Regina di Spine

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Erano nell'ultimo degli hangar della fabbrica, il più piccolo. Francine non vi aveva mai messo piede, nelle poche ore che aveva trascorso lì. Non si era nemmeno accorta della sua esistenza.

"Gli è stato dato un nome antico, che proviene da un popolo molto lontano da qui." spiegò Martellone, indicando l'alcova.

Francine ebbe un brivido. Davanti a lei si stagliava la figura imponente di un myrmidon, una macchina spigolosa, tutta punte, una specie di regina di spine. Anche il suo volto era stato sagomato con un becco adunco e dalla sua schiena spuntavano due rostri che assomigliavano a ali ripiegate. In pugno aveva una spada sottile, più lunga di quella dell'Orleans, ma più leggera.

"Myrmidon Daikatana."

Francine gli si avvicinò. Non ne aveva paura, ma rispetto. Sentiva la forza di quella macchina, la forza scolpita nel suo ferro, quella imbrigliata dal ribollente oceano di vapore pesante e ignitium che gli scorreva nel ventre. "De Rubeille ha..."

"Valerius, prego." continuò a spiegare l'italiano. "Valerius è riuscito a comunicare a De Rubeille i disegni di questa macchina durante la sua prigionia. Ha continuato a lavorarci parallelamente all'Hanged One e poi persino mentre eravano intenti nella guerriglia. De Rubeille gli ha dato sostegno, ma è stato praticamente le sue mani."

L'abitacolo era chiuso, ma una scaletta era appoggiata al torace del mostro. Francine non resistette alla tentazione di salirla. "Che tipo di myrmidon è?"

"Un myrmidon agile. L'arma principale è la spada che ha al fianco. I rostri sulla schiena sono di protezione. I fucili sulle spalle sono abbastanza standard. Le sospensioni delle gambe non hanno eguali in nessun altro myrmidon e gli permettono cambi di direzione unici. E' veloce come i più veloci."

Francine sentì di nuovo le sue ferite bruciare, come le altre volte che si era avvicinata a un gigante di ferro. Il suo corpo desiderava quella macchina, le sue viscere la bramavano in modo quasi sensuale e proprio per questo se ne privava e assaporava il dolore che provava a farlo. "Una macchina formidabile. Ma là fuori c'è una guerra vera. Perchè vantarsene con me?"

"Perché Valerius l'ha progettata esplcitamente per lei."

"Per... per..."

"I comandi interni sono molto simili all'Orleans. Il sistema di controllo del braccio armato ne è una versione migliorata. Valerius conosce le sue caratteristiche di combattente e ha disegnato questa macchina per esaltarle. Se lei è la spada immacolata di Francia, Myrmidon Daikatana è il suo fodero."

Francine allungò una mano ad aprire l'abitacolo, ma poi si fermò, la chiuse a pugno e lo batté sulla corazza, che risuonò come un rintocco di campana. "Ma io non posso, lo vuole capire? Non posso! Sarei inutile a bordo di questa macchina."

"Sarebbe completa. Lei vaga per questa terra come una storpia, ma non lo è. Perché non accetta di doversi unire a questo essere e far trionfare quello in cui crede?"

"Ho lasciato che Germaine..."

"Valerius ha lavorato pensando a lei molto dopo la sua sfuriata su Germaine! Il suo rancore è superficiale come quello di un bambino, ma è tramite queste cose che si esprime veramente! Guardi cosa le ha dedicato!"

"E gli altri, Arcadio? Cosa sa dirmi, lei, degli altri?"

"Altri? Quali altri?"

"Quelli che sono morti nella battaglia della morte rossa! Mentre io inseguivo il mio nemico per gloria e ambizione! Li ho lasciati soli, a cercare di sopravvivere senza la mia guida! Sono morti quasi tutti! Loro come faranno a darmi il loro perdono?"

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