26. Occhi di ghiaccio, cuore in fiamme.

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Simon mi prese la mano, e mi portò al nostro tavolo.
Un tavolo pieno di rose rosse, profumo di zucchero filato e una scatola al suo centro.
Quella sera mangiammo davvero bene, tra risate e sguardi persi, passai una serata davvero da ricordare, una di quelle che ti tatueresti sulle braccia, quelle serate che ti fanno ricordare che la vita ti sorridere.
Che la vita non è sempre amara, incontri di gioco ma che ti cambiano la vita.
Quella serata non volevo dimenticarla per nessun motivo al mondo, in tutta la cena, il mio sguardo non si era mai scollato da quei occhi ghiaccianti. E la mia menta per la prima volta era leggera e spensierata. Simon era la persona di cui avevo bisogno, nonostante i suoi difetti, era l'uomo giusto, attento ai dettagli...
Prima di arrivare al dolce, prese la scatola e mi disse di aprirla.
Apri la scatola e iniziai a piangere dissi solamente.
                                                               "Tu sei pazzo... non sono anelli o gioielli preziosi ma, mai nessuno mi ha fatto sentire come mi hai fatto sentire tu stasera, e nessuno mi ha mai stretto la mano, in segno di protezione come te stasera.
Simon tu sei un angelo sceso dal cielo per starmi accanto, hai tanti difetti questo è vero, ma quelli li ho anche io, insieme possiamo davvero scavalcare il mondo."

Simon mi mise la collana al collo una bellissima "S" incisa e mi portò fuori, all'ingresso del ristorante c'erano molti artisti di strada che suonavano, lui mi prese e mi fece ballare, così all'improvviso sotto la Torre Eiffel una scena da magia, e quella magia la stavo vivendo io. Quella Mel ingenua e impacciata che che anni non era più felice.
Invitai Simon a passare la notte insieme, una cosa che prima di quell'incontro non avrei mai fatto, così insieme passammo la notte a raccontarci, e guardare Parigi sotto le luci della notte, fino ad arrivare sulle rive della Senna, a guardare l'alba.
Lui mi raccontò del suo passato, dei suoi vizi e delle sue passioni, conversazioni che venivano fuori in modo naturale, conversazioni che non avrebbero mai stancato le mie orecchie, mi stavo innamorando era bastata passare la notte con lui, e non in modo fisico ma con la mente. Quello che avevo sempre pensato per me, un uomo che mi prendesse per la mente, e non solo con il corpo.
Simon si trovava a Parigi per studiare e per lavorare da ormai 3 anni, lui era appunto più grande di me, maturo e se guardavo avanti vedevo un futuro con lui, ma la distanza mi spaventava... Serpville Parigi era davvero tanto, e a me mancavano ancora 2 anni prima di finire l'accademia..
Prima che i pensieri brutti invasero la mia testa, Simon mi invitó ad entrare nel suo appartamento.
Un appartamento un po' vintage, sui toni del beige come piaceva a me.
La sua cucina piena di delizie per far colazione, ma lui mi preparò una bella colazione alla francese.
Durante la colazione le risate invasero la stanza..
"Mi sento bene" erano le parole che uscivano dalla mia bocca.
Mancava 1 giorno alla fine di quella avventura meravigliosa, e non volevo andare via, volevo restare lì con lui. Per ridere assieme.
Dopo la colazione mi portò a fare un giro nei mercatini di Parigi, così in after.
Prima di andare sapevo che non sarei tornata in quell'appartamento così scrissi sullo specchio del bagno, con il rossetto. "Grazie!💙"
Sembrava davvero una favola.

"Cosa ve ne pare di Simon? Cosa succederà dopo la partenza di Mel?" ❤️‍🩹

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