Clarke

Mentre il momento della cena si avvicina, decido di affrontare direttamente Russel, chiedendogli se c'è la possibilità per noi di restare qui.

La sua risposta è una promessa di discutere la questione più tardi, durante la cena.

Abby si avvicina a me con un'espressione preoccupata.

«Clarke, ti consiglio di non rivelare nulla di ciò che hai fatto sulla terra. Potresti mettere a repentaglio le nostre possibilità qui».

Non posso permettere che il mio passato metta a repentaglio la sicurezza del nostro gruppo. Devo trovare un modo per mantenere il segreto, almeno per ora.

Prima della cena, Jordan e io facciamo conoscenza con una ragazza di nome Delilah. La sua gentilezza e la sua aria aperta mi rassicurano, fino a quando non mi rivela che presto diventerà una reale durante una cerimonia di nomina, assumendo il nome di "Priya la Settima".

Menziona anche "Josephine la Prima", aprendo la porta a una spiegazione sulla loro società. I Primes sono successori delle quattro famiglie originarie di Eligius III che si stabilirono qui a Sanctum.

Durante la cena, Russel e sua moglie Simone si rivolgono a me, le loro espressioni scrutatrici mi fanno sentire a disagio mentre mi chiedono del mio passato e della mia lealtà. È un interrogatorio sottile, ma capisco il loro sottotesto: vogliono sapere se possono fidarsi di me e del mio gruppo.

«Certo che desideriamo rimanere qui».

Rispondo con cautela, cercando di scegliere le parole con attenzione.

«Abbiamo bisogno di un posto sicuro dove stabilirci, un posto che possiamo finalmente chiamare casa».

Purtroppo, la situazione si complica quando Russel solleva una questione imbarazzante.

«Sembra che Jordan abbia già condiviso alcuni dettagli interessanti sul tuo passato con Delilah».

Rivela, il tono calmo ma carico di significato.

Il mio cuore si ghiaccia quando mi rendo conto che Jordan ha divulgato i dettagli più oscuri del mio passato a qualcuno che non avrebbe dovuto sapere nulla. Mi sento tradita, ma non ho tempo per affrontare Jordan ora.

Mi difendo con fermezza, spiegando che ogni azione che ho compiuto sulla Terra è stata per proteggere la mia gente, che meritava di più di una seconda possibilità. Ma le mie parole sembrano cadere nel vuoto quando Russell esprime le sue preoccupazioni sul fatto che potrei voltarmi contro di loro, dal momento che non siamo «il mio popolo».

La sua risposta è chiara e senza appello: nega la nostra richiesta di rimanere. Il mio cuore si spezza in un milione di pezzi mentre la realtà della nostra situazione si fa strada nella mia mente. Abbiamo fallito nel nostro tentativo di trovare un rifugio sicuro, e ora siamo di nuovo in fuga.