Rigiro il pacchettino che mi ha dato Anastasia in mano. La curiosità mi sta uccidendo.

Ad un tratto Tyler ferma la macchina e dice che siamo arrivati. Il posto mi sembra familiare, e capisco dove siamo solo dopo qualche metro. Siamo nel posto più bello di New York,il posto in cui Tyler mi racconto della sua famiglia.

<<Ho cercato di organizzare il tutto nel miglior modo possibile. >> dice Tyler

<<Per prima cosa apri il regalo di Anastasia >>

Annuscio in silenzio mentre apro la scatolina che avevo tra le mani.

All 'interno trovo un foglio piegato. Lo apro e inizio a leggerlo

Erano due fogli contenenti un passo per un meet and greet del mio gruppo preferito.

<<Oddio >> grido saltellando. Sono così felice. É da tutta la vita che volevo andarci ma non ho mai avuto la possibilità di farlo.

<<Non é finito li il regalo >> dice ridendo.

Guardo meglio e all'interno trovo in bracciale. Era decorato con tanti ciondoli di forma e colore diverso. Era bellissimo.

<<Anastasia mi ha detto di dirti che questo bracciale è come un portafortuna, te l ha regalato sperando ti possa proteggere da qualsiasi pericolo. Ogni ciondolo rappresenta un periodo della vita che hai vissuto. >>

Sicuramente me lo spiegherà lei meglio quando tornerò a casa.

<<Devo ammettere che sono molto agitato. >> mi confessa.

<<Perché sei agitato? >>

<<Lo scoprirai.>>

Apre la porta della macchina ed estrae un fiore e un pacchettino.

<<Ho deciso di farti due regali. Il primo è un girasole. Ho pensato tanto a quale fiore potessi rappresentare e ho capito che tu sei un girasole. >> dice emozionato.

<<Voglio che tu ti prenda cura di questo girasole pensando a te. Vorrei che tu potessi amare questo girasole quanto dovresti amare te stessa. Perché sei preziosa e voglio che tu ne sia cosciente >>

<<Io... Non so cosa dire. Grazie. Davvero >>

<<Non devi ringraziarmi. Te lo meriti. Per la bella persona che sei. >>

<<Tieni questo é il secondo regalo>> dice mentre mi porge una scatolina rossa.

La apro e all'interno trovo una collana con un piccolo punto luce.

É la stessa collana che ho guardato quando siamo andati a fare shopping.

<<Come questa collana tu spendi di luce tua, anche se pensi che non sia così. Non lo pensare mai. >>

<<Ho visto che la guardavi quel giorno, e ho capito che ti sarebbe sicuramente piaciuta. Ti rappresentava perfettamente. Era tua ancor prima che la guardassi. Ne sono certo. >>

<<É tutto perfetto non so davvero cosa dire... >>

Sento una fitta allo stomaco. Sono terrorizzata da tutta questa perfezione

<<Non credo di poter accettare tutto questo, il vestito, il fiore, la collana. É troppo per me. >>

Tyler si avvicina, prende il mio viso tra le mani e mi guarda fisso negli occhi.

<<Tutto questo l'ho fatto perché lo volevo. Non pretendo nulla in cambio. Anzi non voglio nulla in cambio. Vorrei solo potessi guardarti con i miei occhi per vedere quanto davvero vali. Tutto qui. Non avere paura. So che molte persone hanno fatto delle cose per te e alla fine ti hanno ferito. Ma abbi fiducia in me, ti prego>>

Lo guardo sorridendo. Ha ragione, se non provo non potrò sapere. Mi ero promessa di cambiare quindi devo lottare.

<<Grazie di essere al mio fianco. Davvero, hai reso speciale il mio compleanno come nessuno mai. >>

Lo abbraccio stringendolo forte.

Lui mi bacia istintivamente, stringendomi a sé. Il bacio mano a mano diventa sempre più coinvolgente, le nostre lingue si rincorrono e si scontrano mentre mi accarezza un fianco. Sento il desiderio crescere in me, in questo momento vorrei essere a casa, sicuramente non sarei riuscita a fermarmi.

Tyler mi provoca sensazione completamente nuove, che mi fanno tremare le gambe e venire la pelle d'oca.

Ci stacchiamo per riprendere fiato.

Si avvicina alla panchina e si siede facendomi sedere sulle sue gambe.

<< Non sai che effetto mi fai. Mi fai impazzire ma come ti ho sempre detto aspetterei anche anni. Quando sarai sicura sarò felice di farti sentire quanto ti desidero. >>

Sorrido timidamente sentendo come una scossa.

Siamo rimasti tutta la notte abbracciati, mentre guardavamo le luci di New York.

Ogni tanto parlavamo del futuro, sognavano ad occhi aperti.

Spero di non dimenticare mai questi momenti. Perché mi hanno finalmente scaldato il cuore e per un momento mi hanno reso felice.