La profezia del vecchio

Màu nền
Font chữ
Font size
Chiều cao dòng

Quella notte stessa un soldato semplice sfidò la pazienza del tenente comandante Vanjan andando a svegliarlo direttamente alla sua branda.

"Cosa succede?" chiese lui, sussurrando, per non svegliare nessun altro, ma digrignando i denti per il nervosismo.

"Il vecchio che è stato ricoverato oggi! Dovete venire a vederlo!"

L'ufficiale trovò a fatica il suo orologio "Adesso?"

"Si è messo a parlare ed è... molto importante..."

Vanjan era stato un uomo buono, ma prima, molto prima di quel momento. Prese il braccio del soldato e lo scrollò. "Quel demente biascica solo latino! Cosa ne sai se è importante o no?"

"No... non è così semplice, venga!"

Vanjan si sentiva responsabile non solo del vecchio, ma anche di tutti i soldati a cui aveva affidato la sua custodia. Pensando a quelli, soprattutto, seguì il soldato semplice. Si aspettava di trovare il trambusto che un demente allucinato può causare, invece trovò il vecchio seduto su una branda, con intorno il caporale che l'aveva soccorso per primo e il medico. Il suo volto era illuminato da una sola candela e pareva molto diverso da quello allucinato che aveva presentato nel pomeriggio. Questo aumentò la sua irritazione. "Mi è stato detto che voleva vedermi."

Il vecchio intrecciò le mani. Improvvisamente era chiaro che non era un frate, né in generale un religioso. "Ho una profezia che ti riguarda, tenente comandante Vanjan." disse in perfetto francese.

"Profezie? E mi ha svegliato nel cuore della notte per..."

"Tu ora andrai dal comandante del campo, gli punterai una pistola alla tempia e lo metterai agli arresti. Fatto ciò prenderai il comando del campo e porterai tutti via dal fronte."

I tre altri soldati, ascoltate queste parole, si irrigidirono. Ma non Vanjan. "Vedo che continua il suo delirio."

"No" intervenne il dottore "lei lo farà, tenente comandante."

"Dottore? Cos'è? Contagioso? Lei..."

Tutti gli uomini, vecchio compreso, estrassero un'arma e la puntarono contro l'ufficiale. "Per Valerius!" dissero.

Il primo istinto di Vanjan fu di urlare, ma dare l'allarme gli avrebbe dato poca soddisfazione, se poi fosse morto. Quindi si limitò a spalancare la bocca in un grido muto.

"Lei è il primo a volerlo fare, tenente comandante Vanjan." disse il vecchio "Conosco una persona che la conosce bene. Lei è sopravvissuto alla battaglia della Morte Rossa e lì ha capito la follia di questa guerra. Ma fino a oggi non ha avuto strumenti per fermarla. Io sono qui per darle quegli strumenti."

"Follia! Chi può conoscermi in modo tanto distorto da credere che possa tradire il mio re?"

"Francine Valery Santaroche."

"La spada... immacolata di Francia."

Il vecchio aveva colpito nel segno. Sentire quel nome cambiò completamente l'espressione di Vanjan, che improvvisamente vide... una speranza brillare all'orizzonte. Qualcosa che aveva sepolto molto a fondo nel suo animo.

"Il mio nome è Arcadio Martellone. Lei agirà domattina, quando un evento notevole attirerà l'attenzione di tutti. Prenderà il comando e poi subito lo cederà a Francine. Da lì cominceremo assieme una guerra in cui può credere, assieme ai suoi uomini."

"Un evento... notevole?"

"Mi creda, organizzarlo è stata la parte più facile del nostro piano."

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen2U.Pro