11 ~ "Non sarai mai sola"

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ZampaChiara's P.O.V

Il topo è fermo davanti a me. Riesco a udire il suo respiro, il leggero frusciare del suo pelo grigio e setoloso. Lo vedo sgranocchiare una nocciola ignaro della mia presenza. Oh, che animaletto ingenuo! Il vento mi arruffa il manto bianco e il sole lo illumina.

Mi metto in posizione per saltare continuando a guardare lo sfortunato roditore che non si muove di un passo. Spicco un balzo leggiadra e atterro proprio davanti al topo, emettendo un leggero tonfo, quasi impercettibile. Quello alza il muso e mi guarda spaventato. I suoi occhietti sono neri e mostrano paura, ma le zampe gli restano immobili, come paralizzate. Gli do una zampata e quello fa un breve volo sulla mia testa, per poi atterrare dritto tra le mie fauci spalancate. Lo sento squittire un'ultima volta, quasi a voler salutare la vita, i campi fioriti e profumati della primavera, il vento lieve e l'ombra della sua tana dove si sentiva al sicuro, e a cui ora sta dicendo addio. Poi chiude gli occhi per sempre.

Il suo sangue mi entra in gola e mi rendo conto per la prima volta di adorare quel sapore così dolce e ferroso, che mi inebria le papille gustative più di quanto avesse mai fatto qualunque cibo da me assaggiato durante quella che ora definisco la mia 'vita precedente'. E in che altro modo potrei chiamarla? È tutto diverso qui nel Clan del Tuono. E, sinceramente, non mi dispiace. Non sento quasi la mancanza della ragazza che ero prima.

Mi avvicino trionfante alla mia nuova mentore, AlbaFiorita, che mi fa subito i complimenti: "Niente male. Ottimo lavoro, ZampaChiara". La vedo sorridere e agitare i baffi. Seppellisco il topo e torno a cacciare.

Fiuto una traccia interessante, e comincio a seguirla. Intanto ripenso a ciò che mi è successo la sera prima: sono diventata un'apprendista del Clan del Tuono, vale a dire che diventerò una guerriera e poi, chi lo sa, magari anche leader... No, desidero troppo. Ma nulla è impossibile. Devo solo crederci. Per adesso devo godermi la vita giorno per giorno, imparare a conoscere questo mondo misterioso e coloro che lo abitano. Poi ciò che dovrà accadere accadrà.

Questa notte la leggera brezza primaverile entrava all'interno della tana degli apprendisti portando con sè un'irresistibile profumo di selvaggio e di bosco, mescolato a quello dei fiorellini appena spuntati. Il silenzio regnava sovrano e io mi crogiolavo godendomi quella sensazione di piacere immenso.

Gli altri apprendisti che presto avrei imparato a conoscere dormivano beati, alcuni russando, altri agitando le zampe o la coda, altri ancora mugugnando qualcosa di incomprensibile.

ZampadiPassero e ZampadiSperanza stavano alla mia destra e alla mia sinistra, simili a due palle di pelo.

Davanti a me dormivano accoccolati nel muschio morbido ZampadiLuce, una gattina color panna con alcune macchioline arancioni su naso, orecchie e coda che le danno un aspetto grazioso ed elegante, e due splendidi occhi azzurri come il ghiaccio, ZampaSelvaggia, un gattino bianco e nero dagli occhi neri come la notte, e ZampadiCalendula, una gattina di un color arancione acceso e due occhi color dell'ambra, che porta tra le orecchie un piccolo fiore di calendula, che aveva probabilmente racimolato nella tana della sciamana, dove svolge il suo apprendistato.

Più a destra intravidi ZampaScarlatta, una gatta bianca con le zampe e la coda di un rosso scarlatto, simile al colore del sangue, e gli occhi rossi, ZampadiCristallo, un gatto nero con una macchiolina bianca sotto il collo, e ZampadiCielo, un siamese dai profondi occhi verdi. Il sonno mi carezzava gli occhi e me li rendeva pesanti. Mi sforzai, ma non riuscii a tenerli aperti e lasciai che il sonno cullasse anche me.

Dolci pensieri si rincorrevano per la mia mente addormentata, i pensieri di una vita così diversa e speciale, seppur durata così poco, per ora, non più di quindici anni. Di quella ragazza di nome Sofia, dai capelli del color dell'oro, dagli occhi del color del mare, dalla pelle del color della luna. Ad un certo punto comparì dal nulla una gatta, la compagna dei miei sogni, colei che li rallegra e li illumina, ma di cui non sapevo ancora il nome. Eppure era così famigliare... Quegli occhi li avevo già visti, con quei riflessi bianchi simili a nuvole in un cielo color celeste. Odorava di fresco e pulito, di un profumo quasi impercettibile, come quello della neve.

Aprì la bocca e disse: "Piccola mia, se solo tu sapessi la verità. Se solo tu sapessi veramente quanto ti voglio bene, quanto noi due siamo vicine - una lacrima le scese sul muso ricoperto di stelle - Mi dispiace così tanto di non poterti abbracciare...".

"Aspetta, cosa intendi dir...".

Non feci in tempo a finire la frase che tutto si fece nero e cominciò a girare vorticosamente per poi scontrarsi contro di me e prendere le sembianze di un mostro dagli occhi di fuoco che mi avvolse con le sue braccia oscure dicendo: "Io distruggerò te e tutto ciò che ami. Io so dove sei". Aveva poi cominciato a ridere in un modo che mi fece tremare ogni singola parte del corpo e lacrimare gli occhi.

"No! Non te lo permetterò mai!" avevo risposto a quel mostro e alle sue oscure parole.

"Tu dici? Staremo a vedere! Di' ciao ciao!" gridò. Sotto di me si aprì un buco nero e cominciai a precipitare verso una fine che non riuscivo a vedere. Gridavo e gridavo, ma nessuno riusciva a sentirmi.

"È la fine!" pensai piangendo disperata. Quando ormai ero certa che sarei morta, una zampa bianca mi afferrò e mi tirò su. Ancora sotto shock, caddi in terra e boccheggiai.

"Va tutto bene?" chiese una voce che non riconobbi subito.

Alzai il muso con la visuale sfocata dalle lacrime e scorsi il volto di un gattone grigio, bianco e nero, il mio salvatore.

"A... ArtigliodiCardo, sei tu?" chiesi ancora stordita. Sbattei un paio di volte le palpebre e vidi che mi trovavo nella Foresta Oscura. Mi chiedevo come si facesse a vivere in un luogo così terribile. L'avevo già vista una volta, ma ora mi faceva ancora più paura.

"Fai attenzione, cucciola. Un grande pericolo incombe su di te e sul tuo clan. Devi affrontarlo tu stessa, ma stai tranquilla. Non sarai mai sola. Nella tua missione ad aiutarti ci saranno i tuoi amici, coloro che si fidano di te. Ma attenzione: non tutti saranno tuoi amici. Per questo, non regalare a tutti la tua fiducia. Ci sarà chi si guadagnerà la tua fiducia e la tradirà, e altri a cui non la darai, ma che se la meriteranno. Prendi sempre la decisione giusta. Non farti ingannare dalle apparenze".

Lo guardai e sussurrai: "Ti ringrazio, ne terrò conto". ArtigliodiCardo aveva poi chinato il muso ed era scomparso tra le tenebre.

Ripenso a quello strano sogno e mi rendo conto di quanto pericoloso sia il mio destino. Faccio un bel respiro e cerco di non pensarci mentre individuo uno scoiattolo sulla radice di un albero. Mi acquatto e mi avvicino cauta alla preda che sembra non vedermi. Ma non appena gli sono a solo una coda di volpe di distanza, un lampo mi passa davanti stringendo lo scoiattolo tra i denti.

Soffio affranta vedendo ZampadiCielo seppellire il mio scoiattolo. Vorrei gridargli contro tutta la mia rabbia, ma non ci riesco. Il mio cuore mi tiene ferma battendomi forte nel petto, così forte che riesco quasi a sentirlo, con un rumore che sembra quello della pioggia quando scroscia durante una tempesta.

"Ma cosa mi prende?" mi chiedo mentre alcune gocce di sudore mi bagnano la fronte.

Vedo ZampadiCielo avvicinarsi a me sorridendo. "Ciao, ZampaChiara..." sussurra.

L'unica cosa che riesco a rispondere è un debole "Ciao", poi volto le spalle e mi allontano. Da dietro sento i passi del suo mentore, OndadiZaffiro, un giovane guerriero di un grigio che si avvicina al blu e gli occhi color zaffiro, il padre di Perla e Lacrima.

"Che ti prende, ZampaChiara?" mi chiede AlbaFiorita tornando con un toporagno in bocca.

La guardo con il muso piegato di lato, come per chiedere: "Che cosa intendi?".

Poi rispondo: "Niente, sto bene".

Lei alza le spalle, poi dice: "D'accordo. Che ne dici di chiedere a ZampadiPassero e a ZampadiSperanza se domani vogliono venire con noi a vedere i confini? Se vuoi puoi chiedere anche agli altri apprendisti, sempre che ai loro mentori stia bene".

Le sorrido e rispondo emozionata: "Certo! Sarebbe bellissimo!". Recuperiamo le nostre prede e torniamo al campo.

Ecco un nuovo capitolo. Quale sarà il significato del sogno di ZampaChiara? E tra ZampaChiara e ZampadiCielo nascerà qualcosa? Lo scoprirete presto!
ZampaChiara: *Diventa rossa* Tra di noi non c'è e mai ci sarà nulla!
Io: Oh... Vedremo... Al prossimo capitolo!

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