Capitolo 6

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Chiedo scusa ma volevo fare un particolare ringraziamento a @sailor-viv per il prezioso aiuto su una parte molto importante del racconto!

Grazie cara, senza di te non ci sarei mai riuscito!


Vanessa Amber POV

Sento una mano che afferra la mia, mi giro e vedo due profondissimi occhi di ghiaccio, Aaron Ryan mi sta guardando così intensamente che non posso non mordermi il labbro.

Mi tira e scivoliamo tra la folla, mi porta appena dietro l'angolo della casa, sento i freddi mattoni sulla schiena ma non so se ho i brividi per quelli o per il suo sguardo.

<Vanessa Amber, non immaginavo di trovarti qui>

<Ma ci abito>

<Si ma, ecco, non pensavo di trovarti qui a una festa, durante il gioco della bottiglia... e vestita...>

<Hai ragione, è stata una idea di una mia amica, è un po' zoccola ma le voglio bene>

<Susan Chanel?>

<La conosci?>

<E' mia sorella>

<Oh, non volevo chiamarla zoccola, scusa>

Ride dicendo "ma in effetti lo è, e le riesce anche bene" poi mi coglie di sorpresa e mi bacia. E mi bacia. E mi bacia così tanto che rimango senza fiato e mi sento avvampare.

<Scusa, non dovevo mangiare tutte quelle pringles al chili> mi dice costernato.

<No, no, è che, Aaron Ryan, baci benissimo>

Sentiamo una sirena della polizia, lui si fa ansioso, poi mi prende per la mano e corre sul retro, tira fuori le chiavi della sua moto e mi strizza l'occhio.

<Vuoi correre con me?>

<Non ho la moto per correre>

<Ma puoi correre assieme a me>

<Ma non ho la moto per correre assieme a te>

<Ma io ho la moto per correre assieme a te>

<Ma una moto non basta per correre assieme, servono due moto per corr...>

<Sali su 'sta cazzo di moto!>

Corriamo, su una moto sola, per le strade di Los Angeles in piena notte, l'aria ci sbatte addosso e mi inebria, lui arriva dove tutto è iniziato, sulla spiaggia di Los Angeles, mi porta sulla sabbia, ci spogliamo e ci buttiamo nell'acqua, il trucco di Susan Chanel mi cola tutto e finalmente mi sento di nuovo la ragazza semplice di sempre, lui è di nuovo bagnato dall'acqua di mare e guardandolo, mi bagno ma non di acqua di mare.

Ci avviciniamo fino a baciarci, lo stringo per la schiena, mi avvinghio a lui, ci stacchiamo solo per prendere fiato.

<Aaron Ryan, c'è qualcuno> dico sorridendo

<Dove?> si gira allarmato a destra e a sinistra, io gli indico tra di noi.

<Oh> e ride a sua volta, ma non la pianta di strusciarsi.

<Ti piace, piccola? >

<Aaron Ryan, c'è davvero qualcosa fra di noi>

<Lo penso anch'io baby, c'è chimica >

<No Aaron Ryan non è chimica, è un pesce>

Toglie il pesce che si è messo fra i nostri corpi, ma sento ancora qualcosa.

<Vanessa Amber, sei così spigolosa>

<Non sono io, penso ci sia ancora qualcosa >

Dopo aver tolto una stella marina, un granchio, una murena, un copertone e una targa di una macchina finalmente siamo pelle contro pelle.

Ora sento veramente quello che c'è fra di noi, e non chimica, è qualcosa di importante, e turgido.

Mi mordo il labbro mentre si struscia su di me.

Mi prende in braccio a mo di sposa e mi porta sulla spiaggia, dove non c'è anima viva, le sue mani non mi lasciano e bussano allo scrigno segreto.

<Aaron Ryan, io, non mi sento bene> mento, la realtà è che ancora non me la sento.

<Piccola, pensavo che fosse giunto il momento>

<Aaron Ryan, devo tornare a casa, sono una ragazza semplice>

<Ma sei sicura di tornare a casa? Dovrai raccontare tutto a tuo fratello>

<Oh, non ci avevo pensato, puoi ospitarmi?>

<Certo, e ti prometto che mi comporterò bene, giuro>

<Allora ti porterò in un posto che ti aiuterà>

Corriamo e corriamo e io mi avvinghio a lui, sento il caldo della sua pelle sotto le mani, ed i muscoli del suo fisico. Lui percorre sicuro le strade fino ad un bosco, e poi oltre, per una strada che sembra essere appena segnata. Alla fine si apre lo scorcio di uno splendido lago, su cui si affaccia uno Chalet.

<Aaron Ryan, questo luogo è magico>

<Si, la mia famiglia non lo usa da secoli, ci vengo solo io per evitare la routine, il casino della città, per perdermi nei miei pensieri>

Entriamo, la casa è trascurata, lui mi porta di sopra.

<Purtroppo ho solo un letto pronto, ci vengo solo io, possiamo dormire insieme ma ti prometto che non farò nulla. Te lo giuro sull'onore di mia sorella>

Siamo nel suo letto, non riesco a dormire, mi sembra così strano essermi fatta trascinare da un ragazzo come lui, che in fondo è solo un bad boy e sappiamo tutti come sono questi bad boy che pensano solo al sesso. Così smetto di masturbarmi e mi volto verso di lui.

<Aaron Ryan, non riesco a togliermi dalla testa che tra noi non potrà funzionare, sei un bad boy>

Lui sospira.

<Io odio essere bad boy, non vorrei esserlo, ma la vita mi ha portato ad essere così>

Vorrei chiedere, ma non mi azzardo, vorrei che fosse lui a parlare, ad aprirsi. Provo a incitarlo con lo sguardo, e una mano sulla pannocchia. Lui sussulta e ricomincia a parlare.

<La mia famiglia è tutt'altro che una famiglia "modello", mio padre è sempre stato poco presente, non c'è mai, e quando c'è fa disastri. Come iscrivermi a scuole piene di negr... di ragazzi che influiscono negativamente sul mio carattere in formazione. Purtroppo mio padre non è stato nemmeno un buon marito, ha lungamente tradito mia madre e lei lo ha scoperto, ed ha fatto un gesto folle, assolutamente folle!>

Si agita dicendolo, io mi pulisco la mano con un fazzoletto e dico <Vuoi dirmi cosa ha fatto?>

<Non ho le prove ma so che mia madre ha ucciso l'amante di mio padre. E mio padre, per timore di fare la stessa fine, l'ha aiutata ad insabbiare le prove>

Ha una lacrima sugli occhi di ghiaccio, guarda fuori il lago calmo.

<Quella povera donna, che aveva come unica colpa quella di amare! E quando ho scoperto tutto questo, e il loro essere così meschini, ho iniziato ad essere un vero bad boy, a fregarmene delle loro regole, delle norme scolastiche, a trattare le ragazze come se fossero oggetti. E con la mia moto percorro le strade di Los Angeles in cerca di emozioni forti. Come te>

<Pensi che io sia solo una 'emozione forte'?> gli dico, risentita.

<No, intendevo che anche tu giri le strade di Los Angeles in cerca di emozioni forti>

<Ma non è vero! Io sono una ragazza semplice>

<E io sono la tua emozione forte>

<Sei proprio un bad boy. Ma mi spiace per la tua storia personale, vieni cucciolo> e lo abbraccio forte, ci stringiamo, e capisco che lui potrebbe essere quello giusto, soprattutto perchè la pannocchia è di nuovo croccante.

<Aaron Ryan, devo dirti una cosa> dico tra un ansimo e l'altro <io... non l'ho mai fatto>

<Nemmeno io, però ho visto diversi... ehm... filmati di spiegazione>

Mi rendo conto che sta mentendo, è un irresistibile pinocchio, anche perchè quando dice le bugie gli si allunga la pannocchia.

<Vanessa Amber... come sei dolce, stasera voglio fare solo quello che mi chiederai tu>

<Io, non sono molto... esperta, ho pensato a poche cose... poche posizioni>

Dopo aver provato solo le poche cose a cui a volte avevo pensato

missionario

a gambe intrecciate

ventrale prona

a pecorina

a smorzacandela

a smorzacandela rovesciato

da dietro

a cucchiaio

seduta

in ginocchio

in piedi

in braccio

a 69

a 99 per terra

contro la spalliera del letto

contro il vetro della finestra sul lago

a T-square

spagnola

anale

anale con dita

anale con banana non matura

lo vedo un po' affaticato e gli chiedo <Aaron Ryan, se vuoi, posso...>

Circa mezz'ora dopo, quando è tutto concluso mi domanda <Sbaglio o mia sorella ti ha dato qualche dritta sul sesso orale?>

Sorrido, penso a quanto sia dolce, mi addormento nelle sue forti braccia, mentre sta quasi per albeggiare.


Aaron Ryan POV

Il lago di Los Angeles è placido mentre il sole di metà mattina brilla sulle sue acque. Vanessa Amber dorme placida, io ripenso alla notte appena passata, al di là del sesso, non so se potrà mai funzionare tra noi, siamo diversi, forse troppo diversi, o forse no.

Vorrei parlare con mia sorella che l'ha conosciuta, forse saprà ben consigliarmi.

Attendo che si svegli, è bellissima così, con la mia felpa addosso e la luce del sole che le inonda le gambe. Quando la vedo tutto mi ribolle ma devo trattenermi, devo capire se siamo fatti l'uno per l'altra. Facciamo colazione in un silenzio irreale, ogni suo gesto mi ricorda la sera appena passata: mentre spreme un tubetto di crema al formaggio, mentre si sbrodola di latte bevendo dalla tazza, mentre sgranocchia una pannocchia arrostita.

Scendiamo a Los Angeles, la lascio a due isolati da casa sua, ci salutiamo appena con la mano e riparto, giungo a casa ed ho fretta di parlare a mia sorella di lei, corro di sopra nella sua camera.

<Susan Chanel, mi devi dare qualche minuto, dobbiamo parlare di Vanessa Amber>

<Hlohllohhhoohhhlohhh>

<Almeno potresti toglierlo dalla bocca per parlare?>

Lei si ricompone, il reparto linebacker della squadra di football della mia nuova scuola smette di fare cerchio attorno a lei con un po' di imbarazzo.

<Ragazzi tranquilli, questione di cinque minuti>

Susan Chanel mi guarda, è un po' contrariata.

<Credo che ci sia qualcosa tra me e Vanessa Amber, ma non riesco a capire cosa. Ho pensato lungamente a lei e... ecco, vedi, ho chiesto di andarmene proprio perchè pensavo che un bad boy come me potesse solo farle male. Ma mi rendo conto che non riesco a starle lontano>

<Segui il tuo istinto, lo dico sempre> mi dice, laconica, e poi si toglie un pelo dalla lingua fissandolo schifiltosa.

<Il mio istinto mi direbbe di tornare nella mia vecchia scuola, di starle vicino, e di capire veramente se siamo fatti l'uno per l'altro>

<Fallo>

<Grazie, Susan Chanel, ma come farò a tornare nella vecchia scuola dopo tutta la fatica che c'è voluta per trasferirsi?>

<Faccio due, cioè, scambio due parole con Black Python, magari lui ci aiuta>

Il sig. Python mi porge la mano per stringerla, ma considerando cosa stava facendo un'attimo prima, glisso e lo saluto con un cenno.

<Sarebbe fantastico, signor Python>

<Per Suzen Scianel, questo e altro!>

Esco tirando un sospiro di sollievo, seguirò il mio istinto, e sono sicuro che tornando nella mia vecchia scuola, capirò veramente cosa mi scombussola tanto. Sento il cuore battere forte, talmente forte che... ah no, è il letto di mia sorella che sbatte contro il muro.


Caleb Dallas POV

Mia sorella torna verso metà mattina, devo assolutamente interrogarla sulla serata che ha appena passato perchè sono apprensivo nei suoi confronti. Ma prima devo sistemare tutto perchè dopo pranzo tornano mio padre e la sua compagna e il piccolo Josh.

Non credo che nostro padre si accorgerà del fatto che ho venduto la Ford Mustang del '68 che avevamo in garage per pagare la ditta di pulizie, ed il lavoro sta venendo una favola. Il vicino non si è incazzato più di tanto, soprattutto quando gli ho offerto la Mustang a prezzo stracciato.

<Vanessa Amber allora, com'è andata la serata? Perché cammini in modo strano?>

<Oh niente, mi sono seduta sopra ad un... libro! Sai, di quelli con la copertina turg... rigida. Comunque la serata è stata molto moscia, Lily è veramente una ragazza low profile. Tra una canzone e l'altra ripassava>

<Mi avevi promesso del bignolino, non me l'hai portato>

<Si, te l'avevo portato ma... i cani del vicino mi hanno abbaiato, e mi è caduto, e quelli si sono leccati tutto! Oh Caleb Dallas sono una frana...>

<Piccola, sei sempre la mia piccola sorellina semplice e ingenua>

La abbraccio, da quando è qui a Los Angeles ha finalmente messo da parte i suoi modi da bad girl, finalmente l'influenza negativa di New York se ne sta andando, mostrando la ragazza semplice che è in lei!

Un messaggio mi scuote dall'abbraccio, sono convocato a scuola per le tre di pomeriggio, tassativamente, ci sono importanti comunicazioni sulla squadra di football.

<Vanessa Amber, prima che arrivino i nostri genitori dovrò andare a scuola, scusami, sono informazioni importantissime sulla squadra, ti prego spiega tu tutto a papà e Josh, vorrei tanto essere qui con loro ma... il football è molto per me, assieme a Harvard, Princeton, Yale e le ragazze. A proposito, devo parlarti di una ragazza che ho conosciuto, e della festa>

Cambia espressione e sbianca.

<Ah, come è andata?>

<Tutto tranquillo, molto moscia, pensavo meglio> non posso dirle tutta la verità, è una ragazza semplice, si imbarazzerebbe a sentire parlare di ragazze, alcol, sesso e balli sul muretto.

Alle tre sono nella sala con tutti i compagni, arriva il preside Malcolm Francis Jordan, ha la faccia molto scura, sbatte sul tavolo il giornale.

<Questa scuola è seria, è una delle migliori scuole di Los Angeles, è rispettabile. Qui dentro certe cose non sono tollerate!>

Alza il giornale, in copertina c'è "NOTTE BRAVA DELLA SQUADRA DI FOOTBALL" e diverse foto tra cui la mia che prendo per il perizoma Susan Chanel che a sua volta prende per i pantaloni inguinali la sua amica twerker.

<Questa squadra ha ricevuto fin troppi privilegi ad oggi, dobbiamo smetterla all'istante, tornerete ad essere dei semplici studenti che praticano sport. E a tal proposito, mi sono premurato di licenziare l'intero staff>

Diversi di noi sbuffano.

<Quindi, preside, non potremo più fare la doccia nello spogliatoio delle cheerleader?> chiede quell'idiota di Daniel Brandon, qualcuno gli tira un calcio in uno stinco.

<Apprendo ora di questa usanza promiscua, ne parleremo presto. Intanto vi presento il nuovo coach> e dalla porta entra il nostro vicino!

<Questo è il professor Kyle Justin Herbert, il nuovo coach nonchè insegnante di letteratura inglese, saprà coniugare classicismo e sport. E per quanto riguarda quello che è successo ieri sera. Tutti i presenti pagheranno molto caro l'aver infangato il buon nome della scuola!>


E quindi Aaron Ryan troverà il modo di rientrare nella sua vecchia Scuola di Los Angeles, e quando riprenderà il suo posto?

1) A causa del suo trasferimento, perderà il suo posto di quarterback titolare, verrà degradato a mascotte della scuola: un grosso Cowboy con i baffi, come quello dei Village People

2) Tornerà a fare il quarterback e si accenderà la competizione con Caleb Dallas, fino a farli diventare veri e propri nemici a scapito di una certa ragazza semplice.

3) Tornerà a scuola, Kyle Justin gli ridarà il suo ruolo di quarterback ma in cambio dovrà lasciar stare certi pensieri, come quelli su una certa ragazza semplice.

AVETE TEMPO FINO A VENERDI 12 MARZO. VOTATE A FROTTE. COME I FANS DELLA FERRAGNI PER FEDEZ.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro