Capitolo 7

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Jason's pov

Sono passate molte settimane da quando non ho notizie di Ellen.

Mi manca. Vorrei vederla, sapere che sta bene, abbracciarla e stringerla forte a me per farla sentire protetta e al sicuro. Starà bene? Me lo auguro, lei è la mia piccolina.

Non ho tracce di lei. Chissà che fine ha fatto. Sono davvero preoccupato.

Dove sei Ellen?

Non riesco a trattenere le lacrime. Ho bisogno di lei.

Ellen's pov

Ho paura, non mi fido di mia mamma e quello che a quanto pare è mio zio.

Ho paura che mi facciano del male. Ho paura di non poter piú vedere Jason, l'unico che mi vuole bene.

Ho paura insomma.

In queste settimane discutevano su quello che volevano fare e mia mamma ha detto che forse è meglio se si sbarazzassero di me.

Mi manca troppo Jason, ho capito che nessuno avrebbe fatto quello che ha fatto lui per me. Ma è diverso, ha capito che stavo male e mi ha aiutato, lui è la mia salvezza. Non ho ancora capito perché mi stavo suicidando, mia mamma mi ha fatto ricordare di lei e di alcuni momenti ma il resto è tutto cancellato.

Logan's pov

Non ho tracce di Ellen, ho solo scoperto che aveva provato a suicidarsi ed era stata ricoverata in ospedale. A quanto pare c'era solo una persona che l'andava a trovare oltre a me.

Devo scoprire chi è, quindi devo cercare informazioni all'ospedale.

Ellen's pov

Sono le 00.30 e sto per andare a dormire. Oggi mi sono annoiata molto e poi non è venuto nessuno a trovarmi. Non so più che fare, ho bisogno di uscire da qui.

Sono le quattro di mattina e sento dei rumori provenire dal piano di sotto, all'improvviso la botola si apre ed entrano delle persone che...

Non riesco a dire niente, mi sento le palpebre pesanti e svengo...

Mi sveglio e sono su quel palazzo, quello in cui mi stavo togliendo la vita.

In quella stanza vedo le persone che hanno rovinato la mia vita, ore mi ricordo di tutto, sono scioccata.

Prima volevo uccidermi ma ora grazie a Jason ho capito che qualcuno mi vuole bene e non sono io il problema ma loro.

Sento delle voci ma non c'è nessuno, non sembra nemmeno un posto reale.

"Chiamate un dottore, presto!"

"Come è potuto succedere?"

"Dai Ellen, svegliati"

Riesco a distinguere quelle voci, sono i miei ex migliori amici e mio cugino.

Brooke, la mia ex migliore amica, l'ho conosciuta all'asilo. C'era un bambino che le dava fastidio e voleva rubarle il suo pupazzo preferito Barto, il cane di Lilli e il Vagabondo, io l'ho minacciato dicendogli che sarei andata a dirlo alla maestra, non le diede più fastidio.

Da quel momento eravamo inseparabili. Dopo siamo andate alle elementari e alle medie insieme e tutto andava bene come sempre. Poi sono arrivate le superiori ma eravamo in due classi diverse.

Ci eravamo promesse che ci saremmo viste comunque. I primi mesi andavano bene, tutte e due ci facevamo nuovi amici e poi all'ora di pranzo andavamo a casa insieme.

Poi è arrivato il giorno in cui mi ha voltato le spalle. Aveva raccontato tutti i miei segreti, diffuso delle foto e detto molte menzogne sul mio conto.

Diceva che picchiavo gli animali, che una volta mi ero fatta la pipì addosso in pullman e molto altro.

Da quel momento nessuno voleva più parlarmi. Tutti credevano a lei.

Così un giorno pregai mio padre di farmi cambiare scuola e lui acconsentì.

Anche nella nuova scuola ebbi problemi.

All'inizio andava tutto per il meglio. Daniel, mio cugino andava lì e mi fece conoscere i suoi amici tra cui Filippo, il mio ex migliore amico.

Per un po' di tempo andava tutto bene, stavo con loro e mi divertivo, andavamo alle feste ed era tutto nella norma. Poi è successo un fatto che mi ha segnata...



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