Capitolo 5

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Capitolo 5

Jason's pov

Arrivo in ospedale e Ellen non c'è. Dove è andata? Spero non le succeda nulla! Oddio Ellen, dove sei?!

Sul letto c'è una lettera e sulla busta c'è il mio nome.

La prendo e la inizio a leggere:

"Caro Jason,

scusami, sono un disastro ho bisogno di tempo per capire chi sono. Tu invece sei fantastico e meriteresti di meglio piuttosto che me. Non dimenticarmi ma vai avanti con la tua vita.

Sei un ragazzo speciale e unico. Ti ringrazio per avermi salvato e per tutto quello che hai fatto, anche per le cose meno importanti. Ho bisogno di pensare e di scappare da mia mamma almeno fin quando non compio 18 anni.

Non mi dimenticherò mai di te, spero di rivederti un giorno, quando magari avrò capito chi sono.

Mi piaci tanto e ti auguro tanta felicità.

Con affetto

Ellen

Jason's pov

No, Ellen! Perché? Io ho bisogno di te! Tu sei l'unica che mi fa stare bene!

E forse ti sembrerò uno stupido ma io tutte le mattine penso a te. Ogni cosa che faccio, la faccio pensando a te.

Ellen io ti aspetterò sempre, tu sei diversa dalle altre ragazze, mi fai essere felice. Io ho bisogno di cercarti, non ti posso lasciare andare. Non avrò pace finché non ti troverò ovunque tu sia.

L'infermiera interrompe i miei pensieri e dicendomi che Ellen è sparita da stamattina e che ha già informato la polizia.

Chiamo subito Max, il mio autista, che ha degli agganci con un investigatore.

Io devo trovarla!

Ellen's pov

Mi sento in colpa per aver abbandonato Jason.

Non so ancora dove andrò, però devo nascondermi e non farmi trovare da mia madre.

All'improvviso qualcuno mi mette un fazzoletto sulla bocca e perdo i sensi...

Mi sveglio e sono legata ad una sedia! Oh santo cielo! Dove sono? Ho paura, chi mi ha rapito? Spero non sia mia madre. Nella stanza entra un uomo con il cappuccio sulla faccia. Mi slega, mi porta nella soffitta della casa e mi chiude lì. Ci sono delle provviste e dell'acqua. Cosa mi vuole fare? Perché tutto a me?

Prima di chiudermi lì dice: "urla quando vuoi, tanto non ti sentirà nessuno! Fai la brava, tornerò questa sera...

Detto questo se ne va. Anche se è giugno, in questa soffitta fa davvero freddo, infatti mi tremano le gambe.

Arriva sera e sento la botola aprirsi. Oddio! Ho paura!

Non posso credere a quello che vedo... 


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