Dopodiché lo abbracciò da dietro, le mani passarono sui suoi fianchi.

«Finalmente soli, sotto la doccia», mormorò, il respiro caldo batté contro l'orecchio di Midoriya.

«Shoto, cosa stai facendo?».

«Sto solo cercando di rilassarmi un po'».

Midoriya deglutì, «Capisco, ma... qui?».

Todoroki si spostò leggermente, girandolo verso di sé, «Sì, qui. Non c'è nessuno a disturbarci e possiamo finalmente prenderci un momento per noi».

Midoriya si rilassò mentre si guardavano negli occhi, «Ok. Solo... prendiamocela con calma».

Todoroki sorrise, avvicinandosi ancora di più, «Promesso, Deku».

«Wow...», balbettò Midoriya, «Non posso credere che... insomma ti rendi conto? Sotto l'acqua...».

«Problemi? Non ti piaccio senza veli?», stuzzicò Todoroki.

«N-no! A-anzi!».

Todoroki rise, «A me piace il tuo bel fisico, lo sai?».

Midoriya arrossì ancora di più, «Non... non me l'aspettavo!».

Todoroki continuò a sorridere, avvicinandosi ancora di più. «Sei molto attraente, Deku».

Izuku sentì il cuore battere più forte, ma un sorriso timido si fece strada sul suo volto, «Grazie, Shoto. Anche tu sei incredibile».

Todoroki avvicinò il viso a quello di Midoriya, gli alzò il mento, lo baciò. Midoriya avvolse le braccia attorno alla sua vita nuda, percependo quel corpo perfetto e bagnato che lo faceva solo eccitare, mentre ricambiò un bacio che divenne sempre più intenso.

Intanto l'acqua scorreva sulle loro teste. Todoroki approfondì il bacio, le sue mani scivolarono dolcemente sulla schiena di Midoriya, creando un contrasto piacevole tra il calore della sua metà sinistra e il freddo della sua metà destra.

Izuku rabbrividì leggermente, ma non si tirò indietro, anzi, si avvicinò ancora di più, sentendo ogni sfumatura del tocco di Todoroki.

Dopo qualche istante, si separarono leggermente, respirando con fatica.

«Shoto...» gemette Midoriya, «... ti sento, Shoto...».

Todoroki rise, «Questo è un piccolo assaggio del nostro 'andare oltre' dell'altra sera».

Midoriya strinse ancora Todoroki a sé, avvertendo la sua pelle bagnata e fredda sulle braccia, poi un brivido lo avvolse, mormorando, «Quell'oltre non lo abbiamo ancora raggiunto però...».

«Siamo già nudi, Detroit Smash. Girati e fammi entrare», provocò Todoroki.

Izuku si bloccò, «Cosa? Sei matto?!».

Todoroki non rispose, mi si avvicinò ancora di più, «Qui, ora. Girati», sussurrò.

Midoriya si girò lentamente, appoggiando le mani contro il muro della doccia, il suo respiro si fece sempre più pesante. Todoroki lo seguì, le sue mani esplorarono ogni centimetro del suo corpo, «Sei pronto?», chiese, con voce bassa e piena di desiderio.

«Avanti, vienimi dentro. Siamo adulti ormai, diciotto, diciannove anni... no?», implorò Midoriya.

«Beh, io sì. Tu no», provocò Todoroki.

«Scusami?».

«Ti comporti ancora come un adolescente, Deku», stuzzicò Todoroki.

Qualche istante dopo, avvicinò il suo bacino al sedere di Midoriya e spinse, creando una sinfonia di sensazioni che lo travolgevano.

«S-Shoto...», sussurrò Izuku, «Non fermarti...».

Todoroki sorrise, «Non ho intenzione di farlo».

Midoriya si aggrappò al muro, sentendo il corpo cedere al piacere, mentre Todoroki lo avvolgeva in un abbraccio che era tanto rassicurante quanto appassionato.

Improvvisamente Midoriya gemette, ma la sua voce era così alta che Todoroki gli coprì la bocca.

L'attimo durò un po' di tempo, e quando si fermarono, lavarono e vestirono, uscirono dallo spogliatoio, trovando una palestra deserta. L'aria era calma, un netto contrasto si creò con l'intensità del momento appena trascorso.

Quando uscirono, trovarono Bakugo appoggiato contro una parete, visibilmente seccato e impaziente. Il suo sguardo si fece più penetrante al loro apparire, «Finalmente. Vi credevo scomparsi. Avete finito di perdermi in giro adesso?», ringhiò.

«Kacchan!», esclamò Midoriya.

«Non pensavamo fossi qui», disse Todoroki, cercando di non dare troppo peso alla situazione.

«Beh, stavo aspettando che vi faceste vivi, dopo che Kirishima è andato via», spiegò Bakugo.

«Ci dispiace se abbiamo impiegato un po' di tempo. Cosa c'è che non va?», chiese Midoriya.

Bakugo sbuffò e si avvicinò, il suo sguardo rimase fisso su Todoroki, «Non è niente di grave. Ma se vi rendete conto di non dover più fare i misteriosi, sarebbe un bene. O ci siete, o non ci siete. Avete impiegato un'ora e mezza per una doccia, io non sono scemo. So che c'è qualcosa! Io so quando Deku ha segreti, proprio come il One For All! Avanti, sputate il rospo!».

«Ci siamo solo rilassati un po'», disse Todoroki.

«E da quando voi vi rilassate insieme? Prima, con Kirishima... siete stati impulsivi, forse troppo, soprattutto tu, Deku. Allora? Cosa c'è tra voi due? Parlate!».

«Bakugo, la verità è che abbiamo avuto una giornata pesante e volevamo solo trovare un momento di tranquillità insieme. Non c'è nulla di più di questo». rispose di nuovo Todoroki.

Bakugo incrociò le braccia e, con uno sguardo soddisfatto, disse, «D'accordo, sono convinto. Non è che non vi creda, ma non mi piace stare con le mani in mano quando c'è qualcosa che non va. Ora, tornate a fare quello che volete».

Con un ultimo sguardo di disapprovazione, Bakugo si allontanò, lasciando Midoriya e Todoroki soli nella palestra deserta. Midoriya, ancora scosso dall'incontro, si avvicinò a Todoroki e si abbracciò a lui, cercando conforto. 

«Grazie, Shoto», mormorò, appoggiando la testa contro il suo petto.

Todoroki gli baciò delicatamente la testa, «Non preoccuparti, Deku. Siamo in questo insieme, e supereremo qualsiasi cosa arrivi».

Izuku chiuse gli occhi, «Sì, insieme».

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