Capitolo 6 "Il grande giorno"

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La sveglia suona da più di 20 minuti ma sono troppo stanca per aprire gli occhi.

Quando finalmente li apro guardo l 'orario e mi rendo conto che oggi è il mio primo giorno di lavoro. Mi alzo di fretta corro a mettermi il completo che per fortuna avevo preparato prima di uscire ieri, mi lavo, mi vesto e mi trucco in 10 minuti. Menomale che ho i capelli corti e con una spazzolata risultano presentabili.

Scendo di corsa in cucina con le scarpe in mano e la borsa.

<<Dove vai così di fretta? >>

<<Oggi é il mio primo giorno di lavoro e sono già in ritardo>>

<<É anche il mio primo giorno, vai serena ti accompagno io in macchina, sicuramente con l'autobus non arriverai mai, ovunque sia >>

Tiro un sospiro di sollievo e ringrazio almeno 50 volte Tyler.

Saliamo in macchina e gli do l'indirizzo.

<<Grazie ancora Tyler davvero, ti ripagheró il favore. La macchina non l'ho ancora comprata volevo andare oggi dopo il lavoro ma a quanto pare avrei dovuto organizzarmi meglio. >>

<< Beh non credo ti servirà la macchina, perché, come dici tu, dalle troppe coincidenze, lavoriamo nello stesso posto >>

<<Dai non prendermi in giro >> dico ridendo

<<Non scherzo >> dice mostrandomi il pass.

Abbiamo lo stesso identico pass da stagista con lo stesso marchio, ciò che li differenzia sono il nome e la foto.

<< Non ci credo, mi stai seguendo? >> dico ridendo

<< Se non ti seguo io potrebbe farlo qualcun altro, preferisco di gran lunga così >> mi dice facendomi l'occhiolino.

<<Comunque anche se lavoreremo assieme, la macchina la prenderò comunque, non mi piace dover dipendere da qualcuno. >>

Mi sorride e continua a guidare in silenzio.

Per mia fortuna arriviamo giusto in tempo.

L'edificio dove è situata l'agenzia è altissimo, tanto da farmi girare la testa .

Entriamo assieme facendo strisciare il pass . Saliamo in ascensore fino al 18esimo piano.

Sono agitatissima. Tyler mi mette una mano sulla spalla. Io mi giro e lo guardo.

<<Sta tranquilla ci sono io con te, andrà tutto bene >> mi dice con uno sguardo confortante.

Prendo un grande respiro e mi tranquillizzo.

Lo ringrazio con lo sguardo.

Appena arrivati ci fanno sedere in un enorme sala con un tavolo e molto sedie intorno.

Poco dopo entra un uomo sulla 50ina con un completo elegante. Si presenta in veste di presidente. Quando la sala si riempie presenta me e Tyler e da inizio alla riunione.

La riunione procede liscia come l'olio, prendo appunti di tanto in tanto e faccio qualche domanda per esprimere il mio interessamento.

Decidono di assegnarci dei tutor, Kate e John. Io vengo assegnata a John mentre Tyler viene assegnato a Kate.

Dopo aver salutato tutti io e John ci presentiamo e ci avviamo verso il suo ufficio.

<<Entra pure e mettiti comoda. Quella è la tua scrivania >> dice indicando una piccola scrivania bianca.

<< Siccome sei una stagista ti darò dei compiti giornalieri che mi aiuteranno ad alleggerire il mio lavoro e aiuteranno te a prendere confidenza>> dice.

Annuisco entusiasta all'idea di iniziare la giornata

<< Allora incomincio col dirti gli orari di lavoro. Si entra alle 8 e si esce alle 16.00. La pausa pranzo è dalle 12.00 alle 13.00, potrai scegliere liberamente se mangiare qui in mensa o a casa.

<<Sono una persona molto precisa e puntuale e per tua sfortuna molto severa. Te lo dico perché ho visto molte persone gettare la spugna dopo qualche giorno. >> sorride.

<<Farò sicuramente del mio meglio >> dico sorridendo.

Devo dire che i compiti che John mi assegna sono molto semplici e veloci e senza accorgermene la pausa pranzo arriva in fretta

<<Veronica, é l'ora della pausa pranzo, va pure, ci vediamo alle 13.00>>

<<Lei non viene? >>

<<No rimango qui a lavorare ancora un po. E ricorda che puoi chiamarmi John, dammi del tu, infondo siamo coetanei>>

<<Va bene John, a dopo allora >>

Prendo la borsa e tiro fuori il telefono ,vedo un nuovo messaggio.

-Pranziamo assieme?- Tyler.

-Volentieri, dove ci vediamo? -

-Sono davanti alla porta del tuo ufficio, ti aspetto qui -

<<Come facevi a sapere che avrei accettato? Magari avevo un impegno >>

<<Sapevo che non potevi resistermi >> dice ridendo

<<Sei proprio un'idiota >>

Andiamo in mensa e dopo esserci seduti ci raccontiamo reciprocamente la nostra prima giornata.

<<Ti sta molto bene questo completo >>

<<Grazie, é stato una botta di fortuna trovarlo della mia misura. Solitamente faccio difficoltà a trovare vestiti che mi stiano bene e che mi facciano sentire a mio agio>>

<<Perché tendi a coprirti così tanto? Hai davvero delle belle forme e non dovresti sentirti così insicura >>

Il pranzo mi va quasi di traverso quando sento quelle parole.

Possibile che si sia accorto così facilmente della mia insicurezza?

Tyler mi sorprende sempre di più. Deve essere veramente una persona attenta ai dettagli per riuscire a cogliere un lato di me così intimo.

Finita la pausa pranzo ci salutiamo e ci diamo appuntamento per le 16.00 per tornare a casa assieme.

Il tempo in quell'ufficio passa in fretta, segno che il lavoro mi piace e che sono entusiasta dei compiti che mi assegnano.

Finita l'ultima relazione la consegno a John ed esco dall'ufficio.

Incontro Tyler nell'ascensore ed usciamo dall'edificio.

Estraggo il pacchetto di sigarette dalla borsa e me ne accendo una.

<<Finalmente ossigeno >> dico stanca della giornata

<<Me ne offri una? >> dice Tyler

Sporgo il pacchetto verso di lui che ne estrae una e la accende.

Mentre ripongo via il pacchetto sento una voce maschile chiedermene una.

Alzo la testa e ciò che vedo mi paralizza.

Jason

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