capitolo 6

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Le prime foglie colorate, cadevano degli alberi. La coda di ZampadiPuma creava cerchi nello specchio d'acqua argentata dove ogni tanto comparivano macchie dai colori sgargianti, mentre GiglioBianco spiegava i vari metodi di pesca, ZampadiMarmo seguiva con attenzione i movimenti della mentore di sua sorella. MantodiFiamme ascoltava la vice e ogni tanto annuiva: "Ci sono 3 metodi principali:
1) si tratta di immergere la zampa nella pozza, attendere un qualche ignaro pesce, e tirare su con precisione" dopo aver illustrato il metodo, la gatta infilò la zampa candida in acqua, giusto il tempo che una coccinella volasse via dal naso rosa della sua apprendista e...SPLASH! GiglioBianco fece saltare in superficie un pesce tutto rosso e lo prese tra le fauci uccidendolo in un istante, per poi appoggiarlo a terra: "Visto?" I due micini erano rimasti a bocca aperta mentre l'altro mentore aveva sorriso compiaciuto: "StelladiRugiada aveva ragione quando ha detto che eri brava a pescare" la vice fece fusa divertite: "Finalmente ci sei arrivato zuccone, e ora voi due provate, non preoccupatevi se non ci riuscite al primo tentativo" i due si sistemarono vicino al laghetto e immersero le zampine con MantodiFiamme accanto che sistemava la loro postura.
Dopo un po' ZampadiMarmo riuscì a catturare un pesciolino e a farlo atterrare sulla sponda ma non fece in tempo a morderlo che quello aveva già raggiunto lo specchio d'acqua, poco dopo anche il pesce di ZampadiPuma riuscì a salvarsi.
GiglioBianco non se la prese e andò avanti con la spiegazione: "2) questa tecnica è un po' più complessa ma efficace, dovrete immergere la testa nel lago e catturare un pesce prima di finire l'aria" così detto infilò il collo sotto la superficie e pochi balzi di grillo dopo riemerse con  una creatura squamosa fra le zanne: "Fatto, e ora a voi" gli apprendisti, incoraggiati da MantodiFiamme, immersero i musini. Dovettero tirare il naso in superficie parecchie volte prima di riuscire ad avere risultati ma poi entrambi portarono un trofeo a riva e ciascun mentore si congratulò con il proprio apprendista.
"3) e per ultimo il metodo più sicuro e...be e più doloroso. Questo metodo assomiglia a quello che usano i bipedi, dovremo infilare la coda nell'acqua e aspettare che un pesce...che un pesce ce la morda..." i fratelli inorridirono ma prima di poter miagolare una qualunque protesta la vice mise la coda a mollo, dopo un battito di ciglia un brivodo salì lungo la schiena di GiglioBianco che immediatamente fece schizzare un pesce fuori dall'acqua e lo addentò con sorprendente foga.
ZampadiPuma e ZampadiMarmo, con insolita lentezza, sotto gli occhi attenti di MantodiFiamme, bagnarono la punta della coda. Non dovettero aspettare molto perchè un miagolio di dolore uscisse dalla gola del gattino grigio cha fece un salto e stritolò il pesce tra le zanne per poi distruggerlo con gli artigli, a quella scena la sorella si mise a ridere sommergendo una parte maggiore di coda e neanche un salto di grillo dopo anche accanto a lei comparve un pesce ridotto a brandelli: "Domani faremo la lezione di nuoto insieme, oggi finiamo prima perchè stasera c'è il raduno" informò la vice, i due apprendisti chiesero con aria speranzosa: "Possiamo venire anche noi?" Lei scosse il capo: "Siete ancora troppo piccoli" spiegò.
***
ZampadiPuma chiuse gli occhi e si addormentò. Quando li riaprì si trovava nella foresta del Clan del Tuono, accanto a lei scappavano gatti magrissimi e pieni di ferite, si appoggiavano sulle esili gambe che sembravano doversi spezzare da un momento all'altro, dietro di loro correvano tante ombre simili a quella che la gattina aveva visto la notte dopo alla sua nomina. Riusciva a sentire gli odori di tutti i clan.
Una delle gigantesche ombre si mise ad inseguirla, lei terrorizzata iniziò a fuggire, l'animale ogni istante si avvicinava di più: ormai poteva sentire il suo alito sul collo, in quel momento una zampa artigliata grande come la testa dell'apprendista la colpì a un fianco, lei sentì subito un dolore lancinante, insopportabile, e gridò. Gridò di rabbia, dolore, paura. Gridò e si svegliò nella sua capanna accoccolata accanto al fratello tutta ansimante, uscì alla luce della luna giusto per vedere i gatti tornare dal raduno con un espressione preoccupata sul muso così lei si avvicinò a ZampaSplendente per chiederle cosa era successo: "Il Clan della Tenebra  vuole altro territorio, loro stanno morendo di fame (sono veramente scheletrici), il Clan del Tuono riferisce di aver visto dei grossi cani aggirarsi nel bosco, mentre il Clan del Vento assicura di aver trovato diversi conigli mangiati a metà e lasciati ai corvi"

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