17. Nuovo anno in arrivo

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"Leggere con la musica in sottofondo"

Era ormai trascorso più di un mese da quell'orribile giorno, in cui tutti erano spariti, il buio riempiva le mie giornate, non stavo più bene, erano tutti troppi impegnati a fare altro, finalmente il nuovo anno era alle porte, e non vedevo l'ora di incontrare nuovamente le mie amiche.

Settembre era arrivato, i giorni che mancavano al nuovo anno si potevano contare su una mano, così chiusa nella mia stanza, iniziai a fare le valigie, un nuovo anno stava per iniziare ed insieme ad esso le nuove "avventure".
Mentre ero persa tra i miei pensieri, e la pila di panni senti il telefono vibrare:
"- Amore, manca ormai pochissimo, ho vari regali per te! Ci vediamo presto tua coinquilina.

Dopo quel messaggio e varie emoji di risposta ero felice, finalmente avrei rivisto le mie principesse, dopo quel viaggio a Formentera, ci eravamo purtroppo separate, ognuna di noi era ritornata nelle propria città natale.
Chiusi le mie due valigie rosa, fu sera, così decisi di prendere il mio pigiama con gli orsacchiotti, il mio intimo e andare in vasca, persa nell'acqua bollente, iniziai a guardare le mie foto sul cellulare.
Era passato così tanto in così poco, tra le foto della stanza, piatti disgustosi, selfie con amiche, spuntò la foto, di quella stupida rosa.
Quella semplice rosa rossa a tratti rosa, senza nessun fiocco, così come la natura l'aveva fatta.
Ricordai improvvisamente quel momento, quel semplice gesto, le sue mani sul mio corpo, e le sue labbra sulle mie.
Un pizzico di nostalgia si sentì nel mio corpo ma insieme ad esso anche un bel po' di rabbia.
Dopo quell'episodio non sentì nessuno dei due, erano spariti, nessuna traccia, zero.
Nonostante ciò non dimenticai nulla, ancora un puzzle era da formare, il nuovo anno mi avrebbe portato nuovi pezzi, e finalmente potevo capire.

Dopo circa quaranta minuti in vasca uscì con la pelle raggrinzita, avvolsi il mio corpo in un morbido asciugamano e mi asciugai in fretta, odiavo la pelle bagnata, così come i capelli bagnati sul corpo.
Dopo essermi messa la crema corpo ed essermi asciugata i capelli, ero pronta per mettermi a letto il mattino seguente ero pronta per affrontare una nuova giornata.

Venni svegliata improvvisamente da mia madre, che con il sorriso stampato in volto mi fece notare la colazione sul comodino, e mi disse di sbrigarmi a vestirmi , perché avevamo da fare.
Non ero certa di ciò che avremmo fatto quel giorno ma qualsiasi cosa,sarebbe andata bene, se lei era lì con me, in fondo sarebbero stati gli ultimi giorni di coccole. 
Dopo essermi messa degli short di jeans e una canottiera semplice scesi giù dalle scale, aspettai la mia mamma e ci dirigemmo in macchina, le strade dinanzi a me avanzavano, ma ancora non capivo dove volesse portarmi finché non finimmo difronte il negozio di Alessandro, e le chiesi:
"-Mamma, cosa ci facciamo qui? Mi sono lavata i capelli ieri.

"- L'anno nuovo sta per iniziare e non voglio che lo inizi, con i brutti ricordi, voglio che ti lasci alle spalle tutte le brutte cose, e ricominciare da zero.
Come ogni donna, una nuova vita inizia solo dopo un bel taglio di capelli.

Entrai dal parrucchiere, notai immediatamente la classe di quello studio, tutto tappezzato di nero e brillanti.
Alessandro era il parrucchiere di fiducia di tutti, da anni, nel vedermi sorrise, e senza dirmi una parola mi fece sedere su una poltroncina bianca, e iniziò con il suo lavoro.

Mise il colore in testa e mi infilò sotto un casco bollente, tanto da bruciarmi i lobi delle orecchie.
Passati i dieci minuti mi fece sedere nuovamente sulla poltroncina bianca, dove iniziò a tagliare ed asciugare i capelli, ero diventata, super bionda, con un bellissimo taglio a caschetto.

Finì dal parrucchiere, ringraziai infinitamente mia madre, lei sapeva sempre come tirarmi su di morale, nonostante non avessi più la mia lunga chioma ero felice, di aver letteralmente tagliato via l'anno trascorso.

Arrivò il grande giorno, arrivai a Serpville, il primo giorno di accademia, si sarebbe svolto domani, ma per sistemare le nostre cose ci dirigemmo in dormitorio un giorno prima.
Abbracciai finalmente le ragazze, erano bellissime, come sempre d'altronde.
Corsi nella mia nuova stanza anche quest'anno l'avrei divisa con lei.
Apri ansiosamente la stanza e rimasi a bocca aperta, era decisamente più grande dell'anno precedente, due grandi letti bianchi erano poggiati alla parete, con due grandi coperte pelose di colore giallo, delle lenzuola, dello stesso colore e dei tappeti a forma di cuore bianco, le pareti della stanza erano di un magnifico giallo, e una finestra affacciava dinanzi alla pizza principale della città, le porte erano tutte bianche, ed il bagno anche se piccolino, era grazioso, con sanitari e asciugamani giallini, era decisamente una stanza colorata.
La scrivania era invasa da libri, quaderni ed un computer, subito dopo aver sistemato le nostre cose nei nostri grandi armadi, iniziammo ad attaccare le nostre polaroid nella stanza,piccolo regalo ricevuto dalla mia coinquilina, attaccammo le foto, con vari spilli e lucine colorate.

Il primo giorno in dormitorio stava andando bene, le miei amiche erano super contente del mio nuovo taglio e del significato che c'era dietro, e nel vedermi di nuovo contenta decisero di organizzare un piccolo pigiama party, con pizze, bibite e maratona di netflix. 

Il mattino dopo la fastidiosa sveglia suonò, così decisi di alzarmi e incominciare in positività il nuovo anno accademico.
Nell'alzarmi notai le miei amiche schiacciate sul pavimento a russare, così decisi di svegliarle.
Scrissi una lista infinita di buoni propositi e finalmente, avevo iniziato con il piede giusto.
Quella mattina essendo il primo giorno volevo apparire carina, misi un leggins nero, e una corta maglietta nera, delle vans ed un cardigan rosa, capelli lisci, e un pizzico di eye-liner.

Scesi a fare colazione, la nostra prima colazione, iniziammo a salutare le nostre istitutrici che anche quest'anno sarebbero state al nostro fianco, presa la mia colazione mi diressi verso il nostro tavolo.
Finì la colazione, e mi diressi verso i bus.
Arrivai a scuola e non potetti non notare quell'enorme edificio nero, mi era mancato.
Persa nel osservare l'accademia, il mio sguardo andò fisso, sull' università, e l'unica cosa che pensai fu se anche lui dall'altra parte, stava pensando a me.

Entrai in classe, presi il secondo banco e mi sedetti, era finalmente tutto iniziato.
Una piccola donna entrò in classe, piccola, minuta e con un grande chignon sulla testa, si presentò:
"- Ciao, ragazzi sono la prof.Lisa, il nuovo anno è iniziato, nuove materie si sono aggiunte, io sarò la vostra insegnante, di "trucco cinematografico" insieme a me visiterete i vari set cinematografici, e una di voi potrà partecipare ad un evento importante, a Londra, della durata di un intero anno."
 
Udii quelle parole, e pensai subito a vincere quel maledetto biglietto per Londra, desideravo infinitamente di volare via da quella città, e raggiungere i miei sogni.

Dopo la notizia della prof Lisa, altri prof si presentarono, dal prof di trucco waterproof, al prof di angolazioni, ero fiera del nuovo anno, pronta a riempire i miei quaderni di appunti.

Dopo le lezioni una nuova ragazza in classe, decise di dare via ad una festa di inizio anno a casa sua, tutte noi prese dall'euforia accettammo, la nuova ragazza dai lunghi capelli castani con sfumature di rosa, aveva un volto familiare ma riuscivo a collegarla a nessuno, il suo nome era Tony. 

La sua festa sarebbe iniziata alle ore 20.00 di quella giornata.

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"Cosa pensate della nuova stanza? Del nuovo taglio di capelli? Chi è Tony?
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