La cartina della Russia

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Bismark entrò nella sala tattica di Bagatto, ma Valerius non c'era, c'era solo Caleb, che girava intorno al grande tavolo su cui era stata la mappa della Russia. Un tratto di matita blu marcava la rotta che stava tenendo l'aeronave e le posizioni dell'esercito russo, una desolante deriva che si muoveva sempre più lontano da Mosca, l'obiettivo principale della missione.

"Sono stato convocato." disse il tedesco, circospetto.

"Arriverà." rispose il misterioso vecchio, senza aggiungere altro.

Bismark sapeva che Caleb non era una persona comune perché non riusciva a leggergli la mente. Tutte le volte che provava ad avvicinarsi a lui una barriera lo respingeva. Non la barriera degli inquisitori o qualsiasi altra cosa avesse avuto modo di sperimentare prima di quel giorno, c'era un potere diverso in quello strano individuo, che lo rendeva impenetrabile. Non ne aveva mai parlato con nessuno, per una sorta di pudore, ma questo lo aveva convinto a trattarlo sempre con circospezione.

"Non ha avuto modo di conoscere molto Valerius, vero?" disse d'improvviso, continuando a tenere gli occhi sulla cartina.

"I nostri destini si sono incrociati a stento." rispose il conte.

"E' un peccato, avrebbe avuto bisogno della guida di un uomo come voi."

Caleb non era impenetrabile solo ai poteri mutanti, era anche impenetrabile al semplice sguardo, la sua espressione non cambiava mai, così la sua postura e il suo tono di voce. Per questo era così evidente la stanchezza che si percepiva nelle sue parole.  "Sono ancora qui. Può approfittarne."

"Venga a vedere."

Si avvicinarono nei pressi della mappa, la mano sottile di Caleb raccontava la storia di quei giorni. "Abbiamo creduto che non avrebbero potuto inseguirci  a lungo, invece non riusciamo a staccarceli di dosso." spiegò. "Sapevamo che avremmo dovuto affrontarli, ma ci sono venuti incontro e con la loro nuova tecnologia ci hanno messo all'angolo."

"Treni." si limitò a commentare Bismark.

"Come?"

"Hanno dovuto venirci a prendere qui perché la rete ferroviaria è più capillare. La stanno usando per tenere attive le linee di rifornimento dei myrmidon così da permettergli di abbeverarsi costantemente di ignitium. E' per questo che non possiamo sfuggirgli. Anch'io ci ho messo del tempo a capire cosa stava succedendo perché non avevo la cartografia corretta delle linee ferrate della zona... come molte altre informazioni che sarebbe state utili."

"Anche voi credete che questa missione sia stata un salto nel buio vero?"

Bismark sospirò. "La tecnologia che stiamo impiegando è talmente diversa da quella che conosco che non posso giudicare se è stata una buona idea o no. Certo è che l'incertezza è tale che non potevamo sperare fosse una passeggiata."

"Le assicuro che è stato necessario, necessario a impedire qualcosa di terribile."

Bismark si impettì. "Anche voi siete fonte di incertezza e questo non è giusto e non ci aiuterò a vincere."

Lentamente, le dita di Caleb si avvicinarono alla cartina. "Risolvete questo enigma e avrete le vostre risposte."

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