26 - Salvataggio

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All'udire la voce di Ron, i due interruppero quel bacio con non poca fatica e si guardarono attorno sconvolti.

Una squadra di oltre venti Auror li stava osservando proprio durante il loro primo bacio. Harry, Ron e Blaise in prima fila.

L'espressione del primo era abbastanza indecifrabile. La mente di Harry era tormentata da immagini di Ron, che lo avrebbe tormentato con i suoi lamenti, e di Ginny, in parte adirata per ciò che Hermione ha fatto a lei e al fratello e in parte soddisfatta dalla sua dose di gossip quotidiana. La cosa che non riusciva proprio a digerire era l'immagine di quei due insieme. Neanche nei peggiori film horror avrebbe mai pensato di vedere coppia più assurda.

La faccia di Ron era invece sparita sotto a un velo rosso come i suoi capelli. L'unica cosa che faceva comprendere che si trattasse di lui era la bocca aperta con dei residui di cibo. Ovviamente, quale Auror non sgranocchia un panino durante un'operazione di salvataggio?

Infine, l'espressione che valeva più di ogni altra era sicuramente quella di Blaise. Il ghigno soddisfatto sul suo volto faceva trapelare un "Io lo sapevo e ve lo avevo detto" ricco di soddisfazione.

«Cosa ftafate facendo?» chiese Ron sputacchiando residui di cibo.

«Ci stavamo mangiando a vicenda, Weasley. Fortuna che siete arrivati voi a fermarci, altrimenti non saremmo più qui adesso».

«Miseriaccia, che fortuna. Che sciocchi che siete però, se partite mangiandovi la bocca, non avrete più come mangiare il resto».

«Hai ragione Weasley, che aciocchi siamo stati. Ora capisco perché ho scelto proprio te nella mia squadra. Un Auror con i fiocchi» concluse Draco con il desiderio sempre più forse di licenziarlo «Altro che Auror, dovresti fare l'assistente di Gazza ad Hogwarts! Quando a voi, ce ne avete messo di tempo. Siamo qui da quasi due settimane. Fortuna che la Signorina Mary Poppins qui accanto a me aveva cibo per un esercito, altrimenti saremmo morti».

«Draco, forse hai le allucinazioni. C'è Hermione accanto a te, non c'è nessuna Signora Poppins».

«Weasley, chiudi quella boccaccia se non vuoi essere licenziato immediatamente e impara a fare qualcosa di costruttivo nella vita oltre a mangiare».

Harry trovò finalmente la parola.

«Cos'è successo?»

«Seamus stava per attaccarmi, Draco mi ha difesa impulsivamente e rumorosamente, Seamus ha sbattuto contro la parete della grotta che ha iniziato a crollare. Nel crollo un masso mi ha colpita e ho perso molto sangue. Sono morta, ma Draco ha fatto di tutto per salvarmi ed eccomi qui. Siamo stati qua più di una settimana e adesso siete arrivati voi» fece un breve riassunto Hermione «Ah, e Draco si è rotto una gamba, ma nulla che un po' di Ossofast non possa guarire».

Blaise si avvicinò di corsa ad Hermione. Era proprio in questi momenti che il loro affetto e la loro amicizia affiorava davanti a tutti.

«Morta?».

«Non preoccuparti, sto bene. Avresti dovuto vederlo. Gli mancavano solo il camice per essere un medico babbano di prima categoria. Mi ha fatto il massaggio cardiaco perché nessun incantesimo funzionava».

«E Seamus dov'è adesso?» chiese Harry.

«Dietro l'angolo».

«Bene. Blaise, porta fuori di qui Draco ed Hermione. Io e Ron ci occuperemo di Seamus».

«Potter, ricorda che sono vivo, che il capo sono io e che gli ordini li do io».

«Certo, ma da domani. Adesso dovete riposare, mangiare e idratarvi».

«E parlare, suppongo» bisbigliò Blaise ai due senza che nessun'altro potesse sentirlo.

Draco gli diede una gomitata ed Hermione lo fulminò con lo sguardo. Avrebbero dovuto parlare senza dubbio, ma cosa si sarebbero detti? Era appena successo e non avevano avuto il tempo di pensare a nulla.

Blaise accompagnò a casa prima Hermione. Erano solo le 10 di mattina e il sole le dava fastidio agli occhi.

«Riposati, ti scrivo dopo» le disse dandogli un bacio in fronte «E noi due andiamo» disse tirando via Draco che però si voltò verso Hermione.

I loro occhi si incrociarono per la prima volta dopo il bacio. I battiti accelerati, le guance arrossate e lo stomaco in subbuglio erano chiari segnali di ciò che stava accadendo a entrambi.

«Ciao Hermione» riuscì a dire.

«Ciao Draco».

«Che scenetta commovente» rise di gusto Blaise.

«Che hai da ridere?».

«Draco è innamorato, Draco è innamorato» canticchiò.

«Smettila».

«Siete così carini».

«Sarò diventato un Auror, ma so ancora lanciare una maledizione cruciatus se voglio».

«Come affronterai la questione?».

«Come devo affrontarla? Non lo so. Lei mi piace, cavolo se mi piace...».

«Quello tra un po' lo capisce anche Ron».

«E quindi che devo fare?».

«Quello che fanno le persone normali. Le chiedi di andare a cena fuori, fate una passeggiata al parco, andate al cinema o al teatro, alla presentazione di un libro. Le piacciono le stesse cose che piacciono a te, andrete più che d'accordo».

«E se volesse stare da sola? È appena uscita da una relazione lunga e complicata, anzi a essere onesti deve ancora lasciarlo, magari non vuole ricominciare subito ad avere una relazione».

«In quel caso, aspettala».

«E se mi dicesse che non sono il suo tipo o che non è disposta a passare sopra al passato?».

«Non so se te ne sei accorto, ma non eri tu a baciare lei. Vi stavate baciando, eravate entrambi consenzienti e presi dalla situazione. Magari è stato inaspettato e adesso è a casa a leggere libri su come affrontare una situazione inaspettata o a leggere romanzi d'amore nati dall'odio».

«Quindi dici che ho speranze?».

«Chiedilo a lei, no? Ti sembro forse Cupido?».

«Stava morendo davanti a me».

«Fortuna che sei diventato un babbano con i fiocchi».

«Ho baciato Draco Malfoy» disse Hermione, chiudendosi la porta alle spalle.

La sua mente era confusa e il suo stomaco in subbuglio. Aveva davvero baciato Draco Malfoy e lo aveva voluto, aveva ricambiato. Il suo essere Grifondoro la faceva sentire in colpa.

«Come hai potuto baciare quella serpe» le diceva una vocina nella sua testa. Ma lei sapeva che non si trattava più della stessa persona. Non era una serpe, era un ragazzo vittima del sistema che ha agito nell'ignoranza non rendendosi conto degli errori che stava commettendo.

Con la mente ancora in confusione, e l'immagine di quel bacio che ricordava in un loop infinito, andò a farsi una doccia, sperando di schiarirsi le idee.

Da quando aveva iniziato il nuovo lavoro, la sua vecchia vita era andata in frantumi. In pochissimo tempo aveva perso il suo ragazzo e la sua migliore amica. Aveva dovuto riaffrontare le vecchie amicizie, aveva ritrovato un amico fidato e aveva rivalutato, e persino baciato, il suo acerrimo nemico di scuola.

«Acerrimo e intelligente» disse ad alta voce distrattamente, pensando a quanto effettivamente Draco rispecchiasse molto il suo genere di uomo. Intelligente, interessante, affascinante, fragile ma forte allo stesso tempo, spiritoso a modo suo e con la voglia di punzecchiare.

«Vi siete solo baciati Hermione, tranquillizzati» disse a sé stessa. Si gettò sul letto e in me che non si dica crollò.

Un rumore fece svegliare Hermione di soprassalto. Qualcuno stava bussando alla sua porta. Guardò il cellulare, adesso carico e vide cinque messaggi. Due da Blaise e tre da Erik.

Li lesse velocemente mentre si avvicinava alla porta.

Come stai? Ti sei riposata?

Ah, non dimenticare che mi devi raccontare tutto :)

Rispose velocemente: Non fare la pettegola, Blaise.

Amore, come stai?

Perché non rispondi, stai bene?

Ho provato a chiamarti, ma non ti prende il telefono. Se entro domani non rispondi vengo a Londra.

«Fanculo» disse aprendo la porta.

«Se preferisci vado via».

Hermione, adesso paonazza, vide Draco davanti alla porta di casa sua.

«No, scusa, stavo leggendo i messaggi degli ultimi giorni».

«Erik?»

«Proprio lui. Non si quando mi ha scritto che se non avessi risposto sarebbe venuto a Londra».

«Le fatiche di Ercole, pover'uomo» disse Draco ridendo e contagiando anche Hermione.

«Cosa ti porta da queste parti?».

«Avevi detto che la prima cosa che volevi fare era andare da Erik e che volevi compagnia. Se sei ancora di quell'idea ti accompagno».

«Certo, dammi il tempo di prepararmi. Dopo la doccia sono crollata».

«Dopo ti va di mangiare qualcosa prima di guardare Bridget Jones?».

«Certo, ho proprio bisogno di mettere nello stomaco del cibo fresco».

Draco, dentro di sé, stava saltellando come un bambino. Aveva accettato, non lo aveva respinto, forse aveva qualche possibilità. Nella sua tenuta sbarazzina con un maglioncino verde leggero a dolce vita e un pantalone nero, si accomodò sul divano, aspettando che Hermione si preparasse.

Una volta pronta, i due si presero per mano per smaterializzarsi, ma stavolta entrambi provarono una situazione strana, come se avessero preso una scossa. Si guardarono negli occhi con sguardo intenso e in men che non si dica si smaterializzarono a Oxford.

Giunti al dormitorio, cercarono di farsi notare il meno possibile, anche se nessuno dei due passava inosservato. Dalla stanza di Erik, la sua voce e quella di Lara, si udivano chiaramente.

«E adesso dove vai?».

«Da Hermione, non risponde da più di una settimana, le sarà successo qualcosa».

«Magari starà solo facendo qualcosa con quel biondo platinato».

Draco guardò Hermione, rossa di rabbia, e le strinse delicatamente la mano.

«Hermione non farebbe mai nulla di simile».

Un peso iniziò a gravarle sul petto. Aveva tradito Erik con quel bacio? No, lei era già stata tradita, la relazione era già finita per colpa di lui. Lei, come d'altronde anche Erik sapeva, non avrebbe mai fatto una cosa simile.

«Certo, lei non è come te. Che scusa hai per l'altra sera? Non eri ubriaco, non lo ero io e non eravamo neanche insieme. Sei venuto tu nella mia stanza».

«Ero solo preoccupato per Hermione».

«E ovviamente pensavi che portarmi a letto fosse un buon modo per farti passare la preoccupazione».

I capelli di Hermione iniziarono ad arricciarsi lentamente.

«Ma ti senti? Non ti ho portata a letto, abbiamo trascorso la notte insieme di comune accordo».

D'un tratto la mano di Hermione si appoggiò alla maniglia, lasciando la mano di Draco, ed entrò di scatto nella stanza, lasciando i due pietrificati.

«E potete trascorrerne tante altre» disse gelida.

«Hermione ma di che stai parlando? Non hai capito, parlavamo di una serata al pub con gli altri» cercò di giustificarsi Erik, balbettando leggermente.

«Sappiamo entrambi di cosa stavate parlando» i ricci si ribellavano sempre di più e un cespuglio stava prendendo forma sulla sua testa davanti agli sguardi allibiti di Erik e Lara.

«No, ma...».

«Fammi parlare, stai zitto. Voi due siete la cosa peggiore che mi sia capitata in vita mia. Pensavo foste persone diverse, pensavo poteste essere le persone ideali per me, degli amici, dei compagni di vita. Pensavo che un giorno avremmo fatto il grande passo, che solo tu volevi fare. Magari mi sarei convinta e avrei chiesto a te Lara di farmi da testimone. Che stupida. E pensare che se non avessi permesso a Draco di far parte della mia vita, di venire qua con me a conoscervi, non avrei mai saputo nulla. Possibilmente avreste continuato a fare così come se nulla fosse stato. Fai tutto il preoccupato, ma io sono quasi morta sotto una grotta per due settimane e tu non te ne sei neanche accorto. Quanto a te» disse guardando Lara dritta negli occhi «Ti auguro di trovare amiche degne di te. Nient'altro».

«Hermione, aspetta...».

«Ogni minuto che aspetto è un minuto perso dietro a persone piccole in grado di tradire la propria ragazza e la propria migliore amica. Voi due vi meritate a vicenda» tirò fuori la bacchetta «Vi ricorderete di tutto ciò che avete fatto, vi ricorderete di me, ma non tutto, non posso rischiare. Oblivion».

Lo sguardo dei due si spense momentaneamente dando il tempo ad Hermione di nascondere la bacchetta.

«Detto questo, vi auguro una felice relazione. Non provate a cercarmi perché sono un esperta nel non farmi trovare».

Draco la guardò, sorridendo. Hermione si voltò e uscì dalla stanza lasciando quei due con le bocche spalancate incapaci di proferire parola. Draco, guardò un'ultima volta Lara e poi Erik.

«Sei proprio un coglione».

Bentornati, bentornati!

Ron, come ovviamente avevate già capito, ha interrotto i nostri piccioncini in piena crisi ormonale manco fossero quattordicenni.

Finalmente, ci siamo tolti dalle scatole anche Erik e Lara, persino Draco gliene ha dette quattro. Non vedevate l'ora eh?

Ma adesso, cosa si diranno i nostri due intelligentoni preferiti? Tra la cena e Bridget Jones, scatterà un altro bacio, si diranno parole profonde o faranno finta di niente? E Blaise, ormai amante del gossip, come starà vivendo questa situazione senza sapere come procede il pomeriggio/la serata dei due piccioncini?

Beh, lo scoprirete solo nel prossimo capitolo, perché come sempre, devo essere un po' dispettosa. Fatemi sapere che ne pensate.

A presto!

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