4. Voce incantata

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"Leggere con la musica in sottofondo"

Due settimane dopo l'incontro con quel ragazzo sconosciuto finalmente il mese di ottobre era entrato ciò significava verifiche ed interrogazioni al tappeto per il resto del mese, come ogni mattina ormai la sveglia era di routine e così anche le due colazioni abbondati, una in dormitorio e l'altra al bar di fiducia, che ogni mattina sfornava cornetti di ogni tipo e dimensione.

Quella settimana Kiara non era presente in quanto era partita con lontani parenti per un viaggio di famiglia che facevano spesso nel mese di ottobre,
Così la mattina al primo suono di sveglia dovevo essere già in piedi per non perdere neanche un minuto di tempo.
Imparando a stare in dormitorio e ad essere meno ritardataria, avevo anche più tempo per prepararmi decentemente, truccarmi in modo più carino ma soprattutto a passare una piastra ai miei lunghi capelli castano cioccolato.

Per una settimana intera avevo la stanza a disposizione solo per me, ciò stava a significare tenerla più in ordine possibile, per fortuna in questo non ero disordinata.

Come ogni inizio settimana prima di andare a scuola o fare colazione cambiavo le mie lenzuola e correvo a fare la lavatrice nel piano sotterraneo.

Quell'inizio di ottobre inizio settimana il sole era alto e splendente, quasi come una giornata di primavera, stavo bene e mi sentivo a mio agio.

Per la prima volta da inizio Accademia mi trovavo in perfetto orario quella mattina, essendo così di buon umore decisi di indossare il mio cardigan verde pastello con i miei amanti leggins, stivaletti con un po' di tacco e accessori vari.

Oggi ci sarebbe stata la prima assemblea di entrambi gli istituti per eleggere due rappresentati uno da parte dell'università uno per la nostra.

Mentre mi stavo preparando e stavo iniziando a ripassare il mio discorso, mi venne in mente quel ragazzo, ancora lui si.. ancora lui.
Lui e il suo dannato cappello.
Lui e la sua sigaretta tra le dita
Lui con i suoi occhi.

Stavo davvero iniziando a pensare di essere una pazza, ma quei pensieri mi tranquillizzavano, chissà se l'avrei rivisto li, in mezzo alla folla.

Scesi le scale in fretta quella mattina per dirigermi in mensa, notai l'assenza anche delle altre, per un corso fuori sede alla quale io non partecipai per l'alta quota economica richiesta, quella mattina ero sola soletta.

Finito il mio yogurt mattutino con dose di fragole fresche mi misi nel bus con le cuffiette a tutto volume.

Arrivata in Accademia essendo sola, mi misi a sedere su un banco vuoto posto a fine atrio, davanti al sole cuocente.
Con il mio foglio in mano e una sigaretta, osservai tutti i partecipanti eravamo davvero tanti, in quell'attimo ci saranno stati si e no ottocento persone, divise tra studenti di filosofia e makeup artist.

Finalmente dopo mezz'ora circa un uomo buffo con una grande pancia si mise dinanzi al microfono posto in alto al centro e iniziò a parlare era il preside Mr.Reew, uomo sulla sessantina davvero buffo allo sguardo, grandi baffi grigi all'insù e pancione dinanzi, quasi un babbo natale dei poveri, con voce squillante ci disse di fare silenzio e di prestare attenzione.

                                    "-buongiorno ragazzi sono Mr. Reew come ben sapete stamani verranno eletti due rappresentati d'istituto.
Adesso pian piano, ascolterete tutti i vostri compagni e poi pian piano deciderete chi meglio sa rappresentare gli istituti, vi chiedo tanta educazione nell'ascolto e nel comportamento in generale. Buona fortuna a tutti, e scegliete i migliori. Inoltre vi ricordò che ogni mese verrà fatta un'assemblea vi dico già che chi non parteciperà avrà l'assenza contata, quindi vi consiglio di venire.

Dopo il discorso di Mr.Reew alcuni ragazzi iniziarono a parlare dei problemi che entrambi gli istituti avevano, problemi economici problemi finanziari e problemi in segreteria.
Iniziarono a parlare di come potevano sistemare le cose e che sicuro tutti dovevano scegliere loro, perché sicuramente sapevano rappresentare al meglio il tutto essendo agli ultimi anni.

Ovviamente tutti si concentrarono a parlare dell'università, quasi nessuno si era candidato per noi dell'Accademia come se rappresentare l'accademia era sinonimo di discriminazione per loro.

Tutti filosofi bravi ad elogiare la loro sede, nessuno per noi, solo io, ma ancora non era arrivato il mio turno.

Dopo aver ascoltato quei bigotti una voce catturó la mia attenzione, una voce sicura di se, una voce al dir poco sensuale, accattivante quasi eccitante per i miei gusti, alzai lo sguardo e i miei occhi non stavano vedendo davvero quella figura, non poteva essere lui, oltre ad essere un fregno assurdo aveva anche una voce sensuale.
Era lui il tipo dal cappello buffo.

A quel suono tutto attorno a me sparì nuovamente, di muovo quella strana sensazione, ma una sensazione di benessere, chi era lui?
Perché alla sua presenza avevo farfalle che mi circondavano per tutto il corpo?
Perché mai lui.

Ad ogni suono mille brividi lungo la mia schiena, cominciava davvero a fare caldo sotto quel sole quella mattina.

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"Credo che il prossimo capitolo sia il mio preferito?? Cosa succederà? Cosa dirà di così "importante"? Cosa pensate del capitolo?❤️
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