"Leggere con la musica in sottofondo"

Era ormai passato già più di un mese da quel primo incontro, sopra quel muretto,  io e Jugh ormai rappresentanti, ogni mese eravamo protagonisti di quelle infinite assemblee, quel giorno se ne svolgeva proprio una, con tutta la folla all'entrata ero pronta a parlare.

Quel giorno per l'occasione misi il vestito che mi regalò mamma per il mio compleanno, un'abito rosa, con fantasie a fiori un cardigan nero, dei stivali neri.
Mi sistemai e fui pronta al peggio, la voce di Jugh si espanse tra la folla;
     "-Ciao studenti! Benvenuti, io e la mia collega, dopo varie discussioni con il preside abbiamo deciso di riunire le nostre scuole per un viaggio collettivo, andiamo in un luogo dove possiamo unire le due facoltà, arte del makeup e storia della letteratura .."

Le urla invasero l'atrio, i ragazzi furono tutto entusiasti del nuovo viaggio.
A quel punto puntai il microfono e iniziai a parlare:
      "-La destinazione che abbiamo scelto per voi, come già detto da Jughead è adatta a tutti, è Edimburgo, proclamata dall'UNESCO città della letteratura, per noi invece è prevista una sfilata speciale "Chanel Métiers d'Art".

Mentre tutti festeggiavano, mi avvicinai alle mie amiche lasciando Jugh con i suoi compagni, urlai:
"-Ragazze! Felici ?Vero? Scusa se non ho aperto bocca prima? Ho preferito farvi una sorpresa. Pronte?

"- Ovviamente, siamo tutte contente? Dopo i letti scomodi, il cibo scadente una vacanza anche se costrittiva ci serve.

Durante il discorso delle ragazze notai, lo sguardo perso di Kiara, poco presente sul discorso, non feci caso, e continuai a parlare. Sicuro era persa nei suoi pensieri.

I giorni stavano trascorrendo in modo molto veloce, forse anche troppo, il viaggio era ormai alle strette, nonostante ciò, l'entusiasmo delle ragazze scendeva ogni giorno di più, loro erano preoccupate e pensierose, non ero tranquilla, avevo la strana sensazione di essere all'oscuro di qualche loro impiccio. Mi sentivo un po' messa da parte.

Nonostante le loro facce poco felici, io e jugh uscivamo spesso, e le ragazze non si intromettevano più, il che mi faceva pensare che stavano iniziando a fidarsi di lui.

Quella sera avevo un appuntamento con lui, ero invitata ad una festa, dove sola, non sarei andata, quindi convinsi le altre, insieme iniziammo a prepararci.

Tutte  ci mettevamo un bellissimo abito, nero con alcuni gioielli color oro, delle fantastiche scarpe alte e dei trucchi fantastici, pazzeschi.

Arrivati alla festa, in auto, iniziai a bere qualcosa, birra, unico alcolico che il mio corpo riuscii a digerire.. Jugh prese un cocktail.
Notai le mie amiche nella folla, decisi così di invitare
Jugh a ballare.
In quell'istante fummo così attaccati, come il frigo alla calamite, le cozze allo scoglio, incollati come la carta sul foglio, durante il ballo mi girai e notai fuori dalla finestra, a bordo piscina le mie amiche stavano litigando con un tizio, o meglio Kiara lo fece, le altre li ferme a guardare, per poco non si gettavano in piscina, a quella scena decisi di andare fuori a controllare la situazione, lasciando Jugh nel bel mezzo del ballo, li sono in pista, chiesi scusa, prima di uscire.
Una volta fuori dissi:
     "- Kiara, cosa succede? Chi è quell'uomo?"
    
                                                          "- Va dentro, ne parliamo dopo, tranquilla, goditi la festa.
                                    
Entrai in casetta, non notai più la presenza di Jugh e nonostante le ripetute, chiamate, senza risposta decisi di prendere un taxi e tornai in dormitorio.

Rientrai, dopo l'ennesimo messaggio, mi sistemai per la notte, ed i miei pensieri presero il sopravvento, pensai a cosa stette facendo, perché non rispose, chi diavolo fu quel tizio a bordo piscina.
Mi sentii estraniata dal mondo, in quel momento mi sentii che l'unica era la mia sola presenza.
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Cosa stanno nascondendo tutti?
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••