Capitolo 3

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Grazie per tutto quello che avete scritto e per gli insulti, sempre molto graditi e sempre mai sufficienti per esprimere al meglio il trash!😊😊

Avete votato in tantissimi e la commozione è quasi cerebrale, non riesco ad elencarvi tutti ma sappiate che questa nuova parte della storia è frutto di un numero di voti a due cifre, una cosa che non avrei mai pensato. Significa che anche voi non state bene, esattamente come me!


Aaron Ryan POV

<Papà, hai presente quando volevano sbattermi fuori dalla Scuola di Los Angeles perché ero troppo Badboy? Questa volta seriamente, sono io che ti chiedo di spostarmi di scuola perché non posso più stare in questa, voglio andare a New York>

Mio padre a mala pena alza lo sguardo da importanti documenti.

<Aaron Ryan, quello che mi stai chiedendo è piuttosto complicato e sai che arriva il momento di grande confusione per noi e per la riorganizzazione della mia azienda che ė la più importante della California, Ma come per tua sorella, cercherò di esaudire il tuo desiderio>

Non me lo aspettavo, ero pronto a litigare e fuggire in moto per le strade di Los Angeles. Vado nella mia camera ingombra di cose da Badboy e dal cassetto più nascosto tiro fuori una copia di Orgoglio e Pregiudizio, il mio libro preferito, ma non posso certo dirlo in giro, non è il libro adatto ad un Badboy. Inizio a leggerlo e questo mi calma, mi suscita grandi emozioni romantiche, sto quasi piangendo, ma bussano la porta, lo metto via in fretta e tiro fuori l'iPad cercando velocemente una pagina di PornHub, che si addice di più ad un badboy. Si apre la porta ed entra mia sorella.

<Ehi bello, cos'è interracial gangbang?> chiede curiosa.

<Scusa Susan Chanel, non scherzare su queste cose, sono giù, ho deciso di cambiare scuola, di andare via, lontano>

<Ehi fratellone ti capisco, anche io avevo deciso di cambiare scuola>

<E come mai?>

Lei guarda in giro e fa la vaga.

<Mah, ho bisogno di ampliare i miei orizzonti di... studio, cambiare prospettive e non vedere sempre il mondo solo bianco ma magari anche nero, magari...! No, volevo dire non solo in bianco e nero ma anche di colore. Cioè, a colori>

Si perde, guardando fuori dalla finestra, dove si scorge tutta Los Angeles.

<Ma non sono sicura>

<Cambi idea un po' troppo spesso, come con i ragazzi>

<Non è colpa mia se non sono mai abbastanza contenta. Tutti i rapporti mi lasciano con l'amaro in bocca>

<Amaro, pensavo salato>

<Smettila, sono un po' libertina, ma oggi sono successe cose importanti, quindi non so se cambierò scuola>

Mi piacerebbe parlarne con lei, ma sono un badboy, e non me ne frega nulla delle sue fisime da ragazzina infoiata, così rispondo a tono.

<Ehi, hai qualche amica figa da presentarmi? Una cosa easy>

Ci pensa su, sembra che stia per dire qualcosa, poi si zittisce e dice <Non mi prendi in giro, Aaron Ryan, io ti conosco bene>

Susan Chanel POV

Esco dal bagno in fondo al nostro corridoio, sono un po' in disordine ma nemmeno tanto.

Afferro gli slip che sono ancora sugli occhi di Matthew Jordan, che si sta riprendendo seduto sul water. Cerco di rimetterli, appoggiata allo stipite.

E c'è quella mezza sfigata con le trecce che mi guarda, credo si chiami Lily.

<Che guardi? Sono mutandine>

<Scusa, scusa... aspettavo la mia amica>

Lei ha amiche? Incredibile.

Dal bagno affianco esce una che si sistema un camicina un po' stretta sotto al seno, è una ragazza semplice ma provo immediatamente una mostruosa invidia per il suo culo.

<Ciao> mi fa. La squadro, poi la riconosco.

<Ehi, tu sei quella che ha fatto lo sgambetto a Claire Rose!>

<Si, si, ma non è che faccio abitualmente queste cose, sono una ragazza semplice>

<Ti stimo, sei stata una grande, se lo meritava>

<Ma sono tutte così le cheerleader qui?> mi dice, seriamente incuriosita.

<Io sono una cheerleader>

Rimane evidentemente di sasso chiedendomi scusa.

<Fai pure, non hai tutti i torti, la squadra di cheerleading è molto cambiata da quando non sono più capitana. Claire Rose mi ha ingannata con un trucco ed ho dovuto abbandonare il posto> dico semplicemente, non sto a spiegare la questione dello sgabuzzino.

E delle tre bottiglie di whisky.

E del vibratore.

E dei quattro giocatori senior della squadra di football della scuola.

<Oh, mi dispiace, sarai inviperita con lei>

<Si, abbastanza> ma in effetti ripensando a quei quattro...

<Ehi, tutto ok? Sta colando... qui...>

La ragazza mi indica l'angolo della bocca, mi asciugo un filo di bava.

<Comunque, ehi, sono Susan Chanel>

<E io sono Vanessa Amber>

<Ti adoro già, Vanessa Amber, mi piacerebbe essere tua amica> e le stringo il braccio attorno alla vita e le mollo una pacca sul culo. Si, decisamente merita la mia invidia, ma è talmente dolce e semplice che non posso non esserle amica.

Ultimamente, dopo la questione delle cheerleader, ho perso molte amiche e mi sono rimasti solo i caz...

Cioè, gli amici maschi.

Ma non mi basta, in nessun senso. Per questo proprio stamattina ho chiesto a mio padre di spostarmi in un'altra Scuola di Los Angeles, sentivo di avere bisogno di aria nuova.

Ma ora sento che ho bisogno di una amica vera, e lei è quella giusta!

<Oh, che bello, Susan Chanel, è solo il secondo giorno nella mia Scuola di Los Angeles ed ho già due amiche del cuore! Che bello!>

<Ah, e l'altra chi è?>

<E' lei, Lily>

<Ah, piacere, sono Susan Chanel>

<Piacere, ti conosco, si> e mi guarda con sospetto. Ma improvvisamente irrompono nel bagno tre ragazzi del club degli scacchi con dei barattoli di vernice, bianca e nera.

<Bene bene, ma chi c'è qui, Lily. Ti stavamo proprio cercando>

Lei ha il volto terrorizzato. Loro ridacchiano.

<Allora Lily, oggi farai la regina bianca o la regina nera? Ti facciamo anche scegliere>

Ma Vanessa Amber si mette davanti a loro.

<Sloggiate, bulli>

<Oh, ma che bello, oggi possiamo fare sia la regina bianca che la regina nera> e due riescono ad immobilizzare sia Lily che Vanessa Amber, il terzo sta già aprendo il barattolo di vernice. Io non sono brava in queste cose d'azione, sono più una donna di pensiero, preferisco l'orale alla pratica, ma prendo tutto il mio coraggio e mentre il terzo armeggia con la vernice, gli tiro una gomitata sulla nuca e finisce con la testa nel barattolo. Vanessa Amber si libera in un secondo e mette KO il suo assalitore poi con un calcio volante atterra anche il terzo.

<Wow! Susan Chanel! Ci hai salvate! Ti saremo grate per sempre!>

Leghiamo i tre ragazzi e li dipingiamo a righe bianche e nere, poi fuggiamo ridacchiando, trascorriamo il resto della mattina a parlare in fondo alla classe e a ridere. A pranzo stiamo al tavolo assieme e noto che anche Vanessa Amber ha il metabolismo veloce come me.

Mi sento già una di loro! Ed è bellissimo!

Stasera dirò a mio padre che non voglio più trasferirmi, anche se nella mia vita vedo ancora nero. Ed in effetti il liceo che avevo scelto mi si addiceva molto.

Aaron Ryan POV

Quando torno dagli allenamenti di football trovo un biglietto di mio padre

"Caro Aaron Ryan Dylan, grazie a una fortunata coincidenza sono riuscito a trovarti una nuova scuola, ma è a Los Angeles, l'ho scelta per la fantastica squadra di football che possiede, così potrai continuare a coltivare il tuo sogno di giocare tra i professionisti nonostante tu sia il ragazzo più ricco di tutta la California.

Tuo Padre"

Mi sento un misto di deluso, felice e anche un po' durello perchè ho ripensato per un attimo alle tette di Vanessa Amber, poi scaccio quella immagine e leggo tutti i dati della scuola: fortunatamente è dall'altra parte di Los Angeles, così potrò andarci sfrecciando per le strade di Los Angeles.

Poi mi cade l'occhio sulla data di trasferimento: domani!

Corro di sopra, saluto distrattamente due miei compagni seminudi in camera di mia sorella e corro a chiudermi nella mia. Sento l'adrenalina della nuova esperienza che si fa strada in me, so già che non dormirò.

La mattina dopo mi presento in moto davanti alla nuova scuola di Los Angeles, mi sembra un po' scalcinata e dagli altoparlanti degli avvisi esce del gangsta rap. Bizzarro.

Alla porta un ragazzo di colore mi ferma. A ben vedere è pieno di ragazzi di colore. Inizio a pensare di non essere poi così badboy.

<Ehi yo zuccherino, sei nella tana sbagliata, qui only niggaz>

<Mi scusi, non parlo la sua lingua, tuttavia ho meco un invito a seguito di iscrizione, dovrei recarmi, con il suo permesso, alla segreteria studenti, immanentemente>

Il tizio si gratta la testa, io ne approfitto per entrare a passo deciso, mi guardo attorno, ma sento uno scoppio e mi butto sotto un tavolo. Di fianco a me una tizia sta mangiando tranquilla un panino al pollo.

<Tranquillo, occhi di ghiaccio, è solo una sparatoria>

<Solo?>

<Si, è la sparatoria del mercoledì, la solita>

Schizza del sangue, si rompono dei vetri, la tizia mangia il panino.

<Ehi, vado alla macchinetta a prendere una coca, mi tieni il figlio?>

Mi lascia in braccio un frugoletto che mi guarda e si mette a piangere, lei torna allarmata.

<Tutti uguali voi bianchi, siete solo capaci di farci piangere> e mi strappa il bambino dalle mani dicendo <Torno in classe, tanto la sparatoria è finita>

Esco da sotto al tavolo, un paio di colpi si sentono in lontananza. Mmi pulisco da vetri e schegge, vado in segreteria.

<Edwards> dico, alla richiesta del cognome, dopo un tempo infinito mi danno le poche informazioni che mi servono, e una chiave.

<L'armadietto non è a combinazione?>

<Ha. Ha. Ha. Spiritosi, voi bianchi. Questa è la chiave della stanza>

<Stanza?>

<Senti, non ho voglia di giocare, devo ancora testimoniare per la sparatoria, la chiave della stanza del dormitorio. Adesso togliti dai piedi Susan Scianel>

<Ehm, mi chiamo Aaron Ryan Dyl...>

<Si, vabbè non me ne frega niente se sei lesbica>

<Ma...>

<LEVATI DAI PIEDI>

Dubbioso, vado verso le strutture del football, il coach sta parlando con un ragazzo.

<...tu capisci che se hai il braccialetto elettronico non possiamo portarti in trasferta! Se non andavi a rapinare il benzinaio questo problema non lo avevamo, coglione!>

Si, gira, mi vede e dice dubbioso <Sei quello delle macchinette del caffè?>.

<No, sono Aaron Ryan Dylan...>

<Ok, è un quiz? Devo indovinare il nome giusto?>

<No, è il mio nome completo>

<Che nome da coglione. Cosa vuoi?>

<Mi sono appena iscritto, vorrei ovviamente far parte della squadra, sono quarterback>

<E ti pareva, hai proprio la faccia da quarterback delle teenfiction. Senti, belli capelli, siamo al completo>

<Scherzerà?! Io sono Aaron Ryan Dyl...>

<E io mi scopo tua mamma in pausa pranzo>

<Oh>

<Scherzo. Forse. Ma siamo veramente al completo, ho solo un posto libero in squadra, magari se fai bene si può liberare un posto nel prosieguo della stagione>

<Un bad boy come me costretto a scendere a patti...>

<Bad boy, tu?! Temo che qui non sciacqueresti le palle nemmeno all'ultimo bulletto. Comunque vieni, ti mostro>

Lo seguo fino al magazzino, apre un piccolo spogliatoio, prende una divisa Arancio/nera della squadra, che mi affida orgogliosamente, poi dice <ah, dimenticavo> e prende una enorme testa di un pupazzo a forma di opossum.

<Benvenuto a bordo, da oggi sei Shaggy l'Opossum, la nostra mascotte!>

Ma Vanessa Amber che fine ha fatto?

1) Deve fronteggiare una vendetta incrociata del club degli scacchi e delle cheerleader che metterà in pericolo il suo status di ragazza semplice

2) Pensa continuamente ad Aaron Dylan anche se non lo vuole ammettere, soprattutto quando è da sola in casa. Capito? SOLA IN CASA fino a sabato.

3) Deve mettere pace tra le sue amiche e decidere se passare il pomeriggio in biblioteca o al sexy shop

VOTATE COMMENTANDO L'OPZIONE PREFERITA. AVETE TEMPO FINO A MERCOLEDI 3 MARZO!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro