capitolo 2

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Una luna dopo....

Puma fu svegliata da un frullio d'ali sopra il suo naso. Quando aprì gli occhi vide uno strano insetto con due ali turchese, non aveva mai visto una creatura simile. La osservò mentre svolazzava sopra le teste di Marmo, della madre, di OcchiMarini, che aveva da poco partorito i piccoli Squama, Brina, Pioggia, e per ultime la bestiolina planò su RuscelloAzzurro e FioccodiNeve per poi raggiungere l'uscita della tana. Sempre più incuriosita Puma controllò che tutti dormissero poi scivolò fuori.
All'inizio la luce la accecò poi la sua vista si adeguò e quando si guardò intorno decise di lasciar perdere la farfalla: quello che c'era qui era di gran lunga più interessante, infatti non solo gli occhi ma anche il naso venne riempito di informazioni. Prima di tutto Puma vide delle piccole capanne/tende sparse per tutto il campo, e guardandosi dietro si rese conto che anche la sua casa era una di queste costruzioni. Per capire a chi appartenevano bastava usare il naso: davanti a lei si sentiva l'odore di CuorediTempesta, ma flebile perchè coperto da decine di altri che lo confondevano. Aveva sentito da sua madre che papà abitava nella tana dei guerrieri insieme a molti altri gatti quindi suppose che fosse quella davanti a lei la casa del padre. Li accanto si sentiva molto forte l'odore di StelladiRugiada, ma il profumo proveniente dalla tana vicino a casa sua non lo aveva mai sentito, ne era sicura, non rimaneva che scoprire a chi appartenesse.
Così, con fare sospettoso, si intrufolò dentro, be avrebbe dovuto "intrufolarsi" ma in realtá ruzzolò inciampando su un sasso e atterrando dritta dritta sul muso sfregiato di un vecchio gatto. Naturalmente l'animale, sentendosi arrivare quel bolide proprio sul naso aprì gli occhi di soprassalto e si guardò intorno con tutti i muscoli tesi, quel movimento svegliò una coppia di gatti vicino a lui: "MusoScrosciante! Che succede?!" L'altro non aveva ancora capito cosa lo aveva svegliato così Puma tentò una manovra evasiva ma mentre la piccola metteva la prima zampina alla luce del sole una voce la fece sobbalzare: "Piccola, hai già fatto la tua prima entrata nella tana degli anziani, e direi che se la ricorderanno bene", lentamente la cucciola si girò verso il miagolio. Davanti a lei si trovava una bellissima gatta del manto candido e gli occhi di ambra, il nasino rosa e lunghi baffi chiari: "Tu sei la cucciola di MantodiCascata, vero?" Lei la guardava indecisa se essere spaventata o rassicurata: "Oh, scusa non mi sono presentata. Mi chiamo..." la voce del gatto che Puma aveva svegliato rieccheggiò nella capanna: "GiglioBianco, essendo vice dovresti evitare questi "incidenti": io, OcchiBlu e CodaChiara ci siamo presi uno spavento!" E mentre lo diceva si affacciava all'uscita e scoccava un'occhiataccia alla cucciola. GiglioBianco stava per ribattere quando un'altra gatta uscì dalla capanna: "MusoScrosciante, è solo una cucciola, altri hanno fatto anche peggio. Devo forse ricordarti..." "No, no non serve. Non sono ancora così vecchio da dimenticare chi ti molla una zampata".
GiglioBianco spostò delicatamente Puma dietro di se con la coda, poi rivolse un'occhiata a OcchiBlu, la cucciola conosceva l'odore della vecchia gatta perchè era venuta spesso da MantodiCascata e da quello che le diceva la madre aveva capito che OcchiBlu era sua nonna.
Mentre ricordava questo la vice aveva miagolato: "Ora è meglio che riporti al nido la piccola peste" e poi la aveva presa per la collottola riportandola nel nido.
Dormivano ancora tutti così la gatta argentata le consigliò di cercare di dormire ancora un po' e uscì.
In realtà la piccola non aveva alcuna voglia di dormire ma, senza che se ne accorgesse, gli occhi le si chiusero e piombò nel sonno profondo tipico dei cuccioli.

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