capitolo 32

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Quella notte gli ululati si moltiplicarono. Si poteva immaginare che qualcosa bollisse in pentola. Qualcuno ci arrivò? Certo che no! Per questo quella mattina fu tanto terribile...
***
L'Azzurra fu la prima a cogliere l'odore di una giornata burrascosa. Una burrasca sanguinolenta e assassina. La gatta aprì gli occhi azzurri prima che il sole nascesse, quando la luna tentava ancora di imporsi sulla luce del mattino. La prima cosa che fece fu annusare, col muso rivolto al fiume, per cercare una qualsivoglia traccia di qualche animale -lupo- pericoloso, ma (maledizione a lei) non trovò niente e si tranquillizzò, dicendo a sè stessa che la sensazione con la quale si era svegliata era semplicemente dovuta alla fame.
Zampad'Ileo si alzò per secondo. Si pulì il manto pieno di cicatrici ed inondato dai raggi di luce che fuggivano dalle montagne. Rimase un po' ad osservare la sua amata dormire, riflettendo, poi fece un giro, nella speranza di qualche gracile animaletto da mettere sotto i denti.
Gli altri si svegliarono tutti assieme, quando i lupi arrivarono alle loro spalle.
WarriorStar fu quella coi riflessi più veloci e saltò immediatamente sulla schiena di uno dei bestioni immergendo i suoi artigli nella carne. Il lupo non se ne preoccupò particolarmente e fece finta di niente mentre azzannava MezzaLuna che copriva i suoi piccoli col proprio corpo. Monte e Autunno a loro volta proteggevano Fortuna (Mi proteggevano) anche se, terrorizzati com'erano, non facevano altro che impedire di muoversi al piccino. MezzaLuna, terrorizzata, muoveva le zampe disperatamente nel vuoto: le zanne delle lupo stavano scavando profondi solchi nel corpo della gatta.
WarriorStar morse il mostro più a fondo che potè ma questo non bastò a distrarlo dal suo attacco alla regina. La gatta ferita sentì le ossa spezzarsi e urlò: "Piccoli fugg..." ma il suo grido venne sovrastato da un ultimo strillo di puro dolore unito ad uno schiocco secco: la spina dorsale che si spezzava. I cuccioli non riuscirono a muoversi mentre il lupo sputava a terra il cadavere della gatta. Monte si avvicinò al corpo e lo scosse: "Mamma?" Autunno gli si avvicinò e anche lei mosse la morta: "Hey, mamma..." paradossale come loro che potevano vedere non capirono mentre il piccolo cieco comprese subito l'accaduto. Fortuna scosse la testa e qualche lacrima solitaria scese da quei suoi occhi vacui.
Nel frattempo la gatta sopra all'assassinio si lanciò sulla testa lunga quanto a lei e si dedicò a una lenta agonia per la bestia: strappò brandelli di orecchio mozzandone per intero uno, riuscì a ficcare un artiglio in uno degli occhi gialli mentre con l'altra zampa torturava il naso scuro del grosso cane grigio scuro. Il lupo non sopportò oltre e buttò il muso verso l'alto facendo volare via la gatta che, per un pelo, riuscì ad evitare i denti affilati e giallastri.
Nel mentre ZannadiPuma si era ripresa dallo spavento e, insieme al fratello, era balzata addosso al nemico più vicino. ArtigliodiMarmo aveva deciso di complicare i movimenti al lupo mordendogli con foga una delle lunghe zampe. Veramente il bestione lo snobbava alla grande ritenendo il piccolo tornando marrone che gli stava distruggendo il manto il pericolo peggiore.
Errore. ZannadiPuma non era in grado di fargli più di tanto evitando gli immensi denti e le gigantesche unghie al contrario del gatto grigio che dopo un buon numero di tentativi riuscì a spellare la zampa anteriore destra del lupo. Quando il grosso cane si rese conto di cosa la creaturina grigia gli aveva fatto, accecato da rabbia e dolore, assaltò il suo aguzzino. Al lupo bastò una zampata ben impostata a buttare a terra l'avversario che rimase senza fiato al contatto col terreno. Il lupo stava già caricando quando a salvare la situazione arrivò L'Azzurra che, silenziosa e veloce come un serpente, si era infilata sotto la grande pancia. Che fece? Mi pare ovvio! Con una precisa zampata aprì un lungo ma non molto profondo taglio. Il lupo se ne rese conto solo quando la gatta era già sgattaiolata lontano, affiancando Zampad'Ileo nel suo scontro.
Erano una lupa rossiccia e loro due. La nemica aveva un brutto morso vicino alla gola e il sangue sgorgava dalla sua spalla. Il gatto invece sembrava praticamente indenne ma estremamente affaticato, tanto che pareva non riuscisse a reggersi in piedi. L'Azzurra allora prese le sue difese puntando al petto bianco dell'animale. La lupa però ignorò alla grande l'attacco e prese la gatta fra le fauci cominciando a stringere, importunata dai continui graffi che la gatta le procurava sotto il muso. Questa volta a salvare la situazione arrivò WarriorStar che si era da pochissimo ripresa. Con lei non c'era da preoccuparsi che la situazione si sarebbe ben presto risolta; infatti il felino si buttò a capofitto sulla testa della lupa sfruttando il fatto che le sue fauci fossero occupate. L'avversaria, presa di sorpresa, per proteggersi lasciò andare L'Azzurra che cadde a terra spuntando sangue.
Era così indifesa che un piccolo lupo decise che era la preda ideale. Sfortunatamente per lui i gatti si aiutano l'un l'altro e a proteggere la piccola gatta arrivò CodaBagnata che azzannò la coda del bestione e con uno strattone riuscì a tirarlo indietro. Il genietto sfruttò la spinta per buttarsi sulla schiena del lupetto e ci si aggrappò per poi lasciarsi scivolare verso la pancia dell'avversario. Una volta arrivato infilò a fondo gli artigli per tenersi stretto e non cadere, poi morse la morbida carne più forte che potè. L'animale ululò di dolore e si mise a uggiolare al che lo sciamano si staccò e, prima di essere attaccato, si allontanò.
ZampadiSpettro e ZampadiPioggia si guardavano le spalle a vicenda scontrandosi con due nemici diversi: quello del maschio era marrone quello della femmina bianco.
ZampadiSpettro scorticò il petto del lupo davanti a lui e si buttò all'indietro graffiando con le zampe posteriori il nemico della compagna. Lei ricambiò il favore facendo perdere l'equilibrio all'animale marrone facendogli uno sgambetto: quello cadde di peso contro il lupo bianco permettendo ai due di fuggire.
"Scappiamo!!!" La voce di L'Azzurra rimbombò tutt'attorno: nessuno si azzardò ad ignorare il consiglio e, come un sol gatto, tutti scivolarono via da prese e combattimenti ed aiutarono altri a liberarsi.
I lupi non li inseguirono.

Angolo autrice

Giuro, sono viva! Solo che questa estate non avevo ispirazione T.T (cioè, escludendo storie sulla Jarley, ovvio u.u) e... spero solo che ora che la scuola ricomincia... -sigh...- riprenderò il ritmo XD intanto cosa ne pensate del capitolo? Io sinceramente non lo so! Mi siete mancate!!!

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