3 - Il passato incontra il presente

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Federico

"Passo a prenderti tra dieci minuti, mi dai il tuo indirizzo? B."

Bastò quel messaggio a farmi sospirare: era passata una settimana da quando avevo visto Benjamin e l'unica volta che ci eravamo sentiti era stata la sera prima, quando mi aveva chiesto il dress code del matrimonio di Sam: con l'immagine di lui nella versione elegante di Lucifer, l'avevo informato che era richiesto il total black...
Dio, sarebbe stato davvero stupendo! Nel pensare che tra poco l'avrei rivisto, uno strano batticuore mi colse alla sprovvista, facendomi portare una mano in mezzo al petto: che mi succedeva?! Ok, Benjamin era davvero bellissimo, ma quello non voleva dire nulla. Assolutamente nulla.
E poi non volevo di certo iniziare una storia con qualcuno! Anche se... Oh, sì, se me lo avesse chiesto sarei andato a casa sua. Eccome se l'avrei fatto! Non ero mai stato un tipo da una botta e via, ma la fine della mia storia con il mio ex mi aveva devastato e anche cambiato.

Per sempre.

Dopo essermi spruzzato One di Calvin Klein, fissai la mia immagine allo specchio e ammisi di non essere affatto male: per l'occasione mi ero tagliato i capelli e il morbido ciuffo biondo, fermato all'indietro con della lacca, adesso ospita anche qualche ciocca color pece. Il completo tre pezzi in gessato, rifinito da un prezioso gilet, sottolineava la mia figura tonica e le gambe slanciate... Sì, quella sera mi sarei divertito, con o senza Benjamin.

D'un tratto il mio cellulare iniziò a suonare e nel leggere il nome della mia migliore amica, aggrottai la fronte:
"Sam? Tutto bene? So che probabilmente starai avendo un crollo pre-matrimonio, ma Brad ti ama davvero, e sono certo che..."
"Doug sarà al mio matrimonio!!!!! Quel figlio di buona donna si è lasciato e poi si è messo con un amico di Brad che era già invitato! Giuro che se lo becco gli cambio tutti i connotati! Quello stronzo! Non posso divorziare da Brad perché non l'ho ancora sposato, ma di certo passerà la luna di miele in bianco! Perché tu vali mille volte di più! Dammi solo il tempo per..."
"Sam, calmati: va bene."
"Ma hai sentito quello che ti ho detto?! Ci sarà anche..."
"Ho capito, ma sai che c'è? Non me ne frega un cazzo: è lui quello che si deve vergognare per come si è comportato, non io, e di certo non scapperò per quel coglione! Tu sei più importante." dissi di getto, ignorando le troppe emozioni contrastanti che avevo nel petto: Doug non avrebbe vinto, non quella volta.
"Fede, io..."
Un sospetto tirar su col naso mi strinse il cuore.
"Non provare a metterti a piangere, ok? Il matrimonio è tra meno di un'ora e se ti azzardi a rovinare la meraviglia del trucco che hai, giuro che non vengo!" le dissi strappandole una risata sciocca.
"Che scemo che... che sei!"
"Dopo stanotte, ormai, dovresti saperlo." le ricordai accennando al pazzo addio al nubilato che avevamo fatto solo io e lei. Eravamo stati in giro fino alle prime luci del mattino, fermandoci in tutti i luoghi che avevano visto crescere la nostra amicizia. C'erano state chiacchiere e confidenze ma soprattutto amicizia, quella vera.

"Ti voglio bene Fede, davvero! Se non fossi stato gay saresti stato l'uomo perfetto per me!"
"Dopo Brad vorrai dire: vi ho visto insieme e fate scintille! Ora finisco di prepararmi e aspetto Ben, ci vediamo tra poco tesoro."
Dopo aver chiuso la telefonata con la mia migliore amica, mi passai la mano sugli occhi e imprecai: la vita si stava divertendo con me, però sarei stato più forte di tutte le sue sfide del cazzo. Mi meritavo di essere felice... Fanculo, eccome se me lo meritavo!

Proprio in quel momento il campanello suonò, annunciando l'arrivo di Benjamin. Dopo aver messo sotto chiave il tumulto che avevo dentro, afferrai al volo la giacca, chiavi e telefono e poi uscii. Quando vidi la moto di Benjamin inarcai appena il sopracciglio e gli puntai l'indice contro: "Non penserai che salga su quel coso, vero?"
Una risata bassa anticipò il casco tolto e anche lo sguardo divertito del ragazzo di fronte a me: "Pensavi che ti venissi a prendere con la carrozza di Cenerentola? Andiamo, Sali, principessa." disse prima di allungarmene uno simile al suo.
Pur scettico, non potei fare a meno di afferrarlo e anche di ammirare il completo nero di Benjamin e anche come gli calzasse alla perfezione.
"Non chiamarmi così! Vai piano o giuro che tutta la California mi sentirà urlare." lo avvisai mentre mi sedevo dietro di lui e gli allacciavo le braccia intorno alla vita.
Lui mi lanciò uno sguardo furbo al di sopra della spalla,
"Non preoccuparti, pensa solo a tenerti... principessa.", poi diede gas. Gridare e stringermi a lui per non cadere fu istintivo, ma a stupirmi fu l'inattesa sensazione di sicurezza e calore che mi trasmise il suo corpo alla guida. Quello, unito al caldo sole di quel tardo pomeriggio, servì a calmarmi.

Per arrivare da Sam impiegammo dieci minuti, e per tutto il tempo cercai di farmi coraggio e di non pensare al mio ex, senza grandi risultati, però. Una volta di fronte all'esclusiva villa dove si sarebbe svolto il matrimonio, Ben suonò e poco dopo il cancello si aprì. "Si va in scena, pronto Fede?"
La sua voce mi arrivò limpida attraverso gli auricolari del casco, regalandomi il coraggio di cui avevo bisogno.
"Sì Ben... Sono proprio curioso di vedere com'è avere un fidanzato a noleggio."

Angolo Autrice:

Che succederà ora? Ma soprattutto... con chi?

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro