Il Labirinto

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<<Attenzione, prego. Vi diamo il benvenuto a Level, vi illustreremo di seguito le informazioni principali per la vostra permanenza:

- verrete avvisati di quando potrete usufruire delle docce, del cibo, dell'acqua, dei vestiti, del bagno;
- non avrete identità fino a che non supererete l'addestramento;
- a ogni simbolo corrisponderà un rifugio;
- vi preghiamo di raggiungere le cabine ogni qual volta 'Over' avrà inizio.

Le regole di 'Over' sono semplici, ascoltate prego:

1. Mai urlare
2. Mai fidarsi
3. Mai creare legami
4. Mai spiare
5. Mai origliare
6. Gioca sempre

Infrangere le regole comprenderà usare le vostre stesse fobie contro di voi.

Attenzione, siete stati creati e ognuno di voi possiede debolezze, fobie e punti deboli.
Non vogliamo ferirvi inutilmente.

Avete due opzioni:

1. Giocate
2. Pagate

Attenzione, non è nostra intenzione farvi del male.

Sarete i primi a sperimentare 'Over', vincete e Level vi farà uscire, perdete e tornerete al primo livello, arrendetevi e la vostra esistenza su Level e su qualsiasi pianeta verrà tempestivamente cancellata.

Fate un passo in avanti e Level vi scannerizzerà. Sulla vostra nuca apparirà un simbolo, usate i vostri dispostivi di rilevamento per identificarne la forma.

Triangolo : rifugi ad est
Cilindro : rifugi ad ovest
Cubo : rifugi a nord

Contate che numero siete nella fila ed entrate nel rifugio di conseguenza, cambiatevi e aspettate nuove informazioni.

Rimanete in silenzio fino a nuovi ordini.

'Over' 0.1 ha ufficialmente inizio>>

Scanner, sensore di rilevamento, cubo.

Nord, Medea, Nord.

Medea, appuntalo, Medea è il tuo nome.

Cammina, non urlare, segui la fila, non guardare, non origliare, non fiatare.

Sei arrivata, Medea, ce l'hai fatta.

Conta, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.

16, sei il 16.

Conta i rifugi.

1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16

16. È il tuo.

Aspetta il tuo turno Medea. Conta.

1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.

È il tuo turno. Cammina, non guardare, entra.

Chiudi la porta, fissa lo scanner.

Attiva i sensori di rilevamento.

La tuta è a 10 metri da te.

Spogliati Medea.

Indossa la tuta, non perdere tempo.

Richiama i sensori e conta di nuovo.

1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16.

È il tuo turno. Esci, cammina, non guardare.

Stai in agguato, non girarti, guarda davanti.

Respira Medea, respira senza farti notare e aspetta.

<<Attenzione prego, dichiariamo ufficialmente aperto 'Over'.
Triangolo, avanza in ordine per l'addestramento di tipo 1.

Resistenza. Forza>>

Non sei tu, Medea, non è la tua categoria.

Non sudare Medea.

<<Cilindro, avanza in ordine per l'addestramento di tipo 2.

Orientamento. Difesa>>

Aspetta Medea.

<<Cubo, avanza in ordine per l'addestramento di tipo 3.

Astuzia. Strategia>>

Parla di te, Medea, è la tua categoria.

Continua a ripetere il tuo nome, Medea.

Medea. Medea. Sono Medea.

<<Camminate, prego>>

Sei fottuta, Medea, cammina.

La fila prende forma, forza Medea, è il tuo turno. Unisciti al gruppo.

Non urlare, non guardare.

Non ascoltare i rumori, concentrati sulla camminata, mantieni il passo, mantieni il ritmo.

Non parlare.

Sei nell'addestramento astuzia e strategia, ti insegneranno a cavartela, ti è andata bene.

<<Siete arrivati alle vostre destinazioni, vi preghiamo di recuperare i vostri filtri dell'aria, state per entrare all'interno di un'area delicata. Attenzione, giocatori, non avete il permesso di entrare in questa zona a meno che non vi sia richiesto.

Indossate i guanti di protezione avanzati, vi avvertiranno in caso di radiazioni, ma dovrete spegnerli per completare l'addestramento.

Triangolo, la vostra prima lezione è entrare nel campo di radiazioni.
Resistete ai pericoli a cui verrete esposti, non sarete muniti di filtri, guanti e i vostri sensori di rilevamento.
Arriverete al raggiungimento del vostro addestramento solo usando la resistenza e la forza.
Percorrerete l'intero campo e userete la forza per uscire dai 500 m2.

Verrete controllati, usate i filtri e la vostra stessa aria diventerà asfissiante.

Cilindro, la vostra prima lezione sarà difendervi dai pericoli del vostro campo.
Verrete esposti a perdite di memorie continue, dovrete ricordare l'entrata e avere come punto fisso l'uscita.
Dovrete orientarvi senza usufruire della bussola incorporata nelle vostre tute.

Verrete controllati, usate la bussola e le radiazioni elettromagnetiche rilasceranno scariche velonose.

Cubo, la vostra prima lezione è sopravvivere nel campo attraverso l'astuzia.
Avrete a ddisposizione oggetti normali, bende, coperte, bicchieri, lattine.
Identificate l'algoritmo del campo magnetico e schivate le onde e i pericoli di esso.

Verrete controllati, utilizzate i vostri sensori e l'algoritmo continuerà a cambiare.

Buon addestramento, giocatori.

In questo preciso istante i droni stanno creando attorno a ognuno di voi una barriera, nessuno interfirirà con il lavoro dall'altro.

Tenetelo bene in mente, siete da soli.

Cominciate e ricordatevi, non appena varcherete l'entrata dovrete smettere di usare i vostri filtri >>

Sarà facile, Medea, vedrai.

Il timer incorporato nelle loro tute aveva appena segnato l'inizio delle missioni e tutte e tre le categorie erano terrorizzate di entrare ognuno nel proprio campo.

Triangolo, cilindro e cubo avevano un campo di 500 m2 l'uno e disponevano di dispostivi diversi e addestramenti diversi.

Non era consentito confrontarsi, non era consentito tirarsi indietro e non era consentito sertirsi spaventati.
Medea focalizzò la sua missione, così come fece Evander del triangolo e Andromeda del cilindro.

I giocatori fecero un passo in avanti, i loro dispositivi funzionavano alla perfezione, ma dovevano resistere alla tentazione di scorciatoie.

Ma come avrebbero fatto a superare anche solo l'addestramento senza aver nulla alle spalle?

Nessuna lezione, nessun suggerimento, niente che potesse far capire ai giocatori in quale mondo fossero appena stati catapultati.

Era come successo tutto all'improvviso e allo stesso tempo come se fossero intrappolati in quel gioco da sempre, come se quella fosse l'ennesima giocata di quel terribile gioco. 'Over'.

Quale fosse la fine, però, nessuno sapeva.

Medea si fece coraggio, camminava lentamente, attenta a catturare l'algoritmo delle onde magnetiche.

Le scariche cominciarono a provocarle dolore e l'aria inquinata iniziò a farle dolere la gola.

Pensa Medea, se sei in grado di ricavare una vera mascherina da un bendaggio comune, riuscirai a farti un filtro. Devi solo trovarne un pezzo.

Lo sai fare, lo sai di saperlo fare, ma non sai da dove lo hai imparato.

Medea cominciò a correre, non riusciva a schivare le onde perché non si era ancora concentrata abbastanza sull'algoritmo, doveva trovare ciò che avrebbe consentito a non recarle danni permanenti.

Vedeva gli altri giocatori accucciarsi al suolo e si chiedeva perché?

Alzatevi forza, resistete, difendetevi, giocate d'astuzia.

La verità era che tutti sapevano, ma le immagini nel loro cervello erano così confuse che non riuscivano a tirarle fuori.

⏹⏹⏹⏹⏹

Evander si arrabbiò, non era giusto che loro non avessero nessun vantaggio.

Se respirerai quest'aria ancora per molto morirai, Evander, ma se userai i servizi a te dati solo qualche minuto fa, forse morirai lo stesso.

Il tuo campo è un labirinto Evander, quante sono le possibilità che tu possa uscirne senza morire?
Andiamo, Evander, tu lo sai!

Forza calcola!

No, no, così non va Evander!

D'accordo, devi usare la forza e la resistenza, allora non cercare vie d'uscita, non perderti, attraversa le siepi con le rose.

Ti farai male, ma ci devi provare, è il modo migliore.

Sai di poter trattenere il respiro, lo sai Evander, tu lo sai, maledizione!

Non puoi attivare i tuoi guanti, ma puoi usarli come scudo per cercare di crearti un passaggio tra le siepi.

E puoi usare un pezzo della tua tuta per provvedere all'aria, non è vietato.

Puoi farlo, stacca un pezzo dal mantello della tuta e legalo intorno alla bocca e al naso.

In quel momento, se la voce avesse potuto parlare, avrebbe raccontato la storia di Level, ma no, la voce rideva, ghignava e gli osservava ripetere le stesse azioni, ancora e ancora.

🔼🔼🔼🔼🔼

Andromeda, nel frattempo, a stento ricordava il suo nome.

Ma sapeva con certezza che l'uscita era ad Est, erano entrati da Nord, doveva solamente andare avanti.

Inizia con la A, ce la puoi fare.

Andro, Andro, Andromeda.

Andromeda, si! È il tuo nome.

Non riusciva nemmeno a concentrarsi, era come se le onde magnetiche le impedissero di fare altro se non guardare quello che a stento riusciva a definire il cielo.

Non era azzurro, non era blu, non era nero e non era nemmeno rosso, non aveva colore era solo, com'era?

Cupo, era cupo, era spaventoso, non era nemmeno un cielo e Andromeda se n'era accorta.

C'era una sorta di barriera che circondava quel posto, no, non una barriera, l'intera Level sembrava un campo magnetico, ma come?

Come era possibile che quel posto esistesse, come era possibile che loro esistessero?

Se Level era fatta di onde magnetiche, allora loro di cosa erano fatti? Forse non di carne.

Carne?

Come faceva a sapere tutte quelle cose?

Forza Andromeda, il tuo compito è orientarti nel labirinto.

Prendi una strada e non staccare la mano dalle siepi.

Avrai attacchi di perdite di memorie, ma qualsiasi cosa succeda, non staccare la tua mano.

Così, definita la sua strategia, anche Andromeda cominciò a camminare.

Talvolta non ricordava cosa ci facesse, ma poi, dopo un paio di volte, iniziò a capire l'algoritmo delle scariche, a un incrocio corrispondeva una perdita, così si fermava prima, si graffiava la pelle con le spine e stringeva i denti.

Quando si risvegliava sentiva il dolore e ricordava.

⏺⏺⏺⏺⏺

Medea ci aveva messo un bel po' a capire come trovare qualcosa che potesse aiutarla e poi un'idea le balenò in testa.

La voce non aveva parlato di bussole per il cubo, quindi lei poteva usarla, non sapeva come attivarla però.

Astuzia, ma certo!

Tutto aveva un significato e se lo scanner l'aveva identificata come parte della squadra cubo allora forse l'astuzia e la strategia erano il suo forte.

Ma certo! Lo aveva appena provato!

Aveva pensato alla bussola sicuramente prima degli altri.

Non poteva usare i sensori di rilevamento, ma nessuno aveva parlato degli scanner portatili.

Avevano uno scanner in una delle tasche della tuta, lei lo sapeva.

Si tastò il corpo e lo trovò, lo fece volteggiare in alto e una voce ne venne fuori.

《Benvenuta giocatrice, hai pensato allo scanner portatile e l'hai trovato, sei per caso un cubo?》

Medea inarcò il corpo verso quel piccolo macchingegno, inclinando la testa.

Se non poteva parlare, come avrebbe fatto ad esporre il suo problema?

Lo scanner si richiuse su stesso e un attimo dopo era come se fosse entrato nella sua testa.

《Non vi hanno nemmeno spiegato come stabilire la connessione bluetooth tra voi e i vostri scanner? In che razza di gioco siamo, andiamo!》

Medea sorrise.

《D'accordo, te lo spiego io, all'altezza delle tue caviglie hai un pulsante sulla tuta, premilo per dieci secondi e riuscirai a stabilire la connessione tra noi due. Ti basterà pensare ciò che devi chiedermi》

Medea si tastò la caviglia con le dita e trovò il pulsante, poi pensò a ciò che voleva chieder lui.

《Ho bisogno del tuo aiuto per trovare la bussola, sto cercando bottoni, fessure e tasche nella tuta, ma non ho idea di come fare a trovarla》

Tossì, ma si ricompose, prese a camminare per poter trovare uno straccio da allacciarsi attorno al naso e alla bocca.

Nel frattempo lo scanner parlava con lei.

《Sei proprio un cubo! Hai pensato alla bussola, per attivarla dovrai toccare con le dita tre volte il simbolo del cubo all'altezza della tua nuca. La bussola è incorporata nella tuta ed è a connessione Bluetooth, perciò non è un oggetto, apparirà nella tua mente》

Medea si accasciò a terra, raccogliendo un pezzo di stoffa quasi lercio.
Lo fissò delusa e pensò che metterselo forse non avrebbe cambiato nulla.

《So a cosa stai pensando, ricordi la connessione Bluetooth? Ti do un consiglio, mettilo, non ne troverai di migliori. Oh, quasi dimenticavo, la mia batteria ha un limite, per spegnermi devi pronunciare, o meglio pensare, una siglia : CuboGroup; per mettermi in carica fammi volteggiare in senso antiorario. Buona fortuna Cubo!》

Medea fece come richiesto, lo spense e poi, facendolo volteggiare in senso antiorario egli si mise in carica.

Si toccò successivamente la sua nuca tre volte e una schermata apparve davanti ai suoi occhi.

《Inserire la destinazione》

Medea sussultò e poi, titubante, aprì la tastiera dello schermo e a caratteri cubitali scrisse:
Uscita Labirinto.

《Calcolo itinerario, possibili uscite e tranelli in processo》

Forza Medea, ci sei quasi, aspetta un altro po'.

La bussola divenne un ologramma, Medea lo sfiorò e represse il fiato che stava per uscire dalla sua bocca.

Il sentiero le veniva indicato dalla bussola, ma qualche volta doveva far fronte a più sfide nello stesso momento, ci volle un bel po', ma prima del calar del sole, Medea era riuscita ad uscire dal labirinto.

Sulla sua tuta comparve un bollino verde e poco dopo la voce si fece risentire.

《Congratulazioni, hai raggiunto la destinazione. Ti preghiamo di raggiungere i tuoi compagni e rimetterti in senso. Attenzione, giocatrice, se terrai a lungo quella stoffa intorno alla bocca, soffocherai》

Medea finì per alzare gli occhi al cielo, si strappò dalla bocca dell'indumento lercio e riattivò il filtro dell'aria. Respirò a pieni polmoni e dopo essersi ricaricata raggiunse gli altri.

Alle loro spalle un timer segnava ancora una mezz'oretta, se non fossero riusciti ad uscire che cosa sarebbe loro successo?

Medea si accasciò per terra e senza rendersene conto perse i sensi.

⏹⏹⏹⏹⏹

Evander continuava a sanguinare, si sforzava, urlava nella sua mente, straziato dal dolore dei rovi.
Sentiva la sua faccia andare a fuoco e sentiva di non riuscire a trovare la via d'uscita.

Un altro sforzo Evander, ci sei quasi.

Sentì un fruscio diverso dagli altri, sobbalzò, inciampò e cadde con la faccia a terra.

《Congratulazioni, hai raggiunto la destinazione. Ti preghiamo di raggiungere i tuoi compagni e rimetterti in senso. Attenzione, giocatore, hai usato la forza corporea per attraversare i rovi, se non provvederai a curarti il tuo corpo cederà》

Evander annuì e scortato da due colossi raggiunse gli altri.

Gli fu intimato di attivare i suoi filtri e finalmente respirare.

Una ragazza giaceva per terra e colpito dell'indifferenza degli altri si chinò vicino a lei.

Sulla tuta aveva un bollino verde, c'era scritto Medea.

Controllò la sua tuta, era apparso il suo nome anche lì, che cosa strana.

La scosse leggermente, la vide sobbalzare, ma di risposte nemmeno l'ombra.

Si misi lì affianco a lei, contando le persone che man mano uscivano dal libirinto e tenendo d'occhio il timer che non azzardava a fermarsi.

🔼🔼🔼🔼🔼

Andromeda strizzò gli occhi, digrignò i denti e si preparò alla prossima scarica.

Ne aveva prese così tante che ormai faticava a reggersi in piedi.

A tratti camminava, a tratti correva presa dalla rabbia e ancora, a tratti, quasi strisciava dal dolore.

Stanca e quasi sull'orlo delle lacrime strinse i rovi tra le mani e un secondo dopo le sue ginocchia toccarono il suolo.

Era ruvido.

È ruvido Andromeda, sei uscita! Ce l'hai fatta!

Poco dopo un rumore straziante li costrinse a tapparsi le orecchie, il timer segnava 00:00.

Era uscita appena in tempo?

Fuori si era ormai fatto buio e le temperature cominciavano a raffreddarsi.

Andromeda si sdraiò sulla schiena e attivò i filtri dell'aria per trovare un po' di pace. Lacrime copiose si posarono sulle sue guance mentre il petto non azzardava a placarsi. La gola le bruciava e le sue vene pompavano il sangue troppo velocemente.

Sorrise, era uscita.

《Congratulazioni, hai raggiunto la destinazione. Ti preghiamo di raggiungere i tuoi compagni e rimetterti in senso.

Attenzioni giocatori, siete passati al vostro primo addestramento. Verrete aggiornati quotidianamente rispetto all'andamento delle vostre prossime sfide.

Finite i livelli nel minor tempo possibile e Level vi premierà; il primo che riuscirà a battere il record si guadagnerà un pass speciale e arriverà direttamente all'ultimo livello.

Vi preghiamo di dividervi in categorie e raggiungere i vostri stabilimenti》

Quasi come bruciati da una scossa i giocatori si rimesero in fila e uno dopo l'altro, senza fiatare, rifecero la strada di quella mattina.

Mattina, pomeriggio, sera.

Chissà se a Level il tempo era sempre quello.

C'era chi faticava a camminare, scosso dai tremiti delle scosse prese in precedenza;
C'era chi indossava ancora i filtri per recuperare le ore di aria perse all'interno di un maledetto labirinto a prova di radiazioni;
C'era chi, ancora, fissava il suo nome sulla tuta incredulo.

《Avete un minuto, entrate e cambiate le vostre tute. Vi sono state affidate quattro tipologie di tute:
1. per gli addestramenti
2. per i livelli
3. per il vostro orario di sfogo
4. per dormire

Ognuna di loro possiede caratteristiche che le distinguono.
Le tute per gli addestramenti sono munite, come avrete notato oggi, di sensori in grado di facilitarvi le cose.

Le tute per i livelli sono munite di armi, sensori, invisibilità e modificatore di sembianze.

Le tute per l'orario fuori da tutto ciò sono munite di dispositivi che non vi permetteranno di creare legami.

Le tute per dormire sono invece pensate attraverso sensori di rilevamento che vi avviseranno in tal caso qualcuno decidesse di entrare nei vostri stabilimenti.

Indosserete ora le tute per l'orario di sfogo.

Il vostro tempo comincia ora》

Come fulmini i giocatori piombarono dentro i loro rifugi, ognuno nel proprio territorio.

Si vestirono in fretta e senza perdere tempo, prima che scadesse il tempo, erano tutti in fila.

Medea, Amdromeda ed Evander si frenarono dall'istinto di guardarsi intorno.

Nessuno osava muovere un muscolo.

《Giocatori, vi preghiamo di recarvi nelle rispettive sale di relax, sarete forniti di cibo, acqua e altri bisogni》

Ancora una volta si mossero come pedine, quasi come mosse da un burattinaio.

Entrarono in una stanza, guidati dai droni, al centro un tavolo grosso e qualche divano sgualcito e con le molle fuori in un angolo di essa.

Pullulava già di gente che a tratti rideva e a tratti piangeva.

Fissavano i nuovi con aria triste, alcuni compiaciuti, altri più compassionevoli che sentivano il bisogno di spiegare loro tutto.

Era una stanza grossa e al contempo piccola, era spoglia, umida e le pareti sembravano cedere da un momento all'altro.

I giocatori ignorarono le condizioni, repressero un rigurgito e attesero indicazioni.

《Potete sedervi giocatori e potete parlare, ma ricordatevi, non vi è autorizzato creare legami》

Si sedettero e i giocatori piu grandi con loro.

Un ragazzo prese posto accanto a Medea, le sfiorò la mano da sotto il tavolo e lei sobbalzò.

《Sono io, Medea. Sono Esteban》

Le sussurrò, manteneva lo sguardo dritto, gelido, composto.

《Non so di che cosa tu stia parlando》

Gli rispose in tutta fretta.

La Voce li interruppe.

《Potete cominciare a mangiare e bere》

Un attimo dopo si materializzò davanti a loro un piatto di riso nero e un bicchiere colmo di una sostanza blu, erano solo i nuovi ad essere titubanti, i più 'anziani' cominciarono a mangiare e boccone dopo boccone il tavolo cominciava a svuotarsi.

《Sei tornata al punto di partenza, Medea?》

Lei non rispose.

《Come accidenti hai fatto a tornare al punto di partenza?》

Medea si innervosì, represse l'istinto di battere i pugni sul tavolo.

Sei più forte di cosi Medea, non lasciarlo vincere, ricorda le regole

《È gia la decima volta che ripeti il labirinto, si può sapere che cosa hai sbagliato questa volta?》

La sedia strisciò contro il pavimento, si volsero tutti a guardare lei.

Se ne pentì, ma fu troppo tardi.

Si incamminò verso il divano, si sedette composta e guardò diritta davanti a sé.

Estaban la raggiunse dopo poco.

Non poteva non dirle cosa fosse veramente Level.

《Ascolta lo so che non ti ricordi di me, ma io si, so che non vuoi ascoltarmi e che la tua tuta te lo impedirà, se mi ascolterai manderà degli impulsi alla scheda madre e riceverai delle scosse; ti reinsegnerò a manometterla più avanti.

Ora ho urgenza di dirti altro.

Quando non superi un livello finisci nelle basse fondamenta di Level.

I droni ti torturano e ti rubano i ricordi, è un processo che dura anche mesi, ma poi un giorno vi risvegliate e non ricordate nemmeno come vi chiamate.

Level vi ripiazza nell'addestramento, non c'è modo di uscirne, più vai avanti e piu è difficile vincere.

Sono al livello 40 e sono stato riportato indietro parecchie volte, ma non posso aiutarti se non me lo permetti》

Medea lo guardò, ma la tuta non le permise di cercare nei suoi occhi nemmeno un briciolo di sincerità.

《Lo so, fa male》

Le sussurrò.

《Come fai a dirmi queste cose? Non ti controllano?》

La sua stessa voce tremava, sembrava che qualcuno si divertisse a ballare sulle sue corde vocali.

《Te l'ho detto, la mia tuta è manomessa e poi questo è l'unico posto dove Level non può controllarci. C'è stata una rivolta mentre tu eri laggiù. I giocatori sono riusciti a creare una barriera intorno a questo posto e le altri basi degli scaglioni》

Non sapevano per quanto tempo erano rimasti a fissare il vuoto, Medea non sapeva nemmeno se credere a quelle parole o definirle uno scherzo, non sapeva nemmeno se poteva fidarsi, ma sapeva che era contro le regole.

Il flusso dei suoi pensieri venne poi bloccato dalla Voce.
Venne loro detto di ritornare alle loro basi e infilare la tuta da notte.

Medea si coricò continuando a pensare a quelle parole, mentre Evander e Andromeda, all'oscuro di tutto, si concessero un po' di pace dopo l'ennesima giocata in quel labirinto maledetto

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Eccoci al primo capitolo di Warning Levels!
Ho aspettato tanto prima di poter pubblicarlo, non nego che ho avuto paura di non essere all'altezza delle aspettative di wattpad con questa storia.
Spero vivamente vi possa piacere!

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