Capitolo 7

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Vanessa Amber POV

Ormai è una settimana che non sento Aaron Ryan, la nostra nottata nello chalet mi provoca ancora emozioni così forti che, per sicurezza, tengo l'assorbente tutto il giorno.

<Non so come tu faccia, io non ci riuscirei> mi dice Susan Chanel, seriamente stupita.

<Perchè tu porti il perizoma> le risponde Lily, arrossendo.

<Sei diventata esperta eh, briccona!> e Lily arrossisce ancora di più.

Loro battibeccano, ma io sono giù perchè tutti amoreggiano tranne me: Susan Chanel è diventata quasi la ragazza di mio fratello, Lily si vede con Harreeh, persino il mio fratellino minore Josh ha una fidanzatina.

Vorrei parlarne con qualcuno, ma non ho migliori amici gay e se ne facessi menzione a mio fratello, dovrei raccontargli tutto e sarebbe un guaio, lui è iperprotettivo nei miei confronti.

A casa, mio padre mi convoca nel suo studio.

<Vanessa Amber, come sai sono l'uomo più ricco di New York ma non essendo a New York ma a Los Angeles, ho bisogno di buone relazioni qui. Per questo stasera parteciperò ad una serata di gala offerta dal Sindaco di Los Angeles in favore degli youtuber più poveri. Ho a cuore le cause umanitarie nonostante io sia l'uomo più ricco di New York, e tu che sei una ragazza semplice, mi capisci>

<Papà, mi rendi felice dicendo questo>

<Sfortunatamente, Rose Miranda ha un fastidiosissimo problema di ragadi anali che non le permetterà di presenziare, tuttavia l'etichetta prescrive che non possa andare senza una compagna, ho bisogno che tu venga con me, so che sei una ragazza semplice e odii gli eventi mondani, ma come premio, sotto l'abito lungo, potrai tenere le tue amate Vans>

<Papà, lo farò per te, è bellissimo che tu mi abbia pensato!>

<In realtà avevo pensato di pagare una accompagnatrice, ma poi sarebbe stato un peccato non sfruttare la serata, Rose Miranda è molto noiosa a riguardo. Ti ho fatto confezionare un vestito per l'occasione>

Corro in camera, vedo il vestito e me ne innamoro: è lungo fino ai piedi, con un po' di strascico.

È rosso fuoco di seta, con un sobrio scollo a cuore senza spalline.

Penso che mi stia d'incanto, e dopo averlo provato ne ho la conferma.

La serata di gala è una noia mortale, i ricchi sono quasi tutti anziani, gli argomenti sono per lo più cataratta, artrite, posologia del viagra. Moltissimi di questi sono accompagnati da ragazze giovani, che mi guardano malissimo.

Al bagno una, dall'alto in basso mi dice <Tutte le fortune alle ragazzine, e magari ti paga pure bene>, io le canticchio la musica di Pretty Woman e lei si incazza, facendomi cadere la borsetta nel lavandino.

<Ops. Scusa, speriamo non ti abbia pagato in contanti>

Sto per tirarle una gomitata appena sotto al seno, quando entra Susan Chanel.

<Vanessa Amber?! Cosa fai qui> dice, pulendosi il rossetto sbavato.

<Sono qui con mio padre!>

La tizia di prima sbuffa dicendo <Daddy, non sai nemmeno la terminologia>

<Se non la pianti ti mollo una sverga nei denti> le ringhio contro, Susan Chanel si frappone.

<Calma, non metterti con loro, sei una ragazza semplice, tu> poi si fa più vicina e mi guarda furbetta <C'è anche Aaron Ryan in giro>

<Dici sul serio?>

<Si, mio padre si porta sempre dietro tutta la famiglia per queste occasioni, deve far vedere quanto siamo perfetti>

<Allora sistemati anche, ehm...> e le indico l'elastico del perizoma che si vede dallo spacco dell'abito. Lei lo sistema e si spruzza dell'igienizzante sia davanti che dietro, sono scioccata.

<Tranquilla, non è a base alcolica! Ok, sono a posto, se vieni ti porto da mio padre, ci dev'essere anche il mio fratellone>

Quando raggiungiamo suo padre, vedo che è in compagnia proprio del mio, di fianco ha una bella donna, probabilmente sua moglie. Di Aaron Ryan nemmeno l'ombra.

<Oh, eccoti! Le presento mia figlia, Vanessa Amber>

<Ah, figlia, capisco> e strizza l'occhio.

<No, non ha capito, è veramente mia figlia>

<Si, si, capisco, vecchio daddy furbone>

<Ehm, non credo sia come intende lei, comunque, le dicevo...>

Un <Vanessa Amber?!> mi fa girare di soprassalto, Aaron Ryan a pochi passi da noi, lo sguardo di ghiaccio di lui mi provoca immediatamente un moto irresistibile, mi mordo un labbro ripetutamente.

<Pare che entrambi i miei figli conoscano sua "figlia">

<Ma dai, che coincidenza fortuita... e comunque è mia figlia sul serio>

Aaron Ryan interrompe il dialogo dicendo <Papà, io vado>

<Non mi sembra il momento>

<Sono un bad boy, se dico 'vado', significa 'vado'>

Si gira e se ne va, lo seguo con gli occhi poi dico a mio padre <Papà, vado a prendere delle pringles al chili> e corro dietro ad Aaron Ryan.

<Te ne vai di già?>

<Ho bisogno di correre. So che non ami correre>

<Io amo correre>

<Anche io amo correre>

<Ma forse il tuo correre non è come il mio correre>

<Correre è correre>

<Correre per te non è correre come me>

<Ma non dobbiamo correre>

<Infatti siamo fermi>

<Tu non capisci, io sono troppo bad boy per te! Devo andare, non posso spiegarti>

Mi lascia, fugge via, di nuovo. Io sento le lacrime negli occhi, corro in bagno, voglio solo piangere.

<Occhhhuphhathhhoo> sento dire da Susan Chanel. Sono triste, nemmeno un bagno per piangere riesco ad avere.

Ma all'improvviso, una fiammata mi assale, come se si fosse risvegliata la bad girl che è dentro di me, non se ne andrà senza che io lo voglia! Corro fino al muro di cinta, lo scavalco e vedo la sua moto che esce dal vialetto d'ingresso della villa. Allora faccio quello che so essere sbagliato: mi avvicino alla prima moto disponibile, stacco i due fili giusti e li metto in contatto accendendola. Penso <Grazie a David il Guercio!> e senza casco, lo rincorro per le strade di Los Angeles fino ad una vecchia zona industriale in disuso.

Altri sono con lui, ci sono molte persone, vedo delle macchine, forse vogliono fare una corsa clandestina!


Caleb Dallas POV

Non so nemmeno che cazzo di ore sono, sto malissimo, ho un mal di pancia tremendo da quando è finito l'allenamento.

Ci ha fatto correre per chilometri e chilometri nel deserto, Daniel Brandon è caduto per lo sforzo, non riusciva ad alzarsi, un avvoltoio si è avvicinato dicendo <Uagliù bell' stu giocatur>

Volevamo scacciare l'uccellaccio ma coach Kyle Justin ci ha proibito di farlo, e ci ha proibito di aiutare il nostro compagno.

<Ce la deve fare da solo>

Non so che fine ha fatto, ad un certo punto ho avuto le allucinazioni, c'era Gesù con una divisa da pallacanestro che mi diceva <Bravo coglione che hai scelto il football, potevi dedicarti al basket!>

Poi siamo arrivati in fondo, stremati, abbiamo chiesto acqua, il coach ci ha riso in faccia.

<Volete acqua, quello è il pozzo, prendetela>

<Ma coach, quello è un tubo per far defluire l'acqua di scarico>

<Punti di vista>

Ma avevamo talmente sete che ci siamo gettati a capofitto, vedendo quel liquido maleodorante. Ora la squadra è in preda ad assurdi crampi, con peti tremendi che scuotono i letti cigolanti.

Il coach ci convoca al centro dell'accampamento che abbiamo improvvisato in mezzo al deserto per fare questo allenamento punitivo. Siamo distrutti.

<Allegri ragazzi, da lunedì torneremo a scuola. O almeno lo faranno quelli che saranno ancora vivi>

Un verso orrendamente sforzato precede di pochi attimi un peto prolungato e bitonale. Il coach appare scocciato dall'interruzione.

<E per darvi una ulteriore bella notizia, sappiate che da lunedì avrete un nuovo compagno. In realtà non proprio nuovo. Tornerà Aaron Ryan, che ha ottenuto il ritrasferimento nella nostra Scuola di Los Angeles>

Diversi miei compagni sorridono alla notizia, altri fanno un debole OK con il pollice. Ma io già so che lunedì inizierà la battaglia per il posto di quarterback titolare.


Vanessa Amber POV

Scendo dalla moto, il vestito mi impiccia talmente tanto che, a malincuore, ne strappo una parte ma, ahimè, ne strappo un po' troppo e ottengo un vestitino forse un po' troppo mini. Cerco di stare a distanza, non capisco bene come funzionano queste cose sulla West Coast, fino a che sento una mano sul sedere ed un terribile alito alcolico sul collo.

<Ehi bambolina, il rosso ti dona proprio>

Faccio per girarmi e mollargli un calcio in pieno stomaco quando mi afferra per un braccio, schioccando la lingua come a rimproverarmi.

<Non devi trattare così zio Arthur, su vieni con me, ho bisogno di tanto amore>

La situazione degenera in fretta, il tipo tenta di accorciare ulteriormente il mio vestitino. Non voglio farmi scoprire da Aaron Ryan ma non posso non urlare, diversi si girano e consigliano al tipo una maniera piuttosto volgare per chiudermi la bocca, ma poi sento Aaron Ryan che urla:

<Ehi, Vanessa Amber!> ed arrivato a pochi passi da noi intima all'uomo <Lasciala andare>.

Lui ride.

<Ehi, ragazzino, mettiti in fila, con una ragazza così, ce n'è per tutti>

<Lasciala, lei è una ragazza semplice> dice a denti stretti Aaron Ryan, ha gli occhi sgranati, la mascella tesa, i pugni serrati ed una vena si sta ingrossando sul collo facendomi pensare a qualcos'altro che si ingrossa.oh, dio! Devo ricompormi. Sono una ragazza semplice!

Ma il tizio non molla, mi strattona e la sua pannocchia si fa croccante.

<Ti ho detto di toglierle le mani di dosso!> e si scaglia contro il mio aggressore che mi lascia per parare il colpo, ma Aaron Ryan è una furia, si accende una tremenda rissa dove sono diversi a picchiarlo, ma lui è una furia, mena fendenti ovunque ed alla fine ci sono diversi uomini a terra. Lui si passa la mano sul labbro sanguinante, ha il fiatone e la camicia strappata fa intradevere i suoi addominali. Lo guardo e non posso trattenermi dal mordermi il labbro.

<Sei salva, piccola>

Un rombo richiama la sua attenzione.

<Devo andare!> dice, ma al primo passo si piega per una fitta al costato.

<Oh! Aaron Ryan, stai bene?!>

<Si, si ce la faccio>

<Ma non puoi correre così!>

<C'è il mio onore in ballo, il mio onore di bad boy Re delle Corse>

Lo guardo, i suoi occhi rilucono di onore badboy corridore, ma non può correre in questo stato.

Ma io ho promesso...

<Aaron Ryan, ti aiuterò. Correrò>

<Ma a te non piace correre>

<Ma correrò per te>

<Ma...>

<Ma un cazzo, dammi il casco>

<Piccola, rovinerai tutto!>

A spalla, arriviamo fino alla macchina. Lui assai riluttante dice a un tipo con gli occhiali scuri, il baffo da narcos ed un chupachupa in bocca <Correrà lei... per... me>.

Il tizio si mette a ridere, ridere, ridere, poi dice < ehi bambolina, lo sai tenere in mano uno sterzo?>

<So fare molte cose con le mani, e non solo> dico al tizio, poi gli sfilo il chupachupa e lo ingoio intero. Scende un silenzio di tomba. Aaron Ryan si gira verso di me e mi spiega il percorso di gara, annuisco poi mi passo un dito sulla lingua, oh, che schifo, un pelo di baffo!

Monto in macchina e torno improvvisamente a New York con la mente. Poi il via e io corro, come non facevo da tanto, sento l'adrenalina salirmi, sento l'aggressività, digrigno i denti ed in una curva, mentre baffo tenta di superarmi, gli tiro una sportellata tale che la sua macchina finisce contro un muro, ed in lontananza, negli specchietti, vedo la colonna di fuoco della vettura esplosa. Rido diabolica.

Taglio il traguardo, sono talmente gasata dalla corsa che mi sento il Re delle Corse, scendo e corro dalla prima tizia in minigona mettendole la lingua in gola e una mano sul seno, poi rinsavisco, sono la regina delle corse, non il re. Aaron Ryan corre da me mi guarda strano, poi mi da un lungo intenso bacio, sento le mani nei miei capelli, sento il suo petto sul seno, mi metto in punta di piedi e restituisco, avida delle sue labbra, mai sazia della sua lingua.

Ma l'esplosione ha attirato la polizia, sentiamo delle sirene in lontananza, Aaron Ryan mi tira per un braccio, la tipa con cui ho limonato mi strizza l'occhio e sono un attimo in confusione.

<Dobbiamo correre via!>

<Ma cor...>

<Vanè porcoddue non dire un cazzo e monta!>

Sale, io mi avvinghio a lui e fuggiamo, mentre gli ululati degli sbirri si fanno sempre più lontani.


Ed ora dove correranno i nostri due ragazzi?

1) Da nessuna parte, finirà la benzina poco lontano e la polizia li raggiungerà, mettendoli nei guai.

2) Torneranno sulla spiaggia di Los Angeles, dove daranno fuoco alla loro passione infinita.

3) Dopo aver corso per le strade di Los Angeles, saranno bruscamente interrotti da un oscuro imprevisto famigliare che rimanderà il loro momento di passione

AVETE TEMPO PER VOTARE FINO A LUNEDI 15 MARZO! 

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