Clarke

Mi trovo di fronte a Russell, interpretando il ruolo di Josephine con una determinazione che nasconde a stento la mia agitazione interna. Layla è dalla nostra parte, e questo ci dà una piccola speranza.

«Non ho Mind Drive».

Ribadisco con convinzione, cercando di mantenere il mio contegno.

«Mi sono agganciata alla rete neurale per uccidere Clarke nel Mindspace».

Russell sembra sospettoso ma intravedo un barlume di dubbio nei suoi occhi.

Quando menziona il suo piano per riportare indietro Josephine attraverso Echo, mi sento come se un nodo si stia stringendo nello stomaco. Dove è Simone? Chiedo. Russell, con la calma di chi è convinto di essere nel giusto, mi mostra il suo Mind Drive, annunciando il suo piano di rianimare Josephine attraverso Echo.

Ma l'insistenza di Russell nel voler portarmi da Madi mi lascia perplessa. Madi. La vista di lei mi fa sentire come se avessi una pietra nello stomaco. Devo proteggerla, devo proteggerla da tutto questo.

Davanti a Madi, continuo a interpretare il ruolo di Josie, anche se il mio cuore è diviso tra la necessità di mantenere la copertura e la preoccupazione per Madi stessa. Quando la situazione sembra sfuggire al controllo e Madi inizia a perdere la testa, la mia mente lavora freneticamente.

«Quante dosi possiamo tirarle fuori prima che muoia?»

Chiedo a Russell, cercando di restare calma nonostante il panico che mi sta avvolgendo.

Mentre il Mind Drive viene impiantato nel mio cervello, posso sentire la fredda precisione delle mani di Russell, che opera con una calma inquietante. I suoi movimenti sono precisi, senza esitazione, come se stesse completando un semplice compito meccanico anziché alterare la mia identità stessa. Nel frattempo, Madi è distesa su un letto accanto al mio, visibilmente provata dalla procedura di prelievo del midollo osseo. Le sue mani stringono con forza i bordi del letto, il suo sguardo ardente e determinato mentre pronuncia parole cariche di rabbia e vendetta.

«Vi assicuro che vi pentirete di avermi fatto questo. Nessuno dei Primes sfuggirà alla mia vendetta».

Le sue parole risuonano nell'aria, cariche di una determinazione feroce che mi fa rabbrividire. Mi sforzo di nascondere la mia angoscia, soffocando il nodo che si stringe nella mia gola. Non posso permettere che Russell o gli altri vedano quanto questa situazione mi stia devastando dentro.

Devo proteggere Madi, ma non posso farlo se Russel scopre quanto mi sta distruggendo tutto questo.

Mentre Russell completa la procedura e ricuce il mio collo, l'ingresso della tenda si apre e Abby, Jackson e Raven entrano per prendersi cura di Madi. Lo sguardo di Abby è pieno di dolore e disperazione nel vedere il mio corpo sotto le sembianze di "Josie". Il suo sguardo rattristato mi trapassa il cuore, ma non posso permettermi di cedere alle emozioni.

«Abbiamo bisogno di più campioni di midollo osseo da Madi».

Le parole di Russel risuonano con un tono freddo e distaccato.

Dopo un po' ritorno al laboratorio.

Abbraccio mia madre con forza.

«Clarke... sei tu?»

chiede Abby, la voce leggermente tremante, quasi incapace di credere a ciò che i suoi occhi le stanno mostrando.

«Sì, son io. Sono tornata».

Rispondo con un sussurro carico di significato, portando sollievo a tutti noi presenti.

«Grazie al cielo».

Esclama Abby con occhi pieni di gratitudine mentre si allontana dall'abbraccio cercando di fare i conti con la sorprendente realtà della mia presenza.

Raven si avvicina, il suo sguardo pieno di determinazione.

«Abbiamo bisogno del tuo aiuto, Clarke. Dobbiamo trovare il libro di Becca per Madi».

«Ryker potrebbe aiutare con lo scudo, e Raven si prenderà cura di Madi, troveremo un modo per eliminare Sheidheda dalla fiamma».

Rispondo, cercando di trasmettere fiducia.