Bellamy

Mentre Clarke cerca di ottenere maggiori informazioni dai bambini, un brivido di preoccupazione mi attraversa la schiena quando arriva un gran gruppo di uomini e donne. Li guardo con cautela, cercando di capire le loro intenzioni.

Quando vedono il nostro gruppo, sembrano particolarmente interessati a proteggere una bambina di nome Rose. Questo mi rende sospettoso. Perché sono così determinati a proteggerla?

Nel frattempo, Murphy comincia a soffocare, il suo volto contorto dal dolore. Non possiamo fare nulla per aiutarlo, e la sensazione d'impotenza mi fa rabbrividire.

«Abbiamo bisogno del vostro aiuto!»

Grida Clarke alla folla, la voce piena di urgenza.

Ma è troppo tardi. Rusell Lightbourne, l'apparente leader del gruppo si avvicina a noi, lo sguardo impassibile mentre osserva le condizioni di Murphy.

Dichiara Murphy morto, ma poi aggiunge qualcosa che mi fa gelare il sangue.

«La morte non è la fine».

Dice, con un tono che mi fa rabbrividire.

Guardo incredulo mentre chiama un uomo di nome Cillian e gli ordina di fare qualcosa per Murphy.

Cillian tira fuori un serpente, e una sensazione di disgusto mi pervade mentre lo vedo mordere Murphy.

Ma poi succede qualcosa di sorprendete. Il veleno del serpente neutralizza gli effetti delle alghe, riportando in vita Murphy.

Russell spiega che la cura è stata scoperta quando un uomo di nome Gabrel è stato morso da un serpente e ha iniziato a credere di essere immortale.

Non posso fare a meno di chiedermi cosa significhi tutto questo. E quale sia il vero prezzo di questa immortalità.

Russell ordina alle sue guardie di rinchiuderci, e il cuore mi batte forte mentre troviamo alla sua merce. Ma non ci arrendiamo facilmente.

«Perché ci state tenendo qui?»

Chiedo, cercando di mantenere la calma nonostante la tensione nell'aria.

Russel ci guarda con uno sguardo freddo.

«Voglio sapere la verità sull'uccisione dei compagni di squadra di Kaylee».

Dichiara, il tono duro e implacibile.

Clarke si fa avanti, la determinazione nei suoi occhi.

«È stata legittima difesa».

Afferma con fermezza.

Russell sembra considerare le nostre parole, ma prima di decidere cosa farne, rivolge lo sguardo a Raven. Le ordina di portare la nostra nave da trasporto nell'Inner Sanctum, sottolineando il pericolo che rappresenta al di fuori dello scudo delle radiazioni.

Così, a Kaylee viene ordinato di andare con alcuni del nostro gruppo, mentre io, Echo e Octavia ci uniamo a Raven per prendere la nave.

Prima di partire, mi volto verso Clarke, promettendo con tutto me stesso.

«Porterò nostra figlia da te, Clarke. Non importa cosa succeda, te lo prometto».

Le sue labbra si piegano in un sorriso tenue, e quel gesto mi dà la forza di andare avanti.

Con il cuore pesante, lascio Clarke alle spalle, sperando che possa trovare un modo per convincere Rusell del nostro valore e del nostro diritto di restare qui.