6. Sono fregata... dannato instagram!

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"Leggere con la musica in sottofondo"

Ritornai in dormitorio, dopo quella misera sceneggiata, ero davvero furiosa, quel giorno non toccai cibo, andai diritta nella mia stanza,
Ero sola, loro ancora non erano presenti.
La stanza era vuota.
Tutto era vuoto senza di loro.
In quel momento avevo bisogno dei loro abbracci e dei loro consigli, in questo erano davvero brave.

Stanca e delusa dalle parole del tizio, ero così arrabbiata che inizia a prendere a cazzotti la porta della stanza.
L'effetto che Jugh mi faceva non era un effetto normale per me, quando ero dinanzi a lui i miei comportamenti non erano maturi, e la dimostrazione era il modo in cui avevo reagito davanti a tutti durante l'assemblea.

Nel pomeriggio decisi di scrivere nella chat di gruppo, così da metterle al corrente di tutto, dell'assemblea del dibattito e soprattutto che io avrei rappresentato l'accademia.

                                      "- Ciao ragazze sono io, oggi in Accademia durante l'assemblea, quello stupido ragazzino, ha cercato di sminuire la nostra accademia, non vi racconto tutto qui in chat, perché non ci sono parole per descrivere il tutto, preferisco farlo di persona, appena siete qui vi racconto.
Un bacio, dimenticavo, sono rappresentante.
E lui si chiama Jughad Jones.

Meno di due secondi Kiara aveva già risposto al messaggio, la mia compagnia era la mia migliore amica, sempre pronta a darmi una mano, forse stavo prendendo il suo coraggio come arma per difendermi, ognuna di loro mi stava donando qualcosa, e non le avrei mai ringraziare abbastanza.
   
                              "- Ciao,amore, bravissima, non ci deludi mai, spero non sia successo nulla di grave, ci vediamo presto mi manchi! Mi mancate tutte in realtà.
Qui in campagna è tutta una palla. Baci K.

"-Piccina, tu sei piccina davvero piccola ma così come sei, hai la forza di un uragano e lo sai bene, anche se lo smentisci sempre.
Io e le altre siamo fiere di te.
Spero non sia morto nessuno, nessuno sia finito in ospedale, sapete penso sempre al peggio.
Qui il concorso sta andando bene io e Vivian vi mandiamo un bacio grande.

Amavo le mie amiche anche per questo, nel momento del bisogno anche se non fisicamente, sapevano sempre come farmi felice e come aiutarmi.

Senza la loro presenza ero persa, era anche grazie a loro, se avevo la forza di tirare fuori me stessa, credevano follemente in me, come io credevo nella nostra amicizia, ognuna di noi era speciale, ognuna di noi aveva qualità che ci rendevano speciali.

Arrivata sera, feci come ogni sera un rilassato bagno caldo, inizia a mangiare la cena, un buonissimo piatto di brodo e della cotoletta, quella sera servizio in camera, troppo stanca per scendere in mensa.

Dopo la cena, le curiosità su Jugh erano tante, chi era mai quel ragazzo che solo al pensiero mi dava rabbia ma allo stesso tempo mi faceva ribollire il sangue nelle vene.
Oltre al suo nome non conoscevo altro, dopo vari tentativi e molti minuti sulle sue tracce, lo trovai su Instagram
"Jughead Jones",

Felice di essere una vera stalker, diedi un'occhiata al suo profilo è iniziai a leggere la sua biografia

                                           "studente universitario, amo la lettura, cacciarmi nei guai è la mia professione" .

Dopo la lettura della biografia , finii in una marea di risate, non riuscii a trattenermi, davvero non sapevo se ridere dalle sue parole o piangere per quanto era modesto.
Davvero un tipo come lui aveva una biografia così scadente?

Passai la notte sul suo profilo, avanti e indietro, avanti indietro, cliccai su ogni foto e mi misi a leggere ogni descrizione, ogni minima didascalia, ero davvero andata fuori di testa.
le sue foto erano bellissime, lui era bellissimo, sempre perso  nei suoi pensieri, foto con occhi misteriosi, e sguardo altrove.

Improvvisamente il mio dito, cliccò su un tasto indesiderato, non stavo parlavo di un semplice like, ma di una vera e propria videochiamata.

Una videochiamata, presa dal panico spensi la videochiamata, e così anche il telefono, che figura di merda avevo appena fatto, ore tre del mattino, se non era stalking questo, cosa lo era?

Il mattino seguente, la mia amata Tiffany, entrò in camera e mi buttò letteralmente fuori dal letto urlando:
                                                        "- Stai ancora dormendo ? Dove sono finite le tue sveglie? Non vorrai  fare tardi, sbrigati! La sveglia non è suonata oggi, oppure ero io a non averla sentita?

Al suono delle sue parole sbalzai in piedi velocemente, ancora rincoglionita, ricordai del telefono spento, stavo diventando scema, non c'erano dubbi.

Nella fretta di vestirmi non abbinai neanche un capo, tuta grigia, maglia gialla, scarpe bianche, coda di cavallo e via, neanche un velo di trucco niente.
Quella mattina neanche la colazione riuscì a fare, quanto tardi era realmente?

Arrivata in Accademia ero davvero affamata, neanche un cornetto niente.
Quella mattina avevo appunto dal preside, così subito dopo due tiri di sigaretta, mi gettai nell'ufficio del presiede dove si svolse a la nostra prima riunione.

Subito dopo essere entrata, notai quella splendida stanza, ampia, bianca con le pareti tappezzate di quadri, tra cui vari libri posti su uno scaffale pieno di polvere, un computer e tante cartacce, inutilizzate e piene di polvere anche loro.

Entrai splendidamente nella stanza senza bussare e ovviamente , tutti gli occhi si puntarono su di me, davvero una bella mossa, entrare senza bussare.
Così con voce ancora assonnata mi scusi del ritardo.

Il presiede con un cenno mi fece sedere, per fortuna era una persona gentile e poco esigente, quindi guardandomi in faccia capì che ancora ero mezza morta, e non mi disse nulla.

Durante tutta la riunione sentivongli occhi di Jugh puntati addosso, ma la mia concentrazione era tutta puntata sul discorso del preside, anche se la testa puntava ad altro, come sempre quando ero in sua presenza.

Mr.Reew ci raccontò dei suoi progetti per le facoltà, delle due idee e di cosa voleva ampliare tutto questo in circa un'ora.

Trascorsa quest'ora il preside ci diede circa quindici minuti di pausa, così decisi di uscire dal suo ufficio e recarmi al bar, il mio stomaco stava chiedendo pietà.

presi un croissant, è un delizioso cappuccino, mentre stavo prendendo il mio cappuccino sentii alle mie spalle, dei passi veloci, non volevo voltarmi per non gettare tutto atterra e fare l'ennesima figura di merda.

Come andrà a finire dopo la videochiamata sbagliata? Cosa succede quando prende il suo cappuccino? Cosa ve ne pare?❤️

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