capitolo 11

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Il raduno. Il suo primo raduno. ZampadiPuma non stava più nella pelle, insieme a lei sarebbe venuto anche suo fratello, CuoreSplendente e L'Azzurra.
Sarebbe stata una notte fantastica!
Be, questi erano i pensieri di una giovane apprendista ma per StelladiRugiada quello sarebbe stato un ritrovo piuttosto complicato: dovevano portarsi dietro i cadaveri dei gatti del Clan della Tenebra, e non si fidava nemmeno a lasciare il campo semi-vuoto. Per giunta dubitava che i non-guerrieri sarebbero riusciti a raggiungere Quattr'alberi ridotti come erano. Ma la luna piena risplendeva incoraggiante: il Clan della Stella li avrebbe aiutati.
***
A un segno della leader il Clan sel Fiume corse fino alle radici delle 4 grandi querce. Ritardarono solo i gatti che portavano i cadaveri del Clan della Tenebra.
Si riconosceva solo l'odore del Clan del Tuono.
ZampadiPuma e ZampadiMarmo si avvicinarono a un gruppo di apprendisti: "Ciao" dissero in coro i due fratelli: "Ciao" rispose loro una gattina dorata con un paio di fantastici occhi color del cielo: "Come vi chiamate?" "Io sono ZampadiMarmo e lei ZampadiPuma dal Clan del Fiume" "Molto piacere, io sono MusoCandido, mentre loro sono ZampaMarina" e indicò con la coda una gattina grigia con singolari occhi verde-azzurro: "E questi tre fratelli sono ZampadiTempesta, Zampad'Alba e ZampadiFiamma" i tre fratelli (il primo grigio striato con la pancia bianca, la seconda rossiccio-dorata e l'ultima arancione) salutarono educatamente, ma improvvisamente irrigidirono i muscoli e soffiarono a qualcosa alle spalle di ZampadiPuma e ZampadiMarmo. I due si girarono e videro i cadaveri dei gatti del Clan della Tenebra: "Cosa sono quelli?" Domandò minaccioso ZampadiTempesta, ZampadiMarmo, per niente intimorito, rispose: "Sono gatti del Clan della Tenebra che ci hanno attacato e, come potete vedere, noi abbiamo dato loro il benservito" i gatti si rilassarono un po' senza però staccare gli occhi dai corpi: "Come mai sono così magri?" Chiese MusoCandido: "Soffrono la fame anche più di voi!" Rispose una voce stizzita, il gruppetto si guardò intorno ma non vide nessuno. Cercavano ancora da chi provenisse quel miagolio quando un'orda di gatti scese fino a Quattr'Alberi.
Il loro odore era confuso, a metà fra quello del Clan del vento e quello della Tenebra. Alcuni gatti estremamente snelli, un poco sciupati ma muscolosi stava trasportando degli scheletri il cui ventre però si muoveva su e giù.
Tutti si girarono verso i nuovi arrivati, una gatta bianca si fece portavoce per i Clan appena aggiuntisi al raduno con voce angosciata: "Stavamo arrivando, quando abbiamo trovato loro. Sono una decina, non di più. Alcuni hanno profonde ferite..." ZampadiPuma si sentì gelare il sangue, d'impulso guardò verso il cielo. Quando alzò il muso vide una della quattro querce, aveva poche foglie, i rami erano secchi.
Tutto si fece silenzioso, ogni gatto si bloccò come per magia. Qualcuno era stato immobilizzato mentre saltava, qualcun altro mentre rizzava il pelo, c'erano alcune foglie ghiacciate a mezz'aria, in più ogni oggetto prese una tonalità grigiastra: "Non permettere che muoia l'albero, non permettere che si sciolga il Clan della Tenebra" ZampadiPuma vide un gatto nero. Quel gatto nero aveva un nome, un nome maledetto nel pensiero dell'apprendista: BucoNero il vice del clan oscuro, il felino che aveva ucciso Gocciad'Oro: "Che cosa dovrei fare?" Chiese lei. In realtà avrebbe preferito saltargli alla gola ma si trattenne riflettendo che probabilmente ormai quel mostro faceva parte del Clan della Stella: "Convinci qualcuno a far parte di un nuovo Clan che prenda il nostro posto, riorganizzando i territori forse..." "Zitto" una voce autoritaria lo interruppe: "Non è questo ciò che desiderano gli antenato" disse una gatta nera e slanciata, poi aggiunse con voce più dolce: "Io sono l'ormai ex leader del Clan della Tenebra.
Sono stata incaricata di avvertirti che questo è l'inizio della fine, cercare di riunire un nuovo clan porterebbe solo alla morte di altri gatti. Aiutate i sopravvissuti: non potete fare altro.
E ricorda sempre questo è l'inizio della fine..."

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