Massacro

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Il Danse Macabre era tornato a tormentare il suolo. Gli occhi di Valerius continuavano a rimbalzare tra le ottiche che gli davano la visuale esterna e gli indicatori che aveva davanti a sé. Gli indicatori continuavano inesorabilmente a salire, con una costanza che non aveva mai visto prima.

L'ottoniera gracchiava parole trascurabili.

Era rimasta una sola speranza per la sua anima. La speranza che i soldati della repubblica fuggissero vedendolo. Per questo aveva messo la sua macchina sotto pressione e l'aveva fatta avanzare con ferocia. Voleva che avessero paura di lui, che vedessero nel myrmidon un demone invincibile, contro cui era impossibile avere scampo. Dietro lui, l'Orleans di Francine e i due ORL01 e ORL02 non riuscivano a tenere il suo passo e andavano avanti più cauti. ORL01 e ORL02, comunque, avendo optato di usare il fucile del braccio, non avevano nemmeno bisogno di arrivare a contatto per combattere. Francine invece si, avendo la spada in pugno. Francine era l'unico pilota che avesse il coraggio di usare la spada del myrmidon.

La colonna dei soldati della repubblica avanzava ordinata. 4000 uomini, un numero curiosamente alto di cavalli, dell'artiglieria. Quando avvistarono il Danse Macabre non fecero quasi niente, per un lungo momento semplicemente non capirono, poi gli fu chiaro cosa stava accadendo e allora le cose cominciarono ad accadere.

Alcuni fuggirono, ma pochi, troppo pochi. La maggior parte si industriò dietro i cannoni, tanto per allestire una linea di fuoco. Riuscirono a disporre una linea quasi completa di pezzi, caricarli, fare fuoco.

Non aveva senso che il Danse Macabre facesse qualcosa per proteggersi. Il mondo esplose intorno a lui. La campagna fu rivoltata come l'impasto di una torta. Una palla colpì la macchina, sul fianco sinistro. L'impatto risuonò nell'abitacolo di Valerius come un rintocco di campana, poi il myrmidon si sbilanciò in avanti, oscillando come un ubriaco. Valerius capì che i giroscopi non riuscivano a compensare e prese il controllo diretto delle gambe. Si fermò, provò ad aprirle, puntarle al suolo. In un secondo lunghissimo riuscì a inchiodare la macchina in piedi, in equilibrio imperfetto, ma ferma.

Le forze della repubblica, follemente, giudicarono quella sua esitazione come una speranza di vittoria. Caricarono ancora i pezzi, questa volta prendendo la mira. Valerius avrebbe dovuto prima ricostituire l'assetto del myrmidon e poi ripartire. Non aveva mai valutato quell'opportunità. La possibilità di essere così scomposto da essere vulnerabile. La difesa del myrmidon era la sua imprevedibilità, dato dal suo muoversi su gambe. Fermo, era un inutile pezzo di ferro.

Prima che i pezzi potessero suonare di nuovo, però, ORL01 e ORL02 intervennero, forse su ordine di Francine. Non erano ancora abbastanza vicini, ma si configurarono per il tiro e spararono. I primi tiri arrivarono corti, ma gettarono scompiglio tra i soldati e alzarono un enorme polverone tra loro e il Danse Macabre. La seconda salva cominciò a fare vittime.

Valerius riuscì a rimettere in modo il suo mezzo mentre Francine gli si affiancava. Incrociò lo sguardo finto della maschera sulla faccia della macchina e intanto sentì Francine nell'ottoniera. "Gli ordini, cazzo, i fottuti ordini. Maledetta testa pazza di un inglese indemoniato!"

L'Immacolata Spada di Francia.

Non c'era più possibilità. I soldati della repubblica ormai si erano organizzati per combattere. L'avrebbero fatto, nonostante tutto. Probabilmente non erano coraggiosi, semplicemente non capivano cosa sarebbe successo.

Valerius rimise il Danse Macabre a massima velocità, raggiunse l'Orleans e lo superò, arrivò a impatto. Mentre travolgeva le linee nemica e avviava le braccia perché mulinassero ad altezza suolo sentì il sibilo della spada dell'Orleans, dietro di lui, che cominciava la sua mietitura.

Un massacro, come secondo i piani, dopotutto.

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