«E così vissero tutti felici e contenti.» Marco bacia Anastasia sulla fronte. «Ora, luci spente e occhi chiusi.»
«Va bene.»
Guardo la scena incantata mentre sono appoggiata alla porta, poi decido di irrompere nella stanza. Mi avvicino a loro e m siedo sul letto.
«Buona notte, tesoro» dico rimboccando le coperte per poi baciarla sulla guancia.
«Ti vogliamo bene, principessa»
Sorride. «Anche io» e ci stritola in un abbraccio e poco dopo si addormenta.
Mi stendo sul letto e appoggio la testa sul petto di Marco. «Sembra ieri che la tenevo tra le braccia, invece sono passati già tre anni.»
«Già e forse sarebbe ora di darle un fratellino o una sorellina.»
Mi alzo di scatto e lo scruto con la bocca spalancata. «Vuoi un altro figlio?»
Alza le spalle. «Ho sempre sognato di avere una famiglia numerosa.»
«Anche io.»
«Be' allora che problema c'è? Iniziamo subito» dice guardandomi in modo malizioso.
Gli tiro un buffetto sul petto. «Ma se già facciamo fatica a gestirne una con i nostri turni, come facciamo per il secondo?»
«Come stiamo facendo con Anastasia, semplice no?»
Alzo gli occhi al cielo. «Ma...»
Non finisco la frase che le sue labbra sono sulle mie. «I tuoi pensieri fanno troppo rumore...»
Sorrido e ogni dubbio scompare. Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio come se non fossi mai sazia di lui. Mi metto a cavalcioni su di lui, mentre le sue mani accarezzano lievi la mia schiena per poi stringere i fianchi.
Presto ci ritroviamo con i corpi intrecciati che si muovono all'unisono.