piccoli momenti

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La mattina successiva il sole è coperto dalle nubi portatrici di pioggia perciò dopo colazione Nilda e Sandro si mettono a fare un puzzle di winnie the pooh con i pezzi di media grandezza adatto ai due bimbi di 10 anni quali sono ed io che non so bene che fare penso quasi di fare un ritorno alle origini collegandomi per un breve giro su facebook ma l'idea mi annoia ancor prima di metterla in atto cosi vedendo la libreria situata nel corridoio chiedo agli zii se posso prendere un libro e lo zio Michele mi risponde <<fai pure cara>> e zia Sara gli fa eco sorridendomi cosi ne prendo uno di Lucinda Riley della saga delle sette sorelle che si chiama "la ragazza della luna" decido di andare in camera a leggerlo durante la lettura capisco che tutti i libri della saga sono collegati ma che allo stesso tempo sono a sé ogni sorella ha una storia diversa. Dopo un po' mi arrivano un paio di messaggi ma il testo è lo stesso e sono uno di mia madre e uno di mio padre. "Tutto bene tesoro, che fai?" rispondo a entrambi in questo modo "si tutto bene, sto leggendo. E tu?" Mi mandano un paio di faccine una più sorpresa dell'altra ma poi mi rispondono che va tutto bene nel caso di mia madre dettagli sulla sfilata e foto e nel caso di mio padre pochi dettagli della loro serata e una foto di lui con il suo compagno Lucas con la didascalia di Buon Natale in ritardo. Rispondo a mia madre <<che belli immagino sia stata fantastica come al solito>>. E a mio padre rispondo <<che belli che siete con la faccina che manda un bacino>> Loro mi rispondono <<sei nostra figlia o un clone alieno l'ha sostituita>> con la faccine che piange dal ridere Rispondo <<molto divertente>> mi augurano buona lettura io li ringrazio e torno a leggere...tenendo d'occhio l'orario distolgo lo sguardo dal libro solo per i pasti e per andare in bagno a fine giornata ho letto poco più del primo centinaio di pagine. Passano i giorni e il tempo non sembra migliorare piove, tira vento e la sera del veglione interrompo la lettura solo per il conto alla rovescia e festeggiamo con il succo all'arancia rossa noi ragazzi e gli zii bevono il loro consueto bicchiere di champagne. Prendo il telefono e scorro i miei contatti su whatsapp e alla fine mando il famoso buon anno solo ai miei genitori. Tutti insieme diciamo Buon 2020 ed io aggiungo anno nuovo vita nuova. Cosi dicendo blocco tutti i miei contatti ed elimino i loro numeri... quando ormai è il primo gennaio già da qualche ora finisco il libro e segno la data di inizio e la data di fine sul calendario del telefono. La zia vedendomi che lo riposo mi chiede <<ti è piaciuto?>> <<moltissimo>> <<sono contenta>> <<anche io>> Quando Leonilda e Lisandro mi vedono mi dicono <<la nostra Leandra è uscita dal fantastico mondo di letturalandia>> scoppiando a ridere me li abbraccio e subito dopo aver sciolto l'abbraccio dico <<perché non inventiamo una storia tutta nostra?>> <<ma noi non siamo scrittori>> mi risponde Sandro e alloro ribatto <<neanche io, ma vediamo cosa viene fuori>> mi rispondono <<ok>>. I giorni seguenti li passiamo a scriverla e alla fine quando la mattina della befana la rileggiamo sorridiamo anche se non abbiamo fatto altro che scrivere la storia di questi giorni cambiandoci i nomi. Mi rendo conto alla fine di queste vacanze che il significato del mio nome non è più cosi incoerente come pensavo all'inizio mi sento più tranquilla e meno materialista e che gioire dei piccoli momenti ci rende più felici di avere un numero dei seguaci spropositato su instagram o "amici" su facebook. E che passare del tempo con le persone a cui vogliamo bene è molto bello perciò oggi mi concedo un piccolo ritorno alle origini con il tablet solo per fargli una piccola sorpresa quella sera dopo cena faccio partire un video dove una melodia fa dà base a tutte le nostre foto scattate in questi giorni comprese quelle di cui non avevo ancora rivelato l'esistenza e lo giro agli zii e ai miei genitori insieme ai due video ringraziandoli per queste bellissime vacanze natalizie. Ci abbracciamo tutti e ce ne andiamo a letto. Non dimenticherò che i piccoli momenti che viviamo sono più importanti di tutte le cose materiali. é>


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