La decisione del pessimo generale

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Vanjan non riusciva a perdere il passo militare nemmeno da furioso. Avanzava verso Francine e i suoi piedi facevano un tac-tac-tac ritmato e costante sul pavimento. Ci si sarebbe potuto sincronizzare un pianista per un valzer. Ma per quello che riguardava i rapporti interpersonali tutt'altra cosa. Si mise ad urlare nel lungo corridoio, spaventando una donna che stava spolverando.

"Sto andando a presentarmi al cospetto dell'illustrissimo Valerius Demoire" inveì "per farmi dire come mai NON sono in partenza per il fronte belga!"

Francine era consapevole che Vanjan avrebbe reagito così, dopotutto l'idea era stata sua. Provò a schernirlo. "Siete un diplomatico, ormai Vanjan, cosa c'entrate col fronte?"

Pessima idea. "Anche se vi siete presa con la forza il comando di quest'esercito non crediate che possa stare qui a subire i vostri capricci! Né voi né il vostro balbettante amico avete il diritto di privarmi della mia uniforme."

Vanjan non si era naturalmente mai sognato, prima, di insultare un suo superiore e Francine capì bene il suo stato d'animo. Provò allora a rabbonirlo, ma lui non aveva ancora finito. "C'è del sangue su questa uniforme, GENERALE Santaroche. Non solo il mio sangue. E anche se potete credere di averne di più sulla vostra questo è irrilevante, ai miei occhi. Non siete stata voi a farmi sopravvivere nella battaglia della Morte Rossa. Sono stati quelli che sono rimasti nel fango."

Vanjan, uno dei tre piloti che erano sopravvissuti assieme a Francine alla grande battaglia contro gli inglesi. Francine aveva cercato gli altri due a lungo, invano. Non si sarebbe stupita se avesse scoperto che erano morti altrove. "Questa vostra reazione mi dimostra che la mia scelta è stata giusta."

"Quale scelta?"

"L'esperienza in battaglia aumenta la sopravvivenza, concordo con voi. Ma esiste un limite nelle battaglie che possiamo sopportare. Oltre quel limite c'è solo l'annientamento. Voi siete oltre quel limite Vanjan."

"E voi no?"

"Io non ho nessuno a fermarmi. Voi avete me."

Vanjan fece due passi indietro, mise mano alla spada che portava al fianco e la sfoderò. Frustrato la brandì contro l'aria un paio di minuti. "Un ostacolo che posso superare."

Anche Francine aveva una spada al fianco, ma non la estrasse. "Riceverete degli ordini, capitano Vanjan. Una missione delicata. Ma lontano dal fronte inglese, voi non mi servite lì. E quella spada non cambia le cose."

Vanjan tenne la spada libera, le sue nocche stavano sbiancando contro l'impugnatura, i suoi occhi non si staccavano da Francine. Trovò modo di condensare in parole tutta la sua rabbia e la sua frustrazione. "Voi non sarete mai un buon generale, Francine Valery Santaroche." E detto questo le girò le spalle e andò via.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro