capitolo 25

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ZanndiPuma guardò il luogo dove era nata e cresciuta come se non lo avesse mai visto prima poiché, effettivamente, era così: lei non aveva mai osservato tanta desolazione in quel posto quanta ne trovava oggi. Il terreno era divenuto rosso; rosso sangue. Ovunque era inzuppato e quando ci si camminava sopra usciva in superficie il denso liquido color porpora. Il campo era disseminato di cadaveri scheletrici, fatti a pezzi. L'odore era nauseabondo. Tutte le capanne erano distrutte e gran parte del canneto aveva fatto la stessa fine.
La guerriera ebbe un conato di vomito alla vista di quella che fino al giorno prima definiva "casa".
Tutti i gatti intorno a lei erano rimasti esterrefatti e tremavano quanto lei.
StelladiGiglio balzò giù dalla roccia e miagolò: "Prima di andare doneremo degna sepoltura, ai nostri cari ma non potremo completare la veglia poichè il Clan della Nuova Alba può essere ancora in agguato" la sua voce era triste e oppressa.
E così cominciò un lungo lavoro da becchini, alla ricerca di quali, fra tutti quei morti, fossero appartenuti al Clan del Fiume.
Ciascuno cercava di riconoscere, prima, chi era stato suo grande amico, oppure i familiari, mentori e apprendisti.
Fu un'impresa ritrovare anche solo il colore originale del manto in quei corpi martoriati. Nessuno si curava di cosa facessero gli altri, nessuno aveva occhi che per chi non avrebbe più potuto ricambiare i loro sguardi.
ZannadiPuma si aggirava come un fantasma fra la desolazione degli altri, il manto sanguinante, gli occhi opachi e le zampe  macchiate dal rosso che defluiva dalla terra, ogni volta che appoggiava i cuscinetti. Apatica: niente lacrime, niente grida straziate o invocazioni. Unicamente il silenzio inespressivo.
Solo quando inciampò in un corpo bianco si riscosse dal suo sonno. Zampad'Ileo. Ancora lui a infilarsi nella sua mente e cancellare tutto il resto.
Sembra quasi che stia dormendo... un pensiero sciocco ma che attraversa la testa di chiunque quando non vuole ammattere che non potrà più riabbracciare un caro. La prova inconfutabile che noi non ci rendiamo conto dell'immensità del dopo, la prova che noi non possiamo neanche immaginarlo; per noi loro si sono semplicemente addormentati per sempre. Ma questo è normale, è nella nostra natura inconscia e non la possiamo cambiare.
Sembra quasi che stia dormendo... per ZannadiPuma questo pensiero divenne insistente e prepotente fino ad impossesersi di lei: "Svegliati, dai!" Esclamò infine, in tono giocoso: "Non fare il finto tonto!" Ridacchiò la guerriera, con una luce felice negli occhi. Naturalmente il cadavere non si mosse così la gatta marrone alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa: "E va bene! Dormiamo un'altro po'" e si sdraiò accanto al freddo corpo bianco e chiuse gli occhi.
***
"Andiamo Clan del Fiume! Il nostro dovere è compiuto!" StelladiGiglio accompagnò le sue parole con un gesto della coda. Comminò oltre le canne mentre dietro di lei si formava una fila
"Manca qualcuno?" Chiese la leader la cui vista era ostacolata dalla vegetazione. Dei sussurrii si levarono dal gruppo di gatti poi si sentì il grido di ArtigliodiMarmo: "Mia sorella non vuole venire via!" WarriorStar stava dicendo qualcosa che però risulto inudibile.
ZannadiPuma si trovava vicino all'ultimo morto del Clan del Fiume non ancora seppellito: Zampad'Ileo. Ruggiva contro al fratello e alla sua compagna: "Non lo lascio solo! Io lo amo!" Scuoteva la testa e ringhiava mentre gli altri cercavano di convincerla ad andare via. "Se rimani qui il Clan della Nuova Alba ti ucciderà!" "No! Ci sarà Ossod'Ileo a proteggermi!" Contrabbattè all'avvertenza di CodaBagnata. "Ossod'Ileo?" Domandò L'Azzurra; ZannadiPuma la fissò terrorizzata ed esterrefatta: "Gli è stato dato il nome da guerriero insieme a me e ad ArtigliodiMarmo!" La voce era ormai isterica: "Perchè ci prendete in giro?! Ossod'Ileo fa finta di dormire ma... ma vi sente! Non vi vergognate?! I... io vi odio!" Sputò fuori lei in lacrime. ArtigliodiMarmo non credeva a ciò che sentiva: sua sorella era impazzita. Il problema era che ne parlava con un tono così sincero, sembrava tutto così credibile che... quasi ci credeva anche lui. Non capiva più niente e alla fine esplose: "Se lei rimane io resto con lei!" Tutti si voltarono verso di lui. Poi WarriorStar annuì: "Anche io rimango" in quella frase era celata una muta preghiera al Clan della Stella.
La leader annuì: "Qualunque cosa voi decidiate e qualunque cosa noi facciamo è già deciso dunque non vedo perchè fermarvi... l'unico motivo è che vi voglio bene ma questo non cambia niente, terrà solo accesa in me una fievole speranza che voi torniate" e con queste parole StelladiGiglio si girò, giusto in tempo per nascondere le lacrime.
Dietro di lei si aggiunsero altri, alla fine rimasero loro tre e CodaBagnata, che non aveva la forza di abbandonarli.
ZannadiPuma sorrideva, e per un attimo sembrò tutto quasi normale, ma poi lei leccò la testa di Zampad'Ileo e cominciò a parlargli  tranquillamente.

Angolo autrice

Ma ciao! Non aggiorno da un'era geologica ma... ciao! Ho avuto la febbre per una settimana dopo l'Inghilterra e in più mi si è cancellato il capitolo dunque amatemi solo perchè ce l'ho fatta.
Cosa ne pensate di ZannadiPuma? Personalmente non pensavo minimamente che sarebbe finita così!

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