27 - Soli

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«Granger, aspettami, non scappare».

«Ho bisogno di una boccata d'aria».

«Sei stata fantastica là dentro. Non gli hai neanche dato il tempo di parlare».

«Niente avrebbe cambiato la mia decisione, non aveva senso starli a sentire».

«Lara è rimasta con la bocca aperta tutto il tempo, non ha saputo dire nulla. Se penso che quei due sono la creme de la creme di una delle università più facoltose d'Inghilterra...».

«Del mondo. Oxford è una delle università più facoltose del mondo».

«Capisci? Quei due saranno considerate le persone più intellettuali del mondo e poi davanti a un problema non sanno aprire bocca. Medici, insegnanti, politici... Il mondo è in mano a gente come questa».

Hermione rise «Perché non diventi tu un politico? Questo comizio è stato interessante».

«Smettila Granger, dammi la mano e andiamo a cena».

«Greco?».

«Vedrai».

Si diedero la mano e sparirono nel nulla. In quel momento Hermione, chiuse una porta con il suo passato, o almeno così sperava.

La materializzazione congiunta li fece arrivare di fronte al cancello del British Museum.

«Visita notturna al museo?».

«No, seguimi» e ancora per mano, camminarono lungo delle viuzze di Londra per pochi metri, fino a quando non arrivarono davanti a portone nero e dorato.

Scesero le scale fino a quando non giunsero in una sala ampia e semibuia, con delle luci soffuse blu a illuminare l'ambiente.

«Malfoy».

«Prego, seguitemi».

Il cameriere li accompagno al tavolo e li fece accomodare, versando subito del tè caldo in un bicchiere.

Hermione si guardò in giro per un po', cercando il nome del locale.

«Hakkasan Hanway Place. È il ristorante cinese più buono e famoso di Londra, ha guadagnato una stella Michelin l'anno scorso».

«Ristorante stellato? Non sono il capo della gazzetta, Draco, non posso permettermi un ristorante simile».

«Forse no, ma io sì e non ho intenzione di farti pagare un centesimo. Stiamo festeggiando per aver catturato Seamus e da Capo Auror è mio compito offrire la cena alla collaboratrice che mi ha aiutato a risolvere il caso».

«Sei troppo abile con le parole Malfoy».

Draco sorrise e iniziò a guardare il menù.

«Comunque avevamo detto niente cinese».

«Abbiamo detto anche di odiarci, Granger, e guarda dove siamo» punzecchiò lui.

«Puoi scegliere quello che vuoi, ma io consiglio il menu degustazione Dragon Signature. Anche il Phoenix Signature non è male, ma è meno pregiato. Scegli tu, io farò di conseguenza. I menù degustazione sono solo per due o più persone, quindi dobbiamo scegliere la stessa cosa».

«Non posso privare Draco Malfoy di un menù degustazione che prende il nome dalla sua costellazione. Va bene il Dragon Signature» sorrise e ordinò al cameriere.

Nell'attesa, ordinarono anche un cocktail di compagnia, nella speranza che l'alcol li facesse sciogliere leggermente dall'imbarazzo.

«Ci siamo baciati» disse Hermione, secca.

«Granger, se fossi dentista come i tuoi genitori, strapperesti i denti in maniera davvero brusca».

«Non ha senso girarci intorno, dobbiamo affrontare il discorso quindi facciamolo. Ci siamo baciati».

«Esatto».

«Ed è stato bello».

«Più che bello, oserei dire».

«E ho tradito Erik, con te».

«Non userei il termine tradire. Per te era già finita, lui ti aveva tradito con la tua migliore amica e se non fossi rimasta bloccata in una grotta saresti già stata single. Io e te quando ci siamo baciati stavamo vivendo un momento particolarmente delicato e intenso allo stesso tempo. La loro scusante è l'alcol».

«Quindi secondo te è successo solo perché stavamo vivendo un momento delicato?»

Nel frattempo, il primo antipasto arrivò al tavolo.

«Credo che se non fossimo finiti in quella grotta, sarebbe successo tra un po' di tempo, seguendo i vari step. Credo che prima o poi, forse in maniera diversa, sarebbe successo. Io, a essere onesto, ci speravo».

«Ci sono degli step da seguire prima di darsi un bacio?».

«Guardati attorno, Granger. Io sono un galantuomo. Ti avrei portata a cena fuori, credo proprio dove siamo adesso, poi ti avrei portato a fare una passeggiata al chiaro di luna ad Hyde Park, ti avrei chiesto di guardare le stelle, fino all'orario di chiusura ed ecco che d'un tratto... SMACK! Ci saremmo baciati».

«Smack?».

«Suono onomatopeico utilizzato nei fumetti per rappresentare il bacio».

«Avevi proprio pensato a tutto».

«Granger, so che tu hai avuto altro per la testa, ma il tempo che ho passato con te mi ha dato molto a cui pensare. Io sto bene con te come collega e come amico e sono sicuro che starei bene con te anche come qualcos'altro. Questo potrebbe complicare la nostra situazione lavorativa, ed entrambi viviamo per il nostro lavoro e tu sei appena uscita da una relazione lunga, complicata e dolorosa. Per non parlare del fatto che devi ancora sistemare molte cose della tua vita passata, per cui so che non è il nostro momento, che devi prima prendere coscienza di ciò che è accaduto tra di noi, capire se anche tu provi qualche interesse per me oppure se sia stato un caso isolato dovuto alla situazione. Non voglio forzarti a fare nulla o a darmi risposte non necessarie. Ci siamo baciati, è stato bello per entrambi. In futuro, chi vivrà vedrà. Io per il momento sarò qui ad aspettarti e a conoscerti meglio».

«Draco, io non ti ho baciato a causa della situazione. Ti ho baciato perché in quel momento volevo, questo voglio che sia ben chiaro. Avevo avuto modo di pensarci prima? No, onestamente no e proprio per questo hai ragione riguardo al fatto che al momento abbiamo altre priorità. Que serà, serà».

Continuarono la cena, ammaliati dal gusto di quei piatti. Nessuna magia poteva ricreare una sensazione simile, neanche le migliori dolcezze di Mielandia. Parlarono del più e del meno, di lavoro, di libri, di musica e teatro, ma anche di film e videogiochi, perché sì, anche Draco Lucius Malfoy possedeva una PlayStation 2.

Una volta fuori dal ristorante Hermione lo prese per mano.

«Ora faccio strada io».

Si smaterializzarono di nuovo ed eccoli in un angolo di Hyde Park, al chiaro di luna a passeggiare.

Draco la guardò in silenzio e continuò a passeggiare, senza fare battutine stupide. Continuarono a passeggiare, mano nella mano, fino a quando Hermione non si guardò intorno per assicurarsi di non essere vista e non tirò fuori un telo dalla sua borsa.

Lo sistemò sul prato, si tolse le scarpe e si stese. Lui la imitò, sempre in silenzio.

Guardarono il cielo in silenzio per molto tempo.

«Hai una stella o una costellazione preferita, Granger?».

«Sì, Cassiopea. Io e mio padre guardavamo spesso le stelle insieme quando ero piccola e una delle prime costellazioni che ho imparato a riconosce è Cassiopea».

«Quindi ti attirano l'arroganza e la vanità» disse sorridendo senza farsi notare.

«Diciamo che come figura mitologica non è la mia preferita, ma la costellazione mi attira. Tu hai una costellazione preferita? Costellazione del drago esclusa ovviamente».

«La costellazione dello scorpione. Nessun particolare motivo se non il fatto che le stelle possono apparire verdi».

«Non esistono stelle verdi» disse lei, voltandosi a guardarlo.

«No, ma Antares è così rossa che Antares β, stella blu/azzurra, vicino a lei appare verdastra».

I due rimasero a fissarsi per qualche secondo, l'uno perso negli occhi dell'altra, fino a quando non si avvicinarono lentamente. I nasi si sfiorarono lievemente e le loro labbra si toccarono per la seconda volta nell'arco di poche ore. Stavolta fu un bacio più delicato, più lento e meno passionale, ma decisamente molto più intenso.

Rimasero lì a baciarsi per quello che sembrò un momento infinito, fino a quando entrambi non si staccarono per guardarsi nuovamente negli occhi.

«Abbiamo appena rettificato, Draco. È decisamente questo il nostro primo bacio» disse bisbigliando.

«Spero solo che non sia l'ultimo».

Bentornati su "Draco ed Hermione SMACK!"!

Ok, torno seria. Capitolo leggermente più corto del solito, ma in mia discolpa vorrei dire che ho dovuto fare tante ricerche per completare questo capitolo. 

Mappa di Londra, ristoranti cinesi stellati a Londra nel 2004, stelle verdi, storie delle costellazioni e orari di apertura dei parchi a Londra nel 2004 hanno tenuto sveglio il mio cervello, ma accorciato il tempo per scrivere il capitolo quindi, per non lasciarvi a secco un'altra settimana, ho preferito pubblicare un capitolo più breve.

Meglio poco che niente, no?

Allora, i nostri due piccioncini sembrano confusi e sembra andare tutto troppo bene, non credete? 

Aspetto con ansia di leggere i vostri commenti.

A presto!

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