capitolo 12

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ZampadiPuma si risvegliò, tremando come una foglia e tutto ricominciò a muoversi.
I rimanenti tre leader si guardavano preoccupati chiedendosi che fare. Anche il gruppetto di gatti del Clan del Tuono a cui lei e ZampadiMarmo si erano aggiunti stava discutendo su che cosa sarebbe accaduto.
La gatta si allontanò da loro silenziosamente e raggiunse GiglioBianco: parlare direttamente con StelladiRugiada non avrebbe avuto senso, chi crederebbe in un momento di difficoltà a una piccola apprendista? La mentore bianca aveva gli occhi sgranati e si stava ancora riprendendo dallo schock: "Ehm...GiglioBianco... GiglioBianco forse io so che fare..." disse la gattina ocra, la vice prese fiato per rispondere ma venne interrotta da un miagolio femminile che rimbombò per tutto Quattr'alberi: "Il Clan della Tenebra ha combattuto contro grossi cani selvaggi dagli occhi malvagi! Io sono stata testimone di una lotta all'ultimo sangue. Sono morti moltissimi gatti ma anche alcuni canidi. StelladellaNotte ha perso tutte e otto le sue restanti vite contro il capo del branco. Negli sguardi di quelle creature c'era puro disprezzo come se combattere contro quei valorosi gatti volesse dire scendere troppo in basso rispetto al loro rango! Nessuno potrebbe batterli...quel territorio è perso..." sussurrò in fine. Sulla grande roccia da cui di solito parlavano i leader si era posizionata una gatta grigia con strisce più scure, la pancia bianca e gli occhi dorati persi nei ricordi.
A terra si trovava un'altra gatta che si muoveva a disagio: la maggior parte del pelo era di un grigio scurissimo che diventava proprio nero sulle zampe, le orecchie e la fine della coda, lungo tutta la spina dorsale, dal naso scuro alla coda nera, sembrava che fossero caduti tanti fiocchi di neve che l'avevano resa, a puntini, di un bianco quasi accecante, ma i suoi occhi erano la cosa più sorprendente: il loro colore era quello del più puro argento.
Tra la folla si sentivano miagolii indignati ma anche molto preoccupati.
Alla fine un gatto nero e bianco urlò: "E tu chi saresti?" La gatta rispose, quasi orgogliosa del suo nome: "Mi chiamo StormSoul e quella la sotto è mia sorella, SilverSong. Siamo solitarie che abitano in questi territori da molte lune ormai" ora i bisbiglii si moltiplicarono: "Che cosa dovremmo fare noi?" Chiese StellaMaculata, leader del Clan del Tuono: "Dovremo accogliere i sopravvissuti e prepararci per stagioni dure" si ritrovò a rispondere con naturalezza ZampadiPuma per poi ripetere, con più sicurezza: "Dovremo accogliere i sopravvissuti e prepararci per stagioni dure!!!" Tutti intorno si girarono a guardarla e lei si sentì in imbarazzo: "Sì, insomma...io credo che sia questo quello che dovremo fare..." i felini intorno a lei si guardarono scambiandosi varie opinioni.
StelladiRugiada, fra la folla, aveva un espressione preoccupata e diede voce ai suoi pensieri: "Come faremmo a decidere con che Clan si uniranno?" Un silenzio tombale seguì la domanda, poi uno stridolo miagolio si fece sentire: "Non siamo mica morti...possiamo decidere da noi..." tutti si girarono verso la gatta scura che aveva parlato: "Per esempio io vorrei unirmi al Clan del Fiume" anche gli altri felini malridotti decisero di unirsi alla gatta decidendo a che gruppo di gatti aggiungersi.
Alla fine si unirono al Clan del Fiume 4 gatti: la prima, di cui abbiamo parlato sopra che si chiamava CuoreScuro e suo figlio Zampad'Ileo, come originari del Clan della Tenebra, StormSoul e SilverSong come solitarie che non ritenevano più la loro ex vita sicura.
Anche se aveva già incontrato Zampad'Ileo ZampadiPuma stentò riconoscerlo, probabilmente ormai era attacato alla vita con un solo artiglio: era ancora più piccolo di come lo ricordava, pieno di ferite e sangue incrostato sul manto e magrissimo.
"Eh sì queste saranno stagioni dure..." si ripetè nella mente l'apprendista.

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