Myrmidon Noah

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Fatta eccezione per i loro problemi a respirare l'aria che respiriamo noi, la fisiologia dei rettiliani nella loro forma di accolito non è molto diversa dalla nostra. 

Al di là dell'avere banalmente due braccia, due gambe e due mani con cinque dita anche la loro forza, velocità e capacità di reazione è prossima a quella umana.

Per questa ragione il Myrmidon che la razza sotterranea ha progettato per sé non è poi così dissimile dagli altri myrmidon della guerra del vapore in quanto a ergonomia sebbene si riconosce uno scarto tecnologico in alcuni componenti.

Myrmidon Noah è dotato di lunghe braccia che il pilota può guidare con l'ausilio dell'equivalente rettiliano del tarot system e che lo proteggono in un buon raggio d'azione. Ciò lo rende pericolosissimo del combattimento ravvicinato, superiore agli altri modelli che prediligono questa tecnica, l'ORL e il Konsole. I suoi lunghi artigli hanno bisogno di colpire con la giusta angolazione per essere letali, ma semplicemente roteando fanno desistere da ogni velleità d'attacco.

Il carapace che copre il suo corpo centrale è un altro punto degno di nota. Myrmidon Noah è progettato per fornire supporto vitale al suo pilota e permettergli di stare all'aria aperta per lungo tempo. Questo fa sì che la sua struttura interna debba ospitare alcuni dispositivi che non servono agli altri Myrmidon. E' il motivo per cui non esiste stacco tra la testa della macchina e il suo torace. E' opinione di molti progettisti, anche sulla base delle soluzioni di Valerius, che la testa dei Myrmidon vada sempre considerara poco più di un orpello in cui alloggiare gran parte (ma non tutti) i sensori del gigante di ferro, questo perché dargli un'efficace blindatura è difficile e in certi contesti diventa un bersaglio troppo vulnerabile. La soluzione di Noah di rinchiuderla nella stessa corazza del torace è brillante e aumenta lo spazio disponibile per introdurre un sistema di filtraggio dell'aria senza pregiudicare gli altri impianti. La corazza, poi, per la sua forma ogivale e la sua superficie particolarmente liscia, risulta molto resistente, quasi impenetrabile dai proiettili meno potenti.

Sebbene la macchina rettiliana sia comunque un miracolo di tecnologia vi sono comunque dei difetti dovuti alla scarsa esperienza dei suoi disegnatori in battaglie reali. Le sue armi da fuoco, montate intorno alla vita, risultano goffe e utili per fuoco di sbarramento e poco più. Il loro principale impiego sembra essere quello in presenza di una schiera di myrmidon, così da fornire una copertura efficace contro l'avanzata del nemico. Le gambe non sono in grado di sviluppare grande velocità, tant'è vero che il myrmidon, quando ha bisogno di maggior presa sul terreno, appoggia al suolo anche gli arti superiori, in un modo però che risulta meno agile di quanto facciano i Konsole. Questa condizione è giustificata anche dal fatto che la strategia rettiliana non prevede manovre particolarmente ampie e complesse, figlia anche questa di una scarsa esperienza nei conflitti di superficie.

In conclusione è vero quello che dicono gli storici, ovvero che non è possibile valutare la battaglia di Mosca senza analizzare cosa comporti l'avvento di una macchina da guerra così diversa dalle altre come Noah, ma questo non significa che questo fosse un qualche oggetto "magico" capace di gesti incredibili.

Dopotutto Valerius Demoire ne era stato ispiratore, forse, ma non certo progettista.

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